È un’Italia da abbracciare e festeggiare quella che torna dai mondiali para-surfing in California. Gli azzurri della FISSW, la Federazione italiana surfing, sci nautico e wakeboard, portano a casa l’undicesimo posto generale. Con 24 nazioni partecipanti e circa 140 atleti, il team si ferma a una manciata di punti dal Canada e a meno di mille dalle Hawaii, che nelle competizioni internazionali partecipa come nazionale a sé.
Il mondiale lo vince la Francia, ma il tricolore questa volta sventola anche nei podi individuali grazie a una super prestazione di Stella Papetti. Trentanove anni, nata a Roma, Papetti ha conquistato un bronzo: si tratta della prima medaglia italiana nel surf paralimpico e la seconda in assoluto a un mondiale dopo l’oro di Leonardo Fioravanti alla massima competizione juniores, vinto nel 2015; ai quali vanno aggiunti gli ori europei juniores di Ginger Caimi e Leonardo Apreda dello scorso luglio.
Gli azzurri erano arrivati ad Huntington Beach, nella costa ovest americana, con una squadra di sette atleti uniti e coesi, e con l’obiettivo comune di migliorare il 17esimo posto generale dell’anno scorso. La classifica 2024 va quindi letta nella giusta misura: con un punteggio dato anche dalla grandezza del team, l’undicesima posizione, oltre a decretare il posizionamento nella parte alta, ha un peso specifico significativo maggiore ed è dovuto al grandissimo impegno di tutti gli atleti. Tra questi, Roberta Galizia e Massimiliano Mattei conquistano il settimo e il decimo posto nella categoria prone 1 (sdraiati, destinata ai disabili ma senza necessità di assistenza in acqua), Lorenzo Bini e Marco Volpi sono al 16esimo e al 18esimo posto nei prone 2 (con assistenza in acqua). Nei visual impairment (non vedenti) Matteo Salandri si ferma a un soffio dalla finale e si posiziona quinto, insieme a Mario Rivorio, arrivato nono. Infine, Papetti, che si mette al collo il bronzo nello stand 3, dove il surfista cavalca comunque l’onda in piedi.