Ancora una volta l’unico italiano a correre il Vendée Globe è Giancarlo Pedote, la regata più pazza del mondo che consiste in una circumnavigazione completa in solitaria, senza possibilità di assistenza esterna né di attracco.
Un’ottima occasione per riscoprire in libreria i suoi due testi tecnici Il Manuale dello Skipper (Mursia, pagg. 222, Euro 22,00) e Il Manuale del Velista (Mursia, pagg. 224, Euro 26,00) per diventare velisti e skipper con i consigli e le indicazioni pratiche che solo un campione della vela come Giancarlo Pedote può dare.
La passione per il mare, che accomuna Giancarlo Pedote alla casa editrice Mursia, inizia fin da bambino quando s’immerse per la prima volta a recuperare una bottiglia che suo padre lasciò cadere sul fondo del mare. Seguono l’amore per il windsurf e poi quello per la vela che, grazie alla sua tenacia, forza, determinazione e tanta preparazione tecnica e atletica, lo hanno portato nel tempo a diventare uno dei più forti navigatori in solitaria al mondo. Passione che gli amanti di questo bellissimo sport possono respirare e condividere nei due manuali pubblicati con Mursia.
Ne Il Manuale dello Skipper Pedote ci insegna che una barca a vela è come un piccolo pianeta che ha bisogno di un piccolo principe per funzionare al meglio. In mare le situazioni, come nei vulcani, a volte si modificano e possono concretizzarsi in un'eruzione di problemi. Un bravo skipper è colui che riesce a prevenire queste eruzioni e a mantenere l'imbarcazione sempre in stato di armonia. Per fare questo non occorre essere superuomini, ma imparare a ragionare correttamente e velocemente, e a prendersi cura di tutto ciò che fa parte di questo piccolo pianeta.
Il Manuale del Velista è invece un percorso strutturato per imparare ad andare a vela sui cabinati; dalle nozioni fondamentali alle manovre in porto, dai principi della navigazione a vela all’utilizzo dello spinnaker, dalla partenza alla veleggiata ottimale nelle diverse andature. Testi chiari e di grande efficacia, un ricco apparato iconografico per consentire anche al velista esordiente di acquistare tutte le nozioni indispensabili per affrontare con successo la navigazione. Un indispensabile strumento teorico da leggere a terra e da usare a bordo.
Con oltre 400 titoli pubblicati, la Biblioteca del Mare Mursia rappresenta il più prestigioso e completo catalogo europeo di libri dedicati al mare e ai suoi protagonisti. Un vero e proprio punto di riferimento nato dalla passione di Ugo Mursia per il mare e per lo scrittore anglo-polacco Joseph Conrad e che dopo oltre cinquant’anni di attività e centinaia di titoli pubblicata, Mursia mantiene vivo diffondendo la cultura del mare, della navigazione, i valori e la storia della marineria. Solo negli ultimi due anni Mursia ha pubblicato 25 novità per la Biblioteca del Mare.
Tra i Freschi di stampa: La Patente Nautica di Paolo Benci e I quiz per la patente nautica di Paolo Benci e Corrado Motta, le ristampe di Meteo e strategia (Jean-Yves Bernot) e Le Vele (Bertrand Cheret). L’ultima edizione di Glénans (aggiornato in linea con le edizioni francesi) e le nuove edizioni dei Quaderni dei Glénans. La meteorologia marina, La navigazione a motore, La navigazione costiera- Per crociere, regate, avventure: l’autobiografia del comandante Salvatore Sarno (Shosholoza.Un comandante in Coppa America) e La magia del mare a vela di Lucia Larese.
Giancarlo Pedote è nato a Firenze il 26 dicembre 1975. Laureato in filosofia presso l’Università di Firenze, decide molto presto di fare lo skipper. La sua storia comincia col windsurf e attraversa diverse classi di barche oceaniche. Mini 6,50, Figaro, Class 40, Multi50 (la parentesi del Moth) e l’Imoca 60. Vincitore della Transat Jacques Vabre nella classe Multi 50 nel 2015; 2 volte Champion de France Promotion Course au Large en Solitaire; 2 volte Campione del Mondo classe Mini 6.50; Velista dell’Anno 2013 e 2015, Pedote è ancora una volta dopo l’edizione 2020-2021, l’unico italiano presente al Vendée Globe 2024-2025 a bordo di IMOCA Prysmian 60. Ottimo il risultato della scorsa edizione che lo ha visto piazzarsi all’ottavo posto dopo 80 giorni e 22 ore di regata a sole 19 ore dal primo.