LNI: Una cima rossa per fermare la violenza sulle donne

27/11/2024 - 12:44 in Servizio by Lega Navale Italiana

Tutti in mare per dire no alla violenza sulle donne.

Con questa finalità, la Lega Navale di Napoli ha organizzato, per sabato 30 novembre, con partenza alle ore 10,30, una veleggiata di solidarietà che ha come simbolo una “cima rossa”.

Un simbolo che richiama quello delle scarpe rosse e delle panchine rosse, che sono diventate emblema della lotta ai maltrattamenti e ai femminicidi, ormai indelebilmente associate alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere del 25 novembre.

La panchina rossa e le scarpe rosse sono il simbolo del femminicidio e indicano il vuoto che la donna uccisa ha lasciato all'interno della comunità.

Stessa finalità hanno la cima rossa e l’evento che la Lega Navale di Napoli ha voluto organizzare per richiamare ulteriormente l’attenzione su un fenomeno drammatico che assume, di anno in anno, proporzioni sempre più inquietanti.

La veleggiata si svolgerà nell’area compresa tra il Castello Dell’Ovo e Posillipo. Il percorso sarà unico per tutte le imbarcazioni e sarà un triangolo delimitato da boe arancioni con la possibilità di percorrerlo in senso orario o antiorario a seconda di quanto indicato dal Comitato Organizzatore al momento della partenza.

Al primo classificato andrà il Trofeo Nastro Rosso.

“Ci sembrava doveroso dare il nostro contributo contro un fenomeno spregevole come la violenza sulle donne – sottolinea Michele Sorrenti, Presidente della Lega Navale di Napoli – Un fenomeno del quale si parla tanto ma, per il quale, purtroppo, non si sono ancora trovate efficaci contromisure. Si tratta, a mio parere, di un problema essenzialmente culturale: fino a quando non riusciremo a raggiungere l’equiparazione dei generi, in tutti i campi, non potremo mettervi fine. E allora anche accendere un riflettore sui numeri drammatici di questa emergenza, scendendo in mare e regatando, può aiutare a ribadire il no categorico della società civile ad ogni violenza e discriminazione di genere. Proprio per questo speriamo di avere tanti partecipanti alla veleggiata, perché questo fenomeno ci tocca tutti da vicino e solo uniti potremo opporci, riflettere e dare visibilità al tema.”

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