Una premessa: con il termine API, acronimo di Application Programming Interface (interfaccia di programmazione delle applicazioni), si indica un insieme di definizioni e protocolli per la creazione e l’integrazione di applicazioni software. Le API permettono a prodotti o servizi di comunicare con altri prodotti o servizi semplificando così lo sviluppo delle app e consentendo un notevole risparmio.
“In ambito nautico, quello per cui abbiamo sviluppato i file API specifici per i nostri dissalatori”, spiega Gianni Zucco, CEO di HP Watermakers, “ e grazie a questi protocolli offriamo la possibilità di personalizzare il software della loro gestione. Infatti, il nostro standard prevede di fornire al cantiere un file completissimo dove abbiamo inserito, non solo le istruzioni d’uso ma proprio tutto, dagli schemi elettrici ai video tutorial per gestire direttamente eventuali emergenze. Nel mondo nautico, un po’ come è successo per quello automotive più esclusivo, si sta però affermando la scelta di allestire plance di comando sempre più personalizzate, con comandi e simboli definiti dal cantiere che non vuole più ricorrere ai classici monitor e ai loro standard ma, proprio come le supercar, sceglie pannelli personalizzati nelle forme, nella grafica e nei comandi”.
Un esempio di questa tendenza è la specifica richiesta del cantiere olandese Wajer Yachts che per i prossimi cinque Wajer 77 che ha in costruzione, non solo ha scelto di allestirlo con altrettanti dissalatori HP Watermakers RP Tronic SC140, ma ha richiesto all’azienda italiana la possibilità di adattare il loro software di gestione a un panel personalizzato che non comprendesse tutte le funzionalità accessorie dello standard ma solo quelle contemplate nel loro progetto, con la possibilità di interfacciarlo con il resto dei servizi e delle dotazioni di bordo.
“Da questa richiesta è scattata l’idea di sviluppare dei file API dedicati ai nostri dissalatori che permettessero ai cantieri, ma anche ai singoli armatori in fase di costruzione dello yacht, di personalizzare i loro protocolli di interfaccia fra le nostre macchine e il resto dell’impiantistica di bordo”, racconta Gianni Zucco. “Ovviamente, sarebbe stato possibile rispondere alla singola richiesta del cantiere Wajer Yachts, ma in HP Watermakers abbiamo voluto cogliere l’occasione per sviluppare una soluzione che consentisse in futuro di gestire più facilmente e rapidamente questo sorta di personalizzazione perché, come dicevo, riteniamo che sarà un trend sempre più richiesto in futuro. In pratica, ogni cantiere si potrà personalizzare molto facilmente e rapidamente i propri sistemi di gestione dei dissalatori per interfacciarli con il resto dell’impiantistica e i relativi software di gestione. Per Wajer Yachts il protocollo API è stato sviluppato internamente dai nostri tecnici, ma presto sarà possibile rilasciarlo a qualsiasi cantiere che ne faccia richiesta con la possibilità che siano i suoi tecnici a gestire direttamente la personalizzazione attraverso un percorso semplice e intuitivo”.
I dissalatori della gamma RP TRONIC® sono ad oggi l’unico sistema di automatizzazione per dissalatori: in pratica l’utente può evitare di andare in sala macchine per regolare il dissalatore, perché lo fa automaticamente la macchina. La pressione costante necessaria per la dissalazione non sarà più un problema anche se l’acqua di mare varia in salinità e temperatura, quindi nella sua densità e di conseguenza nella pressione all’interno del dissalatore. RP TRONIC® risolve completamente questo problema perché monta una valvola micrometrica motorizzata e automatica di altissima precisione in grado di regolare automaticamente la pressione a livelli ottimali, così il dissalatore lavorerà meglio e più a lungo senza bisogno di ulteriori interventi manuali.
Il fast cruiser Wajer 77 è l’ammiraglia dell’omonimo cantiere olandese: uno yacht di 23,50 metri pensato per essere vissuto all’aperto, ma adatto anche a navigazioni a lungo raggio. A finiture da superyacht si abbina un livello di tecnologia all’avanguardia: linea esterna molto elegante, un piano di coperta con due grandi aree relax a prua e a poppa, mentre all’interno trovano posto quattro ampie cabine dotate di bagno privato. La motorizzazione è affidata a tre Volvo Penta IPS 1200 D13 da 900 hp l’uno per una velocità massima di 37 nodi, in alternativa tre IPS 1350 per navigare a una velocità di crociera di 26 nodi con un consumo medio di circa 300 l/h.