Lo scorso sabato, dopo 6 giorni e 19 ore di regata,il team internazionale guidato dallo skipper Gerwin Jansen, ha tagliato al terzo posto l’arrivo della prima tappa della Ocean Race da Alicante (Spagna) a São Vicente (Capo Verde).
“E’ stata una regata molto impegnativa. La risalita di bolina fino a Gibilterra è stata bella movimentata, abbiamo preso fino a 50 nodi con un mare molto ripido tipico del Mediterraneo. Non ero mai stata al timone con così tanto vento, è stata un’esperienza unica che è difficile da raccontare. Dopo lo stretto abbiamo dovuto soffrire ancora un pò per il passaggio di un fronte, poi però è cominciata una poppa pazzesca”.
Queste le parole della velista trentina Cecilia Zorzi, portacolori del Circolo Vela Arco, all’arrivo a Capo Verde dopo la prima tappa della Ocean Race 2022-2023 .
L’Ocean Race è una regata oceanica partita da Alicante (Spagna) lo scorso 15 gennaio che si concluderà a Genova il primo luglio. Sono due le flotte di barche oceaniche che partecipano alIa regata: una composta da cinque Imoca, imbarcazioni di 60 piedi dotate di foil, e la seconda formata da sei VO65.
Le barche della classe Imoca completeranno il giro del mondo gareggiando per il Trofeo The Ocean Race, mentre i VO65 si stanno sfidando per la Sprint Cup, regata in tre tappe: la prima, che si è appena conclusa, da Alicante a Capo Verde, la penultima da Aarhus (Danimarca) a L’Aia (Paesi Bassi), e il gran finale che arriverà a Genova.
L’Austrian Ocean Racing - Team Genova gareggia su un VO65 che batte doppia bandiera, austriaca e italiana, ed è composto da veliste e velisti provenienti da Paesi Bassi, Austria, Italia e Inghilterra. Per l’Italia a bordo ci sono Cecilia Zorzi e Alberto Riva.
Come la stessa Cecilia Zorzi ci ha riferito, le prime 500 miglia delle 2000 previste per questa prima tappa della Ocean Race sono state decisamente impegnative, con venti molto forti e onde ripide fino a 4 - 5 metri. La discesa in Atlantico è proseguita in condizioni non facili ma che hanno regalato tante soddisfazioni.
“Non mi ero mai spinta oltre le Colonne d’Ercole, è stato un momento davvero emozionante. Poi finalmente abbiamo potuto poggiare e cominciare a planare sulle o nde dell’Oceano ed è stato incredibile. In quelle condizioni la barca è continuamente sommersa da cascate d’acqua e bisogna stare veramente attente quando si viene colpite dalle onde, però sono momenti che mi porterò dietro tutta la vita”.
La vittoria della tappa è andata alla barca polacca WindWhisper, che ha completato il percorso in 6 giorni, un’ora e 11 minuti. Sul secondo gradino del podio il team olandese Jajo, arrivato a Capo Verde dopo 6 giorni, 4 ore e 52 minuti.