In valigia quattro medaglie, in futuro chissà magari ancora qualcosa di più. L’Italia torna da Hong Kong, dove si è disputata la prima edizione dei mondiali di wakesurf, con il sorriso e soprattutto consapevole di aver svolto un’ottima prova. Quinto posto in classifica generale, dominata come prevedibile dagli USA, ma soprattutto due argenti e due bronzi che confermano gli azzurri della FISSW, la Federazione italiana surfing, sci nautico e wakeboard, tra i top team.
Al Tai Po Waterfront Park, la location scelta dalla federazione internazionale IWWF per questa prima assoluta, l’Italia esulta con il doppio argento di Paola Miatello nel wakesurf e nello skim. Miatello è stata affiancata per entrambe le gare in quarta posizione da Alessandra Zanicotti, con un risultato fotocopia dove è sventolato alto il tricolore. Nelle acque cinesi si prende invece il bronzo nei master wake surf il capitano della squadra Matthew Lucini, e con lui in finale anche Alessandro Gherzi che arriva quinto. Altro bronzo sempre tra i master, ma nello skim: qui è Gianmarco Panaccione a conquistare il terzo posto, con Lucini che invece arriva quinto. Tra i finalisti, per i veterans Piero Gregorio, con il ruolo anche di tecnico e team manager, si avvicina al podio e si ferma al quarto posto nel wake, mentre nel wake surf arriva sesto.
L’Italia era arrivata al mondiale con un full team, consapevole di dover affrontare nazionali con più esperienza, ma come sempre agguerrita e in questo caso pronta a sorprendere nella bagarre. Il mondiale è stato infatti un primo banco di prova per tutti. Gli azzurri tornano a casa non solo con quattro medaglie, ma anche carichi di entusiasmo per aver girato oltre le aspettative nonostante l’onda fosse del tutto sconosciuta.