In una spendida giornata di sole e di vento si è concluso a Riva di Traiano il Campionato Invernale 22/23 con uno strepitoso poker di Tevere Remo Mon Ile che porta a casa il titolo per il quarto anno consecutivo.
“Una giornata non semplice – spiega il direttore del CdR Fabio Barrasso – perché, mentre l’intensità del vento è stata sempre ottima, la direzione è stata effettivamente da domare. Le previsioni erano per una direzione da 005° con un giro a ponente previsto nel pomeriggio, ma nella realtà la prima prova è partita con un vento che aveva già girato a 300° ed abbiamo finito con un’ulteriore rotazione a ponente fino a 270°. Siamo riusciti a partire in orario e la volontà era quella di riuscire a fare tutte le prove (12 su 12) per dare agli equipaggi tutte le possibilità di scalare le classifiche. Il vento è passato dai 12/13 nodi di inizio regata fino a 18 nodi con raffiche anche superiori ai 20. I Coastal hanno fatto la loro regata tra le navi ormeggiate nella rada di Civitavecchia percorrendo circa 12 miglia in totale. Per i Regata due bastoni di 6.4 miglia, mentre per i Crociera un solo bastone di 3.2 miglia. Un’onda residua abbastanza lunga ha favorito le planate ed il divertimento è stato grande”.
“Un ottimo finale di stagione – ha commentato il presidente del CNRT Alessandro Farassino - che ha regalato a noi e agli equipaggi in regata grandi soddisfazioni. Dodici le prove portate a termine e finalmente una grande festa con la presenza di tutti alle premiazioni in piazzetta dei Marinai, come non riuscivamo a fare da tempo. Ora c’è la Roma per 2 alle porte e non ci possiamo riposare nemmeno un attimo. Sarà il trentennale, un’edizione quindi per noi ancora più sentita e speciale. Ci saranno i Class 40 per il Mediterranean Trophy ed abbiamo già iscrizioni di barche francesi, tedesche e croate”.
La regata
In IRC la vittoria nell’undicesima prova del Campionato invernale e prima di giornata va a Tevere Remo Mon Ile, First 40 di Gianrocco Catalano, che precede Sayann, First 40 di Paolo Cavarocchi, e Lancillotto, First 40 mod. di Adriano Addobbati. Stesso copione nella seconda prova con Guardamago II, ItaliaYacht 11.98 di Massimo Romeo Piparo, che conquista il terzo gradino del podio per la squalifica di Lancillotto.
Il Titolo di Campione dell’Invernale di Riva di Traiano 22/23 va quindi con pieno merito a Tevere Remo, che lo conquista per il quarto anno consecutivo. Al secondo posto si classifica Sayann, mentre sul terzo gradino del podio sale Guardamago II.
In ORC è Tevere Remo Mon Ile a vincere la prima prova, precedendo di soli 5” in tempo compensato Canopo, Swan 42 di Adriano Majolino, che aveva conquistato la Line Honours. Terzo posto per l’ottimo Guardamago II. Stesso copione e stessa classifica anche per la seconda prova di giornata.
In classifica generale Tevere Remo Mon Ile, con le due vittorie di giornata, supera Guardamago II e si aggiudica il titolo anche in ORC. Al terzo posto Sayann.
Guardamago II conquista però il titolo nel Gruppo 2, precedendo Amapola I, Oceanis 430 del Centro Vela Roma Anemos, e Tes, M37 di Tommaso Di Nitto.
Nei Crociera la prima prova è stata vinta da Malandrina, First 36.7 di Roberto Padua, che ha messo la sua prua davanti a quella di Soul Seeker, X362 Sport di Federico Galdi, di soli 9”. Buon terzo, ma a oltre un minuto, Randagia, First 31.7 di Francesco Borghi.
Nella seconda prova era però Randagia ad imporsi, precedendo di 22” Malandrina e di 23” Soul Seeker.
Il Titolo di Campione 22/23 è andato così a Soul Seeker che ha preceduto di tre punti sia Malandrina (secondo per maggior numero di vittorie) sia Randagia.
Tra i Coastal è continuato il dominio di Sir Biss (in equipaggio con a bordo la coppia detentrice del titolo della Roma per 2 Marco Paolucci e Lorenzo Zichichi), Sydney 39 di Giuliano Perego, che ha dominato anche quest’ultima prova di campionato precedendo Fahrenheit (in doppio), Comet 38S di Giuseppe Massoni, e Rewind, Sun Fast 37 di Luca Vasta (in equipaggio).
Il titolo di Campione 22/23 è andato ovviamente a Sir Biss in equipaggio, mentre tra i X2 ha prevalso Cau, Comet 41S di Ugo Garribba.