Domenica 20 marzo 2022 alle 15 il gozzo Nazario Sauro dell’Istituto Nautico della Spezia, tornato in acqua dopo il restauro, arriverà alle Grazie di Portovenere dove sarà l’ospite d’onore di un pomeriggio di festa e cultura marinara dal titolo «Per amore di un gozzo», organizzato dal Cantiere della Memoria in collaborazione con l’associazione La Nave di Carta, l’Istituto Nautico della Spezia e il Cisita, l’istituto di formazione professionale che è stato in prima linea nel recupero di questa barca storica.
Sono stati, infatti, gli allievi della seconda classe Corso Operatori del legno del Cisita finanziato da Regione Liguria, guidati dal maestro d’ascia Franco Buttà, a riportare a nuova vita il gozzo costruito cinquant’anni fa dal maestro d’ascia graziotto Aldo Carassale. Le foto del restauro, documentato da Andrea Pavan, saranno in mostra al Cantiere della Memoria, mentre in un locale vicino al piccolo museo delle tradizioni marinare sarà allestita una mostra di oggetti in legno costruiti dai ragazzi del Cisita.
Giovanni Panella, storico della marineria e autore del libro Gozzi, pescatori e marinai (ed. La Nave di Carta) in una conferenza guiderà il pubblico alla scoperta della storia e delle storie dei gozzi, veri custodi della memoria del Mediterraneo. Armato a vela latina, il gozzo Nazario Sauro, è un esemplare di quella che una volta era una vera e propria flotta di barche da lavoro in tutto il Mediterraneo. A ricordare il ruolo che hanno avuto le vele latine sarà una mostra all’aperto allestita dall’associazione Sulla Rotta dei leudi.
La festa per il gozzo, tornato a nuova vita grazie a una rete di appassionati, ha il supporto della Capitaneria di Porto, della Portovenere Servizi Portuali e turistici, della Proloco delle Grazie e il patrocinio dell’Autorità del Sistema Portuale Mar Ligure Orientale.
L’iniziativa «Per amore di un gozzo» si inserisce nelle attività per la Giornata del mare (11 aprile) durante la quale la mostra sarà aperta per i ragazzi e le ragazze delle classi terze delle scuole medie delle Grazie e agli allievi del corso costruttori dell’Istituto Nautico.