Ocean Live Park: parte da Genova la sfida azzurra alla Minitransat 2023

26/06/2023 - 12:26 in Sport by Club Nautico Rimini

Presentata oggi nel fermento dell’Ocean Live Park, precisamente all’interno del padiglione azzurro della Fiera di Genova, l’impresa di Luca Rosetti e Alessandro Torresani, gli unici solitari italiani al via della 24esima Minitransat, classica e prestigiosa regata oceanica in partenza da Les Sables d’Olonne (Francia) il prossimo 24 settembre. Non poteva esserci un contesto migliore della “Mini6.50 Academy”, ospitata e voluta dalla Federazione Italiana Vela in concomitanza con il Grand Finale del giro del mondo, per presentare un’altra prestigiosa sfida bagnata dal blu intenso dell’Atlantico.

Si tratta della seconda partecipazione per il bolognese Luca Rosetti, alfiere del Club Nautico Rimini, classe 1995, che aveva ottenuto già un valido 18esimo posto nell’edizione 2019. Una partecipazione arrivata dopo tre anni di intenso lavoro. Prima partecipazione in assoluto per Alessandro Torresani, ingegnere navale romano, nato nel 1992 e portacolori del Circolo della Vela Sicilia, che vanta 8 anni di militanza nella classe Mini6.50 e 27mila miglia navigate in oceano, di cui 4500 in solitario. Guidato da un carattere tenace e meticoloso, il velista romano ammette di vedere la transatlantica “come un sogno che si sta realizzando”.

La sfida dei due ministi è stata tenuta a battesimo da un padrino e da una madrina d’eccezione come Francesco Ettorre, Presidente FIV, ed Alessandra Bianchi, Assessore allo Sport del Comune di Genova.  “Ci sono regate che segnano la storia della Vela mondiale per loro peculiari caratteristiche, tra queste, un posto di assoluto rilievo, lo assume la Minitransat – spiega Ettorre - In questa edizione ci rappresenteranno due italiani: Luca Rosetti e Alessandro Torresani. Sono davvero felice di poterli ospitare nel grande contesto di The Ocean Race che qui a Genova sta vivendo la sua tappa conclusiva; da regata oceanica a regata oceanica. I mezzi e le modalità sono sicuramente diversi, ma è comune lo spirito e la voglia di affrontare il mare con l’obiettivo di sfidare i propri limiti e mettersi alla prova”.

"È motivo d’orgoglio per Genova poter presentare, all'interno dell’Ocean Live Park del Grand Finale di The Ocean Race, la Mini Transat e l’impresa che tenteranno Luca Rosetti ed Alessandro Torresani, gli unici due italiani che prenderanno parte all’edizione 2023  - dichiara Bianchi - Dalla regata oceanica in equipaggio a quella in solitaria in condizioni davvero estreme senza previsioni meteo e contatti con l'esterno, dalla dimensione della barca fino alle minime attrezzature consentite a bordo. Ogni velista, impegnato ad affrontare 4000 miglia in Atlantico, dovrà mostrare doti di grande versatilità per affrontare ogni possibile imprevisto. A Luca e Alessandro va il più grande in bocca al lupo, mio personale e dell'Amministrazione comunale, con l'auspicio che possano inserirsi nel solco tracciato nel 2019 da Ambrogio Beccaria con il primo storico successo strappato ai francesi".

Il saluto dell'assessore Bianchi

La Minitransat quest’anno vedrà al via imbarcazioni provenienti da 17 nazioni: sono per ora 79 i navigatori ammessi dal Comitato Organizzatore, avendo perfezionato l’iscrizione e raggiunto i requisiti minimi previsti. Da segnalare che, tra i velisti in lista d’attesa in caso di eventuali rinunce, figura un terzo nome italiano, e cioè il minista sardo Francesco Farci.

Il 24 settembre i concorrenti partiranno da Les Sables d’Olonne, frequentata località balneare della Francia occidentale, e percorreranno in solitaria le due tappe previste: le prime 1350 miglia li porteranno dalle coste europee fino a Santa Cruz de La Palma (Isole Canarie) e le restanti 2700 miglia, con partenza prevista il 28 ottobre, li condurranno all’arrivo a Saint François in Guadalupa, dopo una lunga traversata.

La regata, nata nel 1977 da un’idea dell’inglese Bob Salmon per emulare lo spirito avventuroso dei primi navigatori transatlantici, ha un sapore quasi mitico ed è ormai riconosciuta all’unanimità come tappa agonistica obbligatoria per chi vuole intraprendere la carriera velistica au large.  Si tratta infatti di una competizione dura e pura, in cui gli skipper devono dimostrare versatilità e resilienza nell’affrontare lungo le 4500 miglia che li aspettano tutte le sfide che l’oceano propone, contando solo su sé stessi: nessuna assistenza, nessun itinerario meteorologico via satellite, nessun contatto con la terra ferma.

Una regata estrema e competitiva, a bordo di imbarcazioni che a dispetto delle dimensioni, attraverso lo sviluppo dei materiali sono diventate molto veloci e richiedono dunque una grande abilità non solo marinaresca e velica, ma anche a livello di gestione dei ritmi di sonno e veglia. Una sfida umana e sportiva affascinante e ai limiti del possibile - basti pensare che in media solo la metà degli esperti partecipanti riesce a concludere la regata – e che i due velisti italiani affronteranno con la fiducia di potersi giocare fino in fondo le proprie carte, potendo contare su imbarcazioni di prim’ordine.

Il saluto di Francesco Ettorre Presidente FIV

“Il mondo della course au large ha sempre parlato francese - sottolinea Rosetti - Tuttora i navigatori oceanici francesi sono la maggioranza. Ciò è dovuto non solo alla loro vicinanza geografica all’Atlantico ma anche a una consolidata cultura marinaresca, che nei secoli i francesi hanno saputo mantenere a tutti i livelli. L’Italia si sta sempre più avvicinando alla vela di stampo oceanico anche grazia alla diffusione della Classe Mini 6.50, in cui regatiamo anche io e Alessandro. E, in questa diffusione, parte del merito va anche alla Federazione, che ne ha capito il valore e le potenzialità. Per questo motivo siamo ancor più felici e orgogliosi di rappresentare il nostro paese in questa edizione della MiniTransat”.

“Sono molto emozionato, partecipare a questa regata è un obiettivo che inseguivo da tempo – la dichiarazione di Torresani - La vela racconta sempre più temi importanti legati al nostro Paese: il rapporto con la natura, la biodiversità e la sostenibilità del e nel movimento, la nostra partecipazione è anche un veicolo di queste sensibilità. Crediamo nella prosecuzione di questa attività con le nuove leve, ci auguriamo che il mondo mini possa attrarre nuovi navigatori italiani, volenterosi di raccontarsi attraverso uno sport così completo e aggregante, che altrettanto spesso ci costringe a trascorrere diverso tempo in barca da soli”.

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