I giovedì pomeriggio di 45 anni fa in Toscana avveniva la sciagura aerea del Monte Serra, dove persero la vita trentotto allievi dell'Accademia Navale del corso Invicti, l'ufficiale accompagnatore e i cinque membri dell'equipaggio dell'Aeronautica militare del velivolo C130. Il 3 marzo 1977 l'aereo VEGA-10, appartenente alla 46 Aerobrigata decollò dall'aeroporto di Pisa San Giusto per effettuare un volo di ambientamento a favore dei cadetti dell'Accademia Navale di Livorno, la visibilità non era delle migliori e solamente dopo cinque minuti di volo lo schianto fatale sulle pendici del Monte Serra, situato nei pressi del comune di Pisa. Nell'incidente persero la vita 38 allievi della prima classe del corso Invicti, il tenente di vascello Emilio Attramini loro ufficiale accompagnatore e i membri dell'equipaggio, maggiore Massimo Proietti, capitano Simone Murri, sottotenente Paolo Casella, maresciallo Antonio Semplici e il sergente maggiore Silvio Pieretti.
Due giorni dopo si svolsero a Livorno i funerali di Stato in Accademia Navale alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Leone, con la partecipazione delle massime autorità militari e civili, dei familiari e della popolazione dei comuni limitrofi. L'evento segnò particolarmente gli allievi del corso Invicti che decisero al rientro della campagna addestrativa su nave scuola Amerigo Vespucci di cucire come da tradizione la "bandiera del corso" inserendo al suo interno elementi che richiamavano la tragedia ed i caduti. Il vessillo su fondo azzurro presenta al centro una spada verticale ed una stella, alla destra di quest'ultima vi è una Lira greca a metà a rappresentare la parte del corso che perì nella sciagura del monte Serra, alla sinistra della spada vi è la prora di una nave che simboleggia la restante parte del corso in navigazione su nave Vespucci, la Lira e la prora sono unite tra loro a significare il legame indissolubile tra tutti gli appartenenti al Corso. Due anni dopo, il 3 marzo nel 1979 fu inaugurato il Faro Sacrario presso il monte Serra, a perenne ricordo del triste evento, sempre particolarmente sentito dai familiari, dall'Accademia Navale e dalla Marina Militare tutta. Del corso Invicti fa parte l'ammiraglio Cavo Dragone, attuale Capo Stato Maggiore della Difesa.
Artemare Club abbruna il proprio vessillo nella sede di Porto Santo, onorando la memoria di Stefano Salvatore Caputo, Giovanni Gastaldi, Giuseppe D'Alì, Sandro de Angeli, Antonio Giallonardi, Vincenzo Gaglio, Claudio Giordano, Lorano Gnata, Paolo Lamina, Maurizio Lucibello, Stefano Maranci, Massimo Marchiano, Fedele Marrano, Giorgio Marzocchi, Silvio Massaccesi, Carlo Mastrocinque, Giovanni Memoli, Miguel Angel Mekinez, Giuseppe Minelli, Alessio Musolino, Luca Nassi, Alessandro Perazzolo, Giancarlo Poddighe, Alberto Pispero, Michele Portoghese, Vittorio Pozzi, Luca Quattrini, Massimo Raffa, Sergio Rigoni, Roberto Rossi, Adolfo Russo, Emanuele Salvadori, Domenico Savoldi, Giampiero Scialanga, Matteo Stramacchia, Davide Tomatis, Corrado Verdone, Guido Verna e dell'ufficiale accompagnatore, colleghi del comandante Daniele Busetto e dei cinque membri della dell'Aeronautica militare, Forza Armata sorella.