Il cantiere rilancia e, con rinnovata energia, mette nel mirino progetti ambiziosi con un occhio concreto al “Made in Italy”.
Prosegue quindi il lavoro sulla prima stampata di Heron 38 pronta in cantiere. L’attività in produzione procede a ritmi serrati con la fase di allestimento a "cielo aperto" degli impianti di bordo. Attività fondamentale per il buon funzionamento del mezzo seguendo gli elaborati dell'Ufficio Tecnico del cantiere e impiegando maestranze altamente qualificate nonché materiali di ultima generazione. Questi ultimi sono certificati secondo le norme vigenti con caratteristiche tecniche e strutturali che permettono l'abbassamento del peso totale dell'Imbarcazione con conseguenti incrementi in termini di velocità e autonomia.
Le filosofie del cantiere si confermano coraggiose e poliedriche poiché le linee d’acqua del nuovo 38, rispetto al primogenito Heron 56, sono state ridisegnate appositamente per sfruttare appieno le diverse propulsioni previste. La novità assoluta a livello tecnico è l’inserimento nell’opera viva dei pattini di sostentamento idrodinamico da mezza nave fino a poppavia proprio per agevolare la planata e sfruttare appieno la potenza dei motori fuoribordo di ultima generazione di cui sarà dotato il primo modello.
Non cambiano invece le forme dell’opera morta che richiamano quasi integralmente lo yacht con il quale il cantiere si era affacciato sul mercato, ovvero il 56. Dal progetto iniziale sono stati modificati alcuni elementi per agevolare l’ingresso di luce naturale sottocoperta. Sulle murate sono state infatti inserite finestrature generose che comunque non vanno ad intaccare la vista d’insieme della barca. L’obbiettivo è quello di mantenere lo stile che identifica il brand Heron Yacht.
Per l’allestimento il cantiere ha stretto rapporti di partnership con una rete di fornitori e mano d’opera unicamente italiana a conferma della scelta direzionata ad agevolare l’italianità e le eccellenze del nostro Paese anche in ambito nautico. E’ in corso l'allestimento degli interni con la realizzazione dei mobili che saranno successivamente collocati a bordo già rifiniti una volta ultimata la fase di stesura degli impianti.
Il piano di coperta prevede un grande mobile bar con frigo integrato, top a ribalta, piano di lavoro con lavello e fuochi a induzione. Un ampio gavone prevede lo stivaggio della zattera per un facile accesso. Nel grande pozzetto i divanetti contrapposti con tavolo centrale possono trasformarsi in un ampio prendisole. Il grande portellone poppiero nasconde uno spazio coperto per lo stivaggio di toys acquatici.
Il T-top sarà realizzato in carbonio per contenere i pesi strizzando altresì l’occhio all’economia nei consumi.
Per la compartimentazione interna, le ambientazioni risultano eleganti e sobrie per il massimo comfort a bordo. Nella versione standard è prevista una cabina con letto doppio, bagno separato con doccia integrata. La versione opzionale prevede altri due letti di dimensioni ridotte al di sotto del piano di coperta in corrispondenza della zona di guida.
Il focus della linea progettuale prevedeva la realizzazione di un 38’ con lunghezza di omologazione inferiore a 10 metri affinché rientrasse nella categoria natanti per agevolare i costi d'esercizio pur mantenendo le caratteristiche di spazi e sicurezza di uno scafo di dimensioni maggiori.