Apreamare è partita il 14 maggio a fianco della Regata dei Tre Golfi – Rolex Cup, una delle prove d’altura più amate del calendario agonistico che si è svolta in un campo di regata eccezionale: i Golfi di Sorrento, Napoli e Gaeta.
A fare gli onori di casa non poteva essere che Apreamare, che da oltre 170 anni solca le acque della costiera, diventando portatore nel mondo il fascino della tradizione e dello stile Mediterraneo. Il cantiere, per l’occasione, ha messo a disposizione come courtesy boat due unità dell’iconico Gozzo 35. Le imbarcazioni hanno avuto il compito di accogliere a bordo gli ospiti Rolex, i giornalisti e le autorità presenti, accompagnandoli durante le fasi della regata e seguendo le barche impegnate nella sfida da una posizione eccezionale: il mare.
Sorrento e la sua splendida costa hanno fatto da sfondo a questa storica competizione che da 67 anni riunisce il cuore della vela internazionale e appassionati nautici da tutto il mondo.
Questi luoghi sono anche quelli che hanno visto nascere Apreamare. È proprio a Sorrento infatti che, ben 173 anni fa, il maestro d’ascia Giovanni Aprea ha dato inizio alla sua attività realizzando gozzi da pesca, a remi e a vela, nel pieno rispetto della cultura e della storia nautica Sorrentina. Ancora oggi, lo spirito del cantiere è rimasto immutato e la nuova linea Gozzo ne è una testimonianza immediata: una barca sofisticata, tecnologicamente avanzata, curata nei dettagli e nella qualità dei materiali impiegati, che reinterpreta in chiave moderna lo stile inconfondibile delle imbarcazioni tradizionali di questa costa.
“Siamo molto contenti di aver preso parte ad un evento così importante e riconosciuto che dà lustro alla nautica e alla penisola sorrentina, territorio la cui storia e cultura si ritrovano profondamente nell’essenza del nostro marchio, – ha commentato Giovanni Aprea, responsabile commerciale del Cantiere, che aggiunge - i nostri gozzi sono imbarcazioni molto amate dai velisti, molti dei nostri clienti sono infatti grandi appassionati di vela. Non potevamo quindi ritrovarci in un contesto migliore”.