È stata presentata oggi alla Camera dei Deputati la pubblicazione dal titolo “Le fiere come strumento di internazionalizzazione del Made in Italy” realizzata da Deloitte per La Fondazione Costruiamo Il Futuro, con il supporto di UCINA Confindustria Nautica, FederlegnoArredo e ANCMA Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori.
La ricerca si è concentrata su alcuni dei settori più rappresentativi del bello e ben fatto italiano, quali l’arredo design, il ciclo e motociclo, le macchine utensili e la nautica, che complessivamente contribuiscono per oltre due terzi all’export, di cui sono stati esaminati l’andamento e i principali mercati esteri di sbocco.
“Tutti i settori analizzati hanno mostrato una crescita significativa nell’ultimo triennio grazie alla spinta e al sostegno dei rispettivi appuntamenti fieristici. Ciononostante, la competitività delle fiere internazionali italiane, rispetto ai concorrenti europei e in particolar modo tedeschi, rischia di venire compromessa da mutevoli assetti normativi e fiscali, con le conseguenze di un probabile rallentamento dell’operatività”, spiega lo studio Deloitte.
La Nautica rappresenta da sempre uno dei comparti trainanti dell’economia italiana, capace di registrare, nel solo anno 2017, un fatturato di €3,9 miliardi, che contribuisce per l’1,87‰ del PIL nazionale. L’Italia si attesta, inoltre, come primo esportatore mondiale nel settore della cantieristica nautica, detenendo il 14,5% dell’export mondiale.
Il Salone di Genova, organizzato da UCINA Confindustria Nautica, con i suoi 174.610 visitatori (di cui il 30% stranieri) e 951 espositori (di cui il 58% dall’estero) rappresenta una delle vetrine internazionali europee più importanti dedicate alla nautica e, tra le fiere italiane analizzate dallo studio, si attesta al quarto posto per numero di visitatori. L’edizione 2018 ha registrato importanti presenze internazionali, con 150 tra operatori e giornalisti esteri che hanno partecipato alla missione di incoming organizzata da ICE Agenzia in collaborazione con UCINA Confindustria Nautica, con la partecipazione di 87 buyer e 63 giornalisti esteri provenienti da 27 paesi.
Lo studio della Fondazione Costruiamo Il Futuro evidenzia come il Salone Nautico e le altre principali fiere italiane abbiano tratto grande supporto dal Piano Straordinario per il Made in Italy e dall’attività di ICE, che ha fatto fare un passo in avanti a sostegno dell’internazionalizzazione.
Le dichiarazioni:
Carla Demaria, Presidente di UCINA Confindustria Nautica: “La partecipazione alle fiere continua a rappresentare uno strumento attuale per fare marketing. In occasione di manifestazioni come il Salone Nautico a Genova o, all’estero, di fiere di qualità in mercati di interesse per il nostro settore le imprese hanno l’occasione irripetibile di fare networking, entrare in contatto con nuovi mercati e, nel confronto con altre realtà, sviluppare strategie per migliorare la propria brand identity”.
Maurizio Lupi, Presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro: “Le espressioni della territorialità vanno salvaguardate, ma in una logica di sistema che premi le fiere leader, come fanno in Germania”.
Dario Galli, Vice Ministro del Ministero allo sviluppo economico: “Tutte le iniziative che aiutano a fare sistema devono vederci concentrare gli sforzi, puntando sui grandi eventi, dove si concentra il massimo del ritorno economico".
Antonio Cattaneo, Senior Partner Deloitte: “Deloitte identifica alcune azioni di ulteriore rinforzo a livello di governance: una cabina di regia per la selezione degli eventi, una focalizzazione dell’intervento su un numero ridotto di appuntamenti al fine di concentrare gli sforzi, una definizione a priori delle misure di sostegno e comunicazione agli attori economici dei settori ritenuti rilevanti e un maggiore coordinamento fra gli enti che intervengono a livello fieristico (MISE, ICE, Regioni, Camere di Commercio, SACE-SIMEST)”.