Grande successo di pubblico, un salone gremito, per l'arrivo ieri sera alla Compagnia della Vela a San Giorgio di Sir Robin Knox-Johnston, accolto dal presidente Giuseppe Duca e dal vice presidente Lamberto Dehò assieme a Cristina Giussani della Libreria Mare di Carta, che ha organizzato l'incontro con il circolo. A dare il benvenuto a Venezia, anche il vice presidente del Consiglio comunale Paolo Romor.
L'84 enne Sir Robin ha incantato i presenti con la sua simpatia ed il racconto emozionante della Golden Globe Race vinta nel 1969.
"Mi chiesi se fosse possibile fare il giro del mondo in solitaria e senza sosta e capii che volevo provarci, che dovevo farcela e non avere rimpianti da vecchio per non averlo fatto. Ma non conoscevo nessuno, quindi l'unica sponsorizzazione che ottenni furono 120 bottiglie di birra!"
Incalzato dalle domande di Duca e della Giussani, Knox Johnston ha reso partecipe i presenti di quella incredibile esperienza, di come non incontrasse nessuno per molto tempo, perciò scriveva e imparava poesie a memoria per non perdere la ragione a 29 anni. Per passare il tempo sistemava le vele e scriveva sia il diario di bordo che un diario personale, che poi gli servì per scrivere il suo primo libro. L'ultimo invece era presente in sala, dal titolo "Knox Johnston. Un navigatore da leggenda" di Il Frangente Editore.
Un momento felice? Quando mesi dopo che non comunicava con nessuno tanto che lo si dava per disperso, parlò con il Lloyd e capì di essere primo. Aprì allora una bottiglia di whisky e ne bevve metà, mentre il resto lo buttò sulla barca per festeggiare con lei.
Un bel momento quando il socio della CDV Alex Carozzo, suo rivale in quella regata, é salito sul palco: "Anch'io come Robin, ero nella marina mercantile, quindi avevamo alle spalle la consapevolezza di cosa volesse dire stare in mare, con onde che raggiungono i 10,12 metri e di quello che il mare potesse fare. Da questa esperienza prendemmo quella decisione. "
La Giussani ha quindi ricordato che Robin donò il suo premio in denaro alla moglie di Donald Crowhurst, il concorrente che si suicidò dopo aver fornito false informazioni sulla sua posizione durante la gara.
Il dialogo ha toccato anche le regate successive, come il record ottenuto nel 1994 con il suo amico Peter Blake a bordo del catamarano Enza nella Jules Verne Trophy, per la circumnavigazione del globo più veloce (74 giorni contro i 313 del '69!). "Fummo l'unico team non francese ad aver vinto la Verne".
Ha raccontato quindi con entusiasmo anche l' esperienza con i ragazzi mentre era presidente della Sail Training Association, la sicurezza che maturavano dopo solo due settimane in mare. E da lì l' idea di costituire la Clipper Race, il giro del mondo aperto anche ai velisti non professionisti. "Siamo arrivati alla 14esima regata ed il 40% dei partecipanti non era mai stato su una barca. La formazione deve essere di 4 settimane – ha spiegato quindi – e se la superano sono pronti."
"Sono diversi anni che organizziamo incontri culturali dove parliamo di vela e di mare – ha dichiarato il presidente Giuseppe Duca – e questa sera è davvero particolare perchè non è usuale avere un ospite così eccezionale ed è un onore per il Club averlo qui. Per questo ringrazio Cristina Giussani per il grande lavoro svolto."
Presente alla serata anche il vice presidente della Barcolana Alessandro Mulas, che ospiterà Sir Robin in un incontro a Trieste con la Giussani.