Cranchi Sessantadue 62, l'essenza di un flybridge

31/08/2024 - 08:56 in Barca a motore by Cranchi

In anteprima mondiale al Cannes Yachting Festival 2024, Cranchi Yachts presenta il Sessantadue 62: un nuovo modello che si inserisce nella Flybridge Collection ampliandone l'offerta e garantendo agli armatori più opportunità di scelta, con possibilità di accesso alla collezione anche attraverso un 62 piedi.

Nei suoi 20 metri, il Sessantadue 62 ha tutto per stare a pieno titolo in una gamma di ammiraglie. La sensazione si avverte già in modo istintivo osservando il profilo dello yacht: sia il family feeling con le sorelle di maggiore stazza sia gli elementi distintivi che caratterizzano l'identità di questo modello comunicano con forza il valore e l'importanza dell'imbarcazione. Tra gli elementi di continuità tra il nuovo modello e i precedenti si notano certamente la simmetria e la continuità delle linee, la sottrazione del capodibanda per lasciare più luce alle vetrate degli ambienti del main deck e il disegno svasato e ormai iconico delle vetrate sottocoperta.

Osservando il profilo del Sessantadue 62 a spiccare è un chiaro elemento di novità: un'inedita prua verticale che rafforza l'allure navale dello yacht. La verticalità della prua favorisce la lunghezza della linea di galleggiamento e lo yacht guadagna in slancio senza perdere in armonia. Anzi, il maggior volume a prua favorisce l'equilibrio delle proporzioni tra scafo e sovrastruttura. La scelta di una prua verticale va oltre le finalità estetiche e permette un notevole guadagno di volumi che risulta evidente negli ambienti sottocoperta.

Si rinnova per questo progetto la produttiva collaborazione tra il Centro Studi Ricerche di Cranchi Yachts e Christian Grande, cui è affidata l'art direction. La purezza delle linee, la capacità di interpretare in modo contemporaneo i materiali e le suggestioni della tradizione marinara, l'adozione di scelte stilistiche mutuate dall'ambito residenziale: tutto questo fa del Sessantadue 62 uno yacht che punta all'essenzialità senza arrendersi al minimalismo. La sua eleganza è rilassata, calda, accogliente, concepita per ispirare e trasmettere una sensazione di libertà. Gioca un ruolo fondamentale in questo senso la forte continuità tra spazi indoor e outdoor che il Cantiere ha voluto creare sul ponte principale.

Tra il pozzetto e la parte più a poppa degli interni del main deck il confine sembra sparire: al di qua della porta a vetri con ante scorrevoli, nel pozzetto, il teak riveste pareti e celino mentre al di là, nel salone, il teak si ritrova ancora sul celino con il pavimento che è invece in rovere tinto teak con inserti in wengé. Questa scelta di materiali garantisce funzionalità, durabilità e comfort ideali tanto all'esterno come all'interno, e regala una piacevole sensazione di continuità grazie al richiamo delle texture, del colore e delle dimensioni di listelli e fughe.

La prima porzione del salone vuole quindi essere vissuta come prolungamento del pozzetto, come un luogo che è interno ed esterno allo stesso tempo, una sensazione a cui contribuisce anche la perfetta areazione dello spazio. Qui si colloca la sala da pranzo con tavolo in marmo e una cucina perfettamente attrezzata. Per accentuare il senso di accoglienza dell'ambiente e la sensazione di continuità con l'esterno, il gioco di rimandi fra le essenze del pozzetto e dell'interno è ripreso anche dal mobile della cucina che è rivestito con pannelli in legno con effetto tridimensionale ondulato che richiama le eleganti e rilassate atmosfere dei paillotes pieds dans l'eau delle spiagge mediterranee.

Pur concepiti come parte di un open space, gli ambienti del main deck presentano una scansione evidente degli spazi. Muovendosi verso il centro della barca il teak lascia spazio alla moquette sul pavimento e al celino in laccato bianco: si entra così nell'area dedicata al relax, un elegante e luminoso salotto dominato da due divani chiari con disegni curvo, uno dei quali posto di fronte a un mobile basso con TV lift motorizzato.

Ancora più verso prua, parzialmente isolato da un diaframma leggero e caratterizzato da trasparenze, si apre poi il locale di timoneria in cui torna il teak a rivestire il pavimento. La plancia di comando dispone di due grandi e comode poltrone. La console è da superyacht: dotata del meglio che l'elettronica possa fornire ad oggi, per manovrare la barca e per gestire tutti gli impianti di domotica e intrattenimento.

A rafforzare il carattere da piccola ammiraglia del Sessantadue 62, sul lato della timoneria è presente una porta che si apre sul passavanti di destra che rende più veloce l'accesso alla prua della barca. La porta, inoltre, assicura una migliore ventilazione naturale degli interni, cui contribuisce in modo efficace anche il tambuccio controvento presente sul celino che si apre con meccanismo elettrico.

