Serenity dell'armatore Roberto Dal Tio, sloop del 1936 si aggiudica l’Overall del 1° Raduno Città di Venezia – Trofeo Artù Chiggiato, evento dedicato alle vele d'epoca organizzato dalla Compagnia della Vela il 21 e 23 giugno, in collaborazione con l’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca), la collaborazione tecnica del Salone Nautico di Venezia e con il patrocinio del CIM (Comité International de la Méditerranée) e del Comune di Venezia.
Tre giornate di regate nelle acque antistanti il Lido di Venezia, che hanno visto la partecipazione di 16 imbarcazioni storiche costruite tra il 1858 e gli anni 2000. Venerdì e domenica le prove a bastone e nella giornata di sabato la regata costiera nelle acque antistanti il porto di Venezia, vinta da Naif, sloop Marconi del 1973 di Ivan Gardini, che si è aggiudicato il primo posto negli yacht Classici.
Una tappa importante questa di Venezia per gli armatori perché concorre ai fini dell’assegnazione della Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico 2024.
“Sono molto contento di questa prima edizione del Trofeo Artù Chiggiato – ha commentato il Presidente della Compagnia della Vela Giuseppe Duca – e della collaborazione con AIVE. Il Circolo è molto legato alle tradizioni e questa regata nasce allo scopo di valorizzare e preservare le barche in legno per mantenere viva la memoria storica marittima.”
“Ho avuto la fortuna di navigare con Artù Chiggiato – ha dichiarato Nicolò de Manzini Consigliere AIVE – e di aver potuto ascoltare le sue storie. È molto belllo che la Compagnia della Vela abbia pensato di di intitolare una regata ad Artù. Un paluso va anche al comitato di regata perchè non è semplice organizzare un campo di regata per barche che non sono velocissime, ma è riuscito lo stesso a farci regatare con piacere e passione.”
A conclusione della manifestazione, la cerimonia di premiazione si è tenuta all’interno dell’Arsenale dove, grazie a Vela Spa ed al Salone Nautico di Venezia, la flotta è stata ormeggiata creando una scenografia spettacolare: “Continua la collaborazione con il circolo velico di Venezia per proporre eventi sportivi internazionali come naturale fil rouge di attenzione alla nautica a 360 gradi attivato con il Salone Nautico di Venezia” ha dichiarato Fabrizio D’Oria, Direttore operativo di vela Spa e Direttore organizzativo del Salone Nautico.
Presente alla Cerimonia con il presidente della CDV Giuseppe Duca ed il consigliere Dario Perini, il Presidente di Vela Spa Piero Rosa Salva.
“Un'esprienza unica anche solo entrate dalle bocche di porto di Venezia, essere qui in Arsenale meraviglioso “- ha commentato Roberto dal Tio di Serenity - “questo trofeo lo abbiamo vinto grazie all'affiatamento dell'equiupaggio.”
PREMI
Il Trofeo Challenger ARTU’ CHIGGIATO è stato vinto dallo yacht d'epoca Serenety, classe 1936, dell'armatore Roberto Dal Tio (CV Conegliano) primo classificato della classe più numerosa tra le classi “Epoca”,“Classica”.
Il Trofeo Fondazione Gran Teatro la Fenice è stato assegnato a Sorella del 1858, imbarcazione della Marina Militare, per l’anno di varo più vecchio;
Il Trofeo “Sabina Chiggiato” all’imbarcazione Cormorant, open del DVV, per l’equipaggio con la maggior componente femminile.
Il Trofeo Salone Nautico di Venezia a Morwenna, goletta aurico di Cruising Association (Bretagna) per l’imbarcazione proveniente dal porto d’armamento più lontano.
CLASSIFICHE:
Yacht Classici
1. Naif (CVR) 2. Nembo II (YCA) 3. Aethra (LNI Monfalcone)
Yacht d'epoca
1. Serenity (CV Conegliano) 2. Ciao Pais (Triestinan della Vela) 3. Sorella (SVMM)
Open
1. Isabella 2. Capriccio 3. Palaya Tiche
Passere
1. Aspasia 2. Panola
La CDV con questa regata ha voluto celebrare la memoria di Artù Chiggiato e l' importanza che ha avuto sia nella cultura marinara veneziana che per il Circolo. Classe 1902, veneziano progettista navale dagli anni venti agli anni sessanta, è stato un socio del circolo fin poco dopo la sua fondazione. Chiggiato, influenzato dalla progettazione inglese e americana, ha realizzato imbarcazioni con basso pescaggio per permettere la navigazione durante la seconda guerra mondiale, dove era possibile farlo solo in laguna. Questo tipo di imbarcazioni presero il nome di “deriva veneta”, ma progettò anche le note Passere e diverse barche d'altura.
Si ringrazia: Aive, Comité International de la Méditerranée, Comune di Venezia, Salone Nautico di Venezia, la Fondazione Gran Teatro La Fenice, la famiglia Chiggiato