Studio Arnaboldi rivoluziona il pattugliamento in mare con l’Effebi 44M

15/05/2023 - 08:39 in Shipping by Studio Arnaboldi

Lo studio Arnaboldi dell’ingegnere viareggino Marco Arnaboldi siamo abituati a vederlo firmare superyacht di 50 e più metri che volano a oltre 50 nodi o lussuosi Limo Tender che uniscono prestazioni a soluzioni costruttive e di arredo esclusive. Ma quando si possiedono saldamente tutte le conoscenze in campo progettuale, dallo studio delle carene alla costruzione in composito avanzato con soluzioni di propulsione innovative come gli idrogetti, nessun ambito marino è precluso. La dimostrazione non è un progetto sulla carta, ma una barca per pattugliamento veloce che naviga già da due anni confermando tutte le straordinarie prestazioni ipotizzate in fase di ideazione: l’Effebi 44M CPV che lo Studio Arnaboldi ha progettato e contribuito alla realizzazione per il cantiere Effebi Spa di Viareggio.

“Effebi 44M è il risultato di un bando di gara della Guardia di Finanza italiana, con la consulenza della Marina Militare, per un mezzo di pattugliamento veloce che doveva rispondere a una serie di requisiti abbastanza complessi” - racconta Marco Arnaboldi -. “Doveva essere veloce per gli inseguimenti nell’ambito del transito, sorveglianza marittima, sviluppo della Maritime Situational Awareness (MSA), contrasto all’immigrazione clandestina ed ai traffici illeciti via mare sotto controllo nazionale ed inquadrato in dispositivi multinazionali sotto il controllo della Agenzia Frontex, ma anche efficiente a bassa velocità per i pattugliamenti di routine, accogliente perché doveva ospitare un equipaggio di 23 persone per più giorni e infine parco nei consumi per garantire una lunga autonomia”.

Il progetto sviluppato dallo Studio Arnaboldi e presentato da Effebi Spa prevedeva quindi una barca costruita in materiali compositi avanzati, principalmente carbonio, che garantiva un risparmio di peso anche del 40% rispetto a costruzioni più tradizionali. La competenza del cantiere e la consulenza di Marco Arnaboldi nella lavorazione dei compositi di carbonio ha costituito un vantaggio competitivo assoluto sotto questo aspetto. La leggerezza dello scafo si traduceva infatti in motorizzazioni meno potenti per raggiungere le prestazioni richieste dal bando, quindi minore consumo e meno riserve di carburante (più che dimezzate!) per garantire l’autonomia fissata dalla Guardia di Finanza.

Con queste premesse è nato l’Effebi 44M CPV che, non solo ha vinto il bando, ma ormai da due anni è in mare, con all’attivo oltre 2 mila ore di navigazione, nell’ambito dell’attività di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera a cui è affidato il sistema di controllo e gestione delle frontiere esterne dello spazio Schengen e dell’Unione Europea. Parte integrante del bando era infatti la realizzazione di un primo esemplare prima di dare l’avvio alla produzione di altre sei sistership.

“La costruzione è basata su criteri di leggerezza derivati dalle nostre esperienze sugli yacht ad alte prestazioni, non è stato quindi un problema raggiungere le prestazioni di progetto richieste dalla Guardi di Finanza utilizzando circa la metà della potenza che sarebbe stato necessario installare se fosse stata concepita seguendo i metodi tradizionali di progettazione per tali navi” - spiega Marco Arnaboldi -. “Il pacchetto propulsivo e affidato quattro MTU 16V2000 da 2600 hp l’uno accoppiati ad altrettanti idrogetti MJP 650, il che permette anche un utilizzo frazionato della propulsione e quindi il raddoppio degli intervalli di manutenzione rispetto a sistemi tradizionali, infatti dopo oltre 2 mila ore di navigazione non abbiamo ancora dovuto procedere a nessuna manutenzione”.

Un altro aspetto fondamentale è la carena a V profonda espressamente studiata per l’accoppiamento con propulsioni ad idrogetto. Quando è stata provata nella vasca di Krylov di San Pietroburgo e alla vasca navale di Vienna ed è stata certificata come la carena più efficiente che i tecnici di Krylov hanno avuto modo di testare fino a quel momento. Quindi, pur garantendo eccellenti doti marine in condizioni di mare mosso, presenta anche una bassa resistenza all’avanzamento che garantisce una navigazione confortevole alla massima velocità di 47 nodi, mentre i 43 nodi richiesti dal bando sono raggiunti utilizzando solo il 90% della potenza. Ma alla velocità massima si naviga solo durante gli inseguimenti, mentre per i trasferimenti veloci sono sufficienti 37 nodi che, in pattugliamento, scendono a 14 nodi, quando appunto sono utilizzati due soli motori.

“In questi due anni di servizio per Frontex” - ricorda Marco Arnaboldi - “il CPV ha collaborato con la Guardia Civil spagnola ed ha ricevuto parole di grande apprezzamento. La leggerezza della costruzione ha permesso di allestire degli interni particolarmente accoglienti e confortevoli, decisamente superiori rispetto al naviglio militare esistente, per i 23 membri dell’equipaggi che devono navigare senza scalo mediamente per 14 giorni. Alcuni operatori hanno affermato che il pattugliatore trasmette talmente tanta sicurezza, che talvolta si rischia di eccedere con la velocità in relazione dello stato del mare, ma mai si sono trovati in situazioni limite”.

L’Effebi 44M CPV è lungo 44 metri fuori tutto, 38,52 m al galleggiamento, per un baglio massimo di 8,60 m e un dislocamento a pieno carico di sole 202 tonnellate. I serbatoi di carburante possono imbarcare fino a 35 mila litri di gasolio e quelli dell’acqua 5 mila litri. Originale è anche la soluzione di uno scivolo a poppa che permette il veloce alaggio di un gommone di 7,50 metri in navigazione. In questi due anni l’Effebi 44M ha completato con successo svariate missioni di controllo dell’immigrazione clandestina e il traffico di droga, contribuendo alla sicurezza dei confini e alla salvezza di vite umane.

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