A prua del main deck, all'esterno, si trova un'altra area dedicata al relax e alla socialità in cui trovano spazio un divano fronte navigazione, servito da un originale tavolino pivotante, e un prendisole con spalliera regolabile che permette di vivere quest'area anche come un ulteriore salotto. L'area può essere riparata da una vela ombreggiante che si aggancia ad aste rimovibili.

Gli spostamenti tra prua e poppa sono resi facili e sicuri dai due ampi camminamenti protetti da un'alta falchetta e in parte coperti dallo sbalzo laterale del flybridge, ulteriore dettaglio che conferisce valore all'allure dello yacht.

Il pozzetto, come detto, si percepisce come prolungamento della sala da pranzo e ospita un comodo divano collocato sopra il portellone dell'hangar. Su entrambi i lati della struttura, pochi gradini conducono a un'ampia spiaggetta resa molto funzionale dal lift che ne garantisce la facile movimentazione. La beach area può essere estesa aprendo il portellone del garage: il vano infatti è pavimentato in teak e si offre come prolungamento della plancetta. Nel portellone sono integrati casse stereo e una doccia. Quando occupata, la zona preposta all'alloggiamento di tender o moto d'acqua può essere separata con un telo.

Il garage è spazioso e permette di alloggiare contemporaneamente un tender da 2,85 metri e un seabob in posizione verticale, oppure un jetsky e due seabob. All'occorrenza, anche la plancetta può alloggiare un ulteriore tender o un acquascooter.

Il passaggio dal pozzetto al flybridge avviene per un'elegante scala con gradini in teak e dalla struttura visivamente molto leggera per quanto scenografica. L'ampio fly è magnificamente attrezzato con wet bar o kitchenette con TV lift, prendisole e comode sedute disposte in modo da poter creare diversi punti di socialità: attorno al tavolo espandibile, oppure rivolti verso poppa o verso prua a fianco della seconda plancia di comando. Quest'ultima è posta sul lato destro ed è servita da una grande poltrona con doppia seduta. Permette di pilotare lo yacht godendo della migliore delle visuali e assaporando a pieno il fascino del viaggio in mare. Il cruscotto è avveniristico, minimale ed elegantissimo, con estetica e funzioni derivate dal settore automotive e capace di dare facile accesso a tutti i comandi aggiornati alle più recenti tecnologie necessari alla navigazione, al controllo e alla gestione dello yacht. L'intera area del fly è riparata da un t-top ad alta tecnologia, leggero e resistente. Una porzione del tettuccio si apre con un sistema a lamelle.

Il layout sottocoperta prevede tre cabine e tre bagni. Tutti i letti sono posizionati in senso longitudinale rispetto all'asse poppa/prua per garantire il migliore comfort durante il riposo.

La cabina armatoriale a centro barca è a tutto baglio. Come una vera suite si compone anche di un'anticamera con una parete che scherma la vista immediata sul letto. Offre una cabina armadio e un angolo relax con divano. Il bagno con accesso riservato è allestito con due lavabi, wc, bidet e doccia separata. Se nella toilette ritroviamo il marmo, il resto della suite ripropone materiali, le essenze e le cromie scoperti nel main deck. Il grande letto è circondato da un originale scendiletto in rovere tinto teak con inserti in wengé, mentre il resto del pavimento è coperto da morbida moquette. Il legno, con lo stesso effetto 3D della cucina, torna anche sulle superfici verticali alle spalle del letto e sulla parete di fronte che ospita una grande TV. La presenza del laccato lucido chiaro per il celino, armadio e cassettiere, contribuisce alla luminosità e al senso di relax offerto dall'ambiente.

Stessa cifra stilistica si ritrova anche nella grande cabina VIP che, posta a prua, gode dell'ampliamento dei volumi concesso dalla prua verticale. Anche quest'ambiente dispone di bagno riservato con box doccia separato. La cabina ospiti è allestita con letti gemelli.

La cabina marinaio, con bagno privato, è a poppa ben separata dagli appartamenti degli ospiti e con accesso indipendente.

Il comfort acustico è garantito dagli eccellenti sistemi di sound damping già testati e adottati dal Cantiere sul Settantotto 78 e sul Sessantasette 67. Dai modelli più grandi, il Sessantadue deriva anche le migliori dotazioni tecnologiche e l'evoluto sistema di domotica e intrattenimento.

La sala macchine ospita due Volvo Penta D13 a sei cilindri in linea capaci di garantire ognuno 1000 HP di potenza.

Copyright © 2022 Pressmare All Rights Reserved