Dopo il successo della prima edizione del 2023, in seguito alla quale si sono gettate le radici per un proficuo dialogo e collaborazione tra operatori del settore nautico e istituzioni in tema di sostenibilità e innovazioni, presso la Sala Forum del 64° Salone Nautico di Genova, nel pomeriggio della quinta giornata, si è tenuta la seconda edizione del convegno “European Sustainable Boating Roundtable”. Organizzato da European Boating Industry (EBI), insieme a Confindustria Nautica, il focus dell’evento quest’anno è stato il turismo nautico.
A dare il benvenuto alla platea, Piero Formenti, Vice Presidente di Confindustria Nautica nonché Vice-Chair di EBI. Il microfono è poi passato a due ospiti illustri: Daniel Attard, Member of the Transport and Tourism Committee (TRAN) at the European Parliament e Sofía Gutiérrez, Deputy Director of Sustainable Development of Tourism dell’UN Tourism che ha tenuto un interessante speech sugli obiettivi che costituiscono l'essenza fondamentale del Turismo delle Nazioni Unite per migliorare il benessere degli individui, salvaguardare l'ambiente naturale, stimolare il progresso economico e promuovere l'armonizzazione di azioni globali. La rappresentante del turismo dell’ONU ha puntualizzato quanto la crescita degli investimenti nel settore turistico siano importanti e quanto l’organizzazione possa essere una guida affinché tali investimenti possano avere il giusto impatto per un turismo più resiliente, inclusivo e sostenibile. Gutiérrez ha posto poi grande enfasi sul cambiamento climatico e sottolineato quanto sia strettamente legato all’evoluzione del turismo.
Con il titolo “Achieving Greener Boating and Nautical Tourism by 2030”, Philip Easthill, Secretary General EBI, ha poi aperto la tavola rotonda invitando al tavolo di discussione alcuni esponenti internazionali dell’industria nautica per confrontarsi portando le personali esperienze nei vari ambiti di competenza. I temi trattati: la sostenibilità nel turismo, la resilienza e le priorità dell'UE per i prossimi cinque anni. Sul palco sono saliti, oltre a Sofía Gutiérrez dell'UN Tourism: Lee Gordon, Vice President of Global Communications Brunswick International; Jean Paul Chapeleau, Counsellor at Bénéteau and president of the Fédération des Industries Nautiques; Arieti Priovolou, HSE Officer – D-Marin. Il dialogo si è incentrato sulle possibili soluzioni per accelerare la transizione del settore verso la sostenibilità e procedere verso la crescita e sulla necessità di una totale collaborazioni fra gli attori dell’industria.
Ha chiuso l’evento Robert Marx, Presidente EBI, con un commento legato alle priorità della legislazione 2024-2029 dell’EU e sottolineato l’importanza di proficui dialoghi tra politica ed esperti del settore nautico. EBI (European Boating Industry) rappresenta l'industria della nautica da diporto in Europa. Comprende tutti i settori correlati, come la costruzione di barche, la produzione di attrezzature, i porti turistici e i fornitori di servizi. L'industria contribuisce in modo significativo all'economia europea, rappresentando 32.000 aziende, prevalentemente PMI, che impiegano direttamente oltre 280.000 persone. Missione di EBI è di promuovere e rappresentare un'industria nautica e del turismo nautico sostenibile.
A seguito della tavola rotonda si è svolto per la prima volta al Salone Nautico di Genova il Consiglio Generale di EBI, l’importante riunione dove tradizionalmente si fa il punto sulla programmazione dei lavori per l’anno nautico successivo.
Il pomeriggio si è chiuso con il convegno “La filiera della nautica: espressione di cultura e sostenibilità”, a cura di BPER Banca, in collaborazione con Unione Industriali Torino e Confindustria Nautica.
Il confronto tra esperti ha sottolineato il connubio tra il settore della nautica e della blue economy, fondamentale per il suo impatto economico e per la sua capacità di trasmettere valori sostenibili e culturali. I temi sul palco hanno toccato diverse sfere di competenza: dalle questioni più strettamente creditizie, come l’accesso al credito, a quelle industriali, ad esempio l’evolversi delle materie prime necessarie per la produzione e la spinta innovativa connessa alla ricerca. La filiera è costituita da Pmi, un ecosistema che include produttori di imbarcazioni, fornitori di componenti, prestatori di servizi e operatori turistici; si rende, quindi, indispensabile l’intervento degli enti di consulenza per coniugare l’aspetto finanziario alle scelte di investimento.
L’incontro ha visto la partecipazione di Barbara Amerio, Ceo di Amer Yachts - Gruppo Permare e presidente di Confindustria Imperia; Antonio Casu, Ceo di Italdesign; Nicola Porcari, Responsabile Servizio Structured Finance di BPER Banca; Luca Rollino, CEO di Xori Group; Pietro Sacco, Presidente di Opacmare e Ernesto Lanzillo, responsabile per l'area centro mediterranea di Deloitte.
Nicola Porcari, Head of Structured Finance di Bper Banca, ha commentato: “Sosteniamo il settore della nautica in diverse forme, sia a supporto dell'internazionalizzazione, con operazioni di corporate tradizionali e con operazioni di finanza strutturata. Le sfide per il futuro sono rivolte alla necessità di investimenti in tecnologia e sostenibilità. E il settore ha già dato prova di porre attenzione verso queste tematiche. Per questo, le banche devono mettersi al servizio delle imprese, in particolare nel settore nautico, per trovare le giuste soluzioni”.
Ernesto Lanzillo, responsabile per l'area centro mediterranea di Deloitte: “Un prodotto oggi necessita di tecnologia applicata. Interagire con il sistema bancario e investire in innovazione tecnologica sono tra le grandi sfide del settore nautico. Il trend vede gli investimenti dirottati verso l’innovazione sostenibile. Operare e investire in tecnologia abilitante alla sostenibilità è necessario, come lo è investire in cyber security”.
Per Barbara Amerio, Ceo di Amer Yachts - Gruppo Permare e presidente di Confindustria Imperia: “La sostenibilità, l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo sono oggi i pilastri per il futuro di tutta la filiera. Inoltre, sostenibilità significa anche attrarre i giovani con nuovi mestieri attraverso la formazione”.