ICE YACHTS, il cantiere nautico di Salvirola, si appresta a chiudere un anno di successi grazie al prestigio dei suoi ICE 52, ICE 52 RS, alle prestazioni dell’ICE 33 e all’imponenza del nuovo ICE CAT 61, che ad oggi detiene il primato di essere il più grande e il più tecnologico catamarano mai costruito in Italia.
Primato che perderà a breve, in quanto la stessa ICE YACHTS ha “messo in cantiere” non uno, ma ben due ICE CAT 67 che saranno pronti nel 2018 e 2019.
Il CAT 67 nasce , come il 61, dalla collaborazione tra ICE YACHTS e l’ingegnere Enrico Contreas, padre dei mitici catamarani Mattia e in assoluto uno dei più esperti progettisti di multiscafi, vincitore del compasso d’oro nel 1982 proprio grazie al Mattia Esse.
La volontà di avere un maggiore spazio interno e una capacità di carico superiore per poter fare navigazioni di lungo corso in più di quattro persone, una hostess ed uno skipper, hanno portato allo sviluppo di uno scafo di 67 piedi (20.30 m). Inoltre, su richiesta degli armatori, è stata proposta una scelta più ampia per la larghezza dell’imbarcazione (da 8.36 m. a 9,80).
Il CAT 67 nasce dall’esperienza fatta con il 61, che ha evidenziato una grande facilità di manovra ed una straordinaria efficienza della carena, oltre a poter vantare pesi altamente inferiori alla media della categoria grazie all’utilizzo di tecnologie innovative e materiali compositi. ICE YACHTS, infatti, costruisce imbarcazioni con tecnologie “verdi” e sicure: l’uso dell’infusione, della resina epossidica, dei tessuti ibridi vetro/carbonio aumentano la performance e la sicurezza. L’alta qualità del disegno e della realizzazione dell’allestimento interno, tutto costruito con materiali “alleggeriti”, determinano un basso peso ed un’ottima rigidità.
Con un design che garantisce il connubio perfetto tra forma e funzione, il CAT 67 si distingue per lo scafo dalle linee minimal per alte prestazioni; la coperta è caratterizzata da linee essenziali, pulite per una grande vivibilità a bordo e tutta la sicurezza necessaria. Le prue, con il loro profilo a scimitarra, caratteristica del family look del brand ICE YACHTS, non esageratamente inclinate all’indietro, consentono di poter recuperare una cima d’ormeggio senza problema. Con un’immersione minima di 1,10 m, l’imbarcazione rimane alta sull’acqua con tanto volume negli scafi e le carene sono studiate per ridurre al minimo il rischio di ingavonamento. La profondità nelle rade e nei porti non sarà più un problema da considerare. Le ampie finestrature presenti garantiscono un'elevata luminosità nel quadrato ed un vero e proprio contatto diretto con la natura e col mare.
Ed è proprio questo l’obiettivo dello staff tecnico del Cantiere ICE Yachts, capitanato da Luigi Cirillo che gestisce un team giovane capace e appassionato: quello di progettare nuove imbarcazioni “con un anima” in grado di regalare emozioni intense , creando una simbiosi tra la natura e l’equipaggio.
Anche al suo interno è tutto impeccabile: gli interni semi-custom, completamente made in Italy come la costruzione e la progettazione, sono progettati con arredi di design realizzati con materiali non solo tradizionali ma anche ricercati e innovativi. Il layout interno è pensato per offrire soluzioni spaziali che creino un’atmosfera accogliente in funzione delle esigenze di ogni armatore, senza però perdere l’identità di stile pulito e lineare che contraddistingue il cantiere lombardo. Il pozzetto allo stesso livello del quadrato della dinette crea una continuità totale tra interno ed esterno, fruibile in qualsiasi condizione e nella massima sicurezza offrendo una superficie molto ampia, completamente vivibile di giorno, di notte, in navigazione ed in rada
Con un albero che arriva a 25 metri di altezza, il piano velico apparentemente complesso può essere gestito da una sola persona, grazie al fiocco auto virante e alla randa avvolgibile sul boma, che possono essere gestiti elettricamente. Anche il gennaker può essere controllato con due winch elettrici e rullato da un avvolgifiocco motorizzato. L'efficienza della carena, delle appendici e delle vele permettono all'ICE CAT di risalire il vento a 30 gradi dal vento apparente. La velocità a vela può superare i 25 nodi, e può essere gestita senza la necessità di avere un equipaggio particolarmente esperto od un timoniere professionista, mentre quella a motore è di 14 nodi
Questa collaborazione vincente ha dato alla luce la progettazione e lo sviluppo di un catamarano ad elevate prestazioni che vanta un profilo caratterizzato da linee avviate e filanti, per il quale, grazie alle nuove tecnologie e all'utilizzo di materiali innovativi, velocità e maneggevolezza sono caratteristiche salienti ed uniche nel suo campo.