Si è tenuta ieri (venerdì) l’Assemblea della Rete Porti Sardegna. Oltre agli adempimenti statutari, quali l’approvazione del bilancio entro il termine del 30 aprile, l’argomento principale, ed a suo modo “storico”, era l’elezione del nuovo presidente, dopo le dimissioni di Franco Cuccureddu, presentate lo scorso 9 aprile, nella stessa giornata nella quale è stato nominato assessore regionale del turismo.
Franco Cuccureddu fondatore della Rete dei Porti nel 2001 e da allora presidente per 23 anni, in apertura di seduta ha voluto ricordare la genesi del Consorzio turistico, i progetti, i finanziamenti europei, le attività di marketing e sindacali, la recente trasformazione della natura giuridica nella forma associativa. Si è poi voluto soffermare su due figure, recentemente scomparse, che hanno svolto un ruolo fondamentale per la costituzione e lo sviluppo della Rete Porti Sardegna: Gege Russino e Carmine Sanna, quest’ultimo vera anima organizzativa per tanti anni e direttore di alcuni fra i più prestigiosi porti turistici italiani, da Capri a Porto Cervo.
Su proposta di Cuccureddu è stato eletto alla presidenza, all’unanimità, Matteo Molinas, che rappresenta nella Rete quattro marine: Porto Rotondo, Portus Karalis, Cala Bitta e Marana. Matteo Molinas 34 anni, laurea in economia e management del turismo, all’interno del Molinas Group, è il manager che si occupa del settore nautico, marine e cantieri.
Sempre all’unanimità, l’Assemblea dei soci ha deciso di istituire la figura del Presidente onorario e di assegnarla a Franco Cuccureddu, tale carica non comporta alcun ruolo gestionale ma soltanto la possibilità di partecipare alle assemblee, senza diritto di voto.
Sono stati confermati nel Consiglio Direttivo, fino alla scadenza naturale del mandato, i sindaci di La Maddalena, Fabio Lai, Posada, Salvatore Ruiu, Bosa, Piero Casula, il vicesindaco di Santa Teresa Gallura, Nello Mura, l’Avv. Sebastiano Tronci, e gli imprenditori: Franco Ammendola e Gianni Onorato.
I porti turistici aderenti alla Rete, equamente ripartiti fra gestioni pubbliche e gestioni private, sono: Santa Teresa Gallura, Cala Gavetta (La Maddalena), Cala Bitta (Arzachena), Marina di Portorotondo, Marana (Golfo Aranci), La Caletta (Posada/Siniscola), Santa Maria Navarrese, Arbatax, Porto Corallo (Villaputzu), Marina Piccola (Cagliari), Portus Karalis (Cagliari), porto fluviale di Bosa, alle strutture portuali si aggiungono i prestigiosi campi boe smeraldini di Cala di Volpe e del Grande Pevero.
Diverse altre strutture portuali (porti, approdi e campi boe) hanno fatto, anche recentemente, richiesta di adesione alla Rete Porti Sardegna.
Fra i primi adempimenti del nuovo presidente e del Consiglio direttivo ci saranno quelli di aprire un dialogo con la Regione per affrontare il tema delle concessioni del demanio portuale; della organizzazione di propri stand ad alcune delle principali fiere nautiche europee, in primis Dusseldorf, dove si intende partecipare in sinergia con l’UPPC (Union Ports de Plaisance de Corse), l’omologa rete dei porti della Corsica, con la quale si collabora da tanti anni, per una più efficace promozione del bacino di navigazione sardo-corso, che resta una delle principali destinazioni al mondo del turismo nautico, specie per il target dei maxi e dei giga yacht.
Molti dei gestori dei porti della Rete si ritroveranno già nei prossimi giorni a Porto Rotondo per la terza edizione della Fiera Nautica di Sardegna, che sarà inaugurata il primo maggio.