Confindustria Nautica ha preso parte alla seconda edizione del Forum Internazionale del Turismo in programma a Firenze, presso la Fortezza da Basso, l’8 e 9 novembre 2024.
II Forum, organizzato dal Ministero del Turismo, è una importante occasione di confronto tra istituzioni, associazioni e imprese, sulle sfide presenti e future del settore con l’obiettivo di evidenziare le priorità del comparto al centro del dibattito internazionale, anche in vista del prossimo G7 Turismo.
L’Associazione nazionale di categoria che rappresenta tutta la filiera della nautica torna quindi nel capoluogo toscano dopo la sua Convention annuale dello scorso giugno “Nautica, Rinascimento italiano” alla quale era intervenuta, tra gli altri, Daniela Garnero Santanchè, Ministro del Turismo.
Il Presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi, invitato in qualità di relatore all’evento, ha partecipato alla tavola rotonda “Open to qualità”, un momento di dibattito e confronto sulla valorizzazione della capacità tutta italiana di generare prodotti e servizi di qualità assoluta anche da piccole realtà del territorio, capaci di affermarsi come brand internazionali.
“La Nautica è la sintesi perfetta della capacità di trasformare una leadership industriale in un veicolo di turismo pregiato – ha dichiarato Cecchi. Siamo il primo esportatore mondiale di unità da diporto Abbiamo il primato assoluto, con il 51% del mercato degli yacht e siamo leader nei battelli pneumatici e negli accessori. Questo successo dipende dalla capacità dei nostri imprenditori di sintetizzare nelle nostre barche il meglio che le filiere italiane sanno produrre. L’eccellenza produttiva diventa poi un’opportunità turistica per il territorio: ogni 3,8 posti barca si genera 1 occupato nell’indotto turistico, con una media di 71 occupati per ogni approdo turistico. Ancora più interessante la spesa sul territorio del diportista, che secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale di Confindustria Nautica, è il doppio di quella del turista di albergo”.
Il Presidente di Confindustria Nautica ha poi ricordato come lo stesso Salone Nautico Internazionale di Genova, organizzato dall’Associazione nazionale di categoria, sia un elemento di traino capace di portare sul territorio tantissimo valore. In termini di marketing territoriale il Salone Nautico è infatti in grado di generare sul territorio un impatto economico complessivo superiore ai 72 milioni di euro.
Cecchi ha poi concluso sottolineando come il settore abbia necessità di regole non oppressive: “Confindustria Nautica ha lavorato intensamente per ottenere da questo governo il nuovo Regolamento di attuazione del Codice della nautica e gli altri provvedimenti adottati da MIT e MIMIT (come il titolo professionale semplificato per il noleggio da diporto, riconoscimento della nautica sociale) e attendiamo un ulteriore pacchetto di norme di semplificazione per gli utenti, i porti e le imprese del turismo nautico che abbiamo proposto per il Disegno di legge BLUE ECONOMY. Più in generale, bisogna mettere in condizione chi lavora e produce ricchezza di poter lavorare in maniera competitiva rispetto ai principali Paesi concorrenti”.