Davide Casetti, presidente della RS21 Italian Class di vela, è stato nominato anche presidente della RS21 International Class. Lo ha deciso infatti il consiglio direttivo dell’organismo internazionale dopo le dimissioni di Martin Reintjes.
Il nuovo direttivo di classe prevede quindi come presidente Davide Casetti, responsabile di classe Liam Willis (GB) e tesorieri Pietro Negri e Keith Willis (GB).
Approvata anche l’altra proposta di allargamento del Committee (i rappresentanti delle associazioni nazionali di classe) con l’entrata in scena di Pippa Kenton-Page in rappresentanza della flotta degli Emirati Arabi Uniti, Andrew Boswell per quella del Canada, Marta Gwiazda per la Polonia e Vincenzo Liberati per l’Italia. Con loro Nigel Rolfe (Regno Unito) e Richard Rot (Paesi Bassi).
Un altro italiano, Egidio Babbi, è stato invece eletto come responsabile del comitato tecnico con Liam Willis come Class Manager e Michiel Gaerling (Paesi Bassi) rappresentante dei costruttori.
Milanese di nascita ma residente a Erba (Co) e socio della Lega Navale Mandello, 53 anni, Davide Casetti è stato tra i fondatori e da subito presidente nel 2021 della RS21 Italian Class. Laureato in Economia all’Università Cattolica di Milano, di professione dirigente, ha da subito perseguito gli obiettivi di una vela sostenibile in tutti i suoi aspetti. Non per nulla la RS21 Italian Class è considerata ad oggi la più sostenibile ed interessante a livello internazionale. Sotto la sua presidenza la flotta italiana è passata da poco più una dozzina di armatori ad Act ai quasi quaranta delle ultime tappe della RS21 Cup Yamamay 2024.
Un premio, quello della presidenza internazionale, che gratifica il lavoro svolto da Casetti e da tutto il direttivo e lo staff della Classe che nel 2025 avrà anche l’onore di poter organizzare, per la seconda volta nella storia, il Campionato del Mondo della classe RS21 dal 24 al 27 settembre.
«È un grande privilegio per me sostituire l’amico Martin Reintjes - ha dichiarato Davide Casetti -, che per motivi personali ha dovuto lasciare il ruolo. Siamo in una fase di ulteriore crescita internazionale della classe e l’esperienza accumulata finora dalla flotta italiana può senz’altro essere di aiuto e ispirazione».