Le parole volano nel vento, e nessuno come Anywave ha bisogno del vento, ma sugli impegni presi per la salvaguardia dell’ambiente, gli armatori dell’imbarcazione di Sistiana sono terribilmente seri.
In occasione di Barcolana 55, quasi un anno fa, da una idea comune di Raffaella Del Punta, responsabile del Lion Club Trieste Miramar, e Alberto Leghissa, team manager di Anywave, è nato il progetto “Impatto Zero”. Una imbarcazione da regata, sebbene notoriamente “green” in quanto si muove con il vento, nelle sue uscite dai porti e/o trasferimenti a motore, emette comunque una piccola quantità di CO2 nell’atmosfera.
Il progetto quindi si propone di minimizzare il più possibile questo impatto “compensando” le proprie emissioni piantando alberi, che rappresentano il rimedio naturale per l’assorbimento del monossido. Con il contributo dell’agronomo Paolo Parmegiani è stato individuato il tipo di albero e grazie ai consigli di Andrej di Bajta Salez e alla disponibilità dei terreni carsici di Davide Peric e Aleš Pernarcič, situati a San Giovanni di Duino è stato possibile avviare il progetto.
Anywave ha quindi, tramite l’agronomo Parmegiani, acquistato 55 ulivi che andranno a riforestare una zona di ulivi storici, andati quasi persi del tutto dopo l’incendio del 2022 che ha colpito le alture carsiche duinesi.
Oggi, 27 settembre è stato messo a dimora il primo ulivo dei 55 acquistati (che verranno piantati nelle prossime settimane in luoghi selezionati) alla presenza di tutte le persone che hanno creduto e voluto fortemente realizzare questo piccolo sogno.
I tempi così lunghi purtroppo (quasi un anno) sono dovuti all’innumerevole numero di permessi, carte ed autorizzazioni varie, problema atavico per il nostro bel Paese. Poco male, tra poche settimane ci saranno 55 ulivi che si “mangeranno” CO2 e tra 10/15 anni potrete condire i vostri piatti con l’olio d’oliva prodotto da quelle piante.
Quando si dice agire e pensare a LUNGO termine…