Il futuro è connettività e integrazione. Ce lo garantisce un uomo che di dispositivi e di elettronica applicata alla nautica se ne intende. Andrea D’Amato, nuovo EMEA Business Development Manager di Garmin Marine, già Sales & Marketing Manager Garmin Marine Italia, ci racconta del futuro e del successo di un’azienda che nel 2018 è cresciuta a livello globale di un +18% e da 25 anni è all’avanguardia nello sviluppo di dispositivi GPS, chartplotter, ecoscandagli, radar, autopiloti e di molti altri strumenti sempre più indispensabili per chi naviga.
Andrea D’Amato, dopo sette anni in Garmin, è il nuovo EMEA Business Development Manager Marine del colosso americano. Un importante passo in avanti per il manager che grazie al suo contributo ha portato la Garmin a strategici accordi e acquisizioni – pensiamo a quelli recenti con Navionics, EmpirBus, KVH – e ha contribuito nel triplicare il fatturato della divisione Marine in 7 anni.
D’Amato, con la nuova nomina le viene ufficializzato un ruolo da stratega, uno dei più influenti nella divisione Garmin Marine a livello mondiale…
Questa promozione è stata se vogliamo una trasformazione naturale, perché da anni ho sempre avuto queste “visioni”, ho sempre lavorato per trovare partnership: è stata un po’ un’evoluzione di quello che stavo già facendo. Sono entrato in Garmin, dopo 22 anni di Raymarine, con l’idea di fare il responsabile europeo nei rapporti coi cantieri, ma all’epoca la Garmin Italia aveva bisogno di qualcuno che coprisse il ruolo di direttore commerciale e io mi sono messo a disposizione.
Ha offerto una “copertura” che, stando ai risultati, è risultata vincente…
I risultati ci sono stati effettivamente, ma non posso dire che sia stato merito mio. È stato merito dei nostri prodotti, della loro qualità, che il pubblico ha apprezzato, e di un team, a partire da Andrea Napoli, Simone D’Aiuto e Carlo Brevini, che ha lavorato con me in Garmin Marine Italia, perché tutti insieme abbiamo costruito questa nuova avventura, un percorso che ha portato effettivamente il fatturato in Italia a triplicare in 6/7 anni. Naturalmente questi risultati sono stati notati a livello internazionale e per questo mi hanno chiesto, in accordo con Stefano Viganò, AD Garmin Italia, se volevo collaborare a livello europeo.
Porterà le sue vision in Europa?
Questo sì, perché l’importante è avere un progetto condiviso, unico.
Parlando di prodotti, degli sviluppi per il prossimo futuro, a cosa serviranno questi continui progressi nell’elettronica?
“Molta ispirazione sarà ripresa dall’Automotive. Se si guardano le vetture attuali, hanno più di un display customizzabile come si vuole, che può essere quindi personalizzato con le informazioni che si preferiscono.
La frontiera sarà quella dei contenuti e della connettività. Il display è quasi una “scusa” per avere una centrale dove si possono gestire tutte le informazioni che arrivano dai sensori o dove poter comandare i device. Questo è il futuro. Noi siamo tutti figli dell’iPhone. Se si guardano tutti questi display troviamo tre caratteristiche: vetro, touch-screen e connessione a internet. E i nostri strumenti, connessi al telefono tramite wi-fi, sono già automaticamente altrettanto connessi a internet. Tramite il telefono si possono scaricare gli aggiornamenti software, la cartografia e da lì possono essere passati istantaneamente su qualsiasi device Garmin."
Cosa avete esposto al METS di Amsterdam?
“Ad Amsterdam si sono visti i prodotti presentati in anteprima mondiale al Fort Lauderdale Boat Show: la nuova cartografia Blue Chart g3 e g3 Vision, il nuovo telecomando per autopilota Grid 20 e GC 200, la nuova serie GPS MAP 8400 e il nuovo InReach Mini Marine Bundle per la sicurezza in mare.
Qual è fra tutti quello che ritiene porti maggiore innovazione?
La nuova cartografia nautica Blue Chart g3 e Blue Chart g3 Vision offre livelli di dettaglio davvero superiori, un bel passo avanti. Integra il meglio dei contenuti Garmin con la definizione e i dati Navionics.”
Noi della stampa italiana ci siamo assicurati l’anticipazione delle novità, come ogni anno, grazie al Fuorisalone organizzato da Garmin Italia, svoltosi a Milano in contemporanea al salone americano, iniziativa unica in Europa e lodevole. Su questo non possiamo evitare di dire che il “genio“ italiano è sempre un passo avanti…
La società americana lancia i prodotti in America che è anche il maggiore dei mercati, ma noi dovremmo sicuramente lanciarli contemporaneamente in tutta Europa, non solo in Italia.
Magari dal prossimo anno, considerato il suo nuovo ruolo… Passiamo ai produttori di motori: dopo le partnership con Volvo e Yamaha ne arriveranno altre?
“Si spera di allargare questa rosa di compatibilità e integrazione con il resto dei produttori di motori. L’obiettivo è essere sempre più compatibili. Lo sviluppo del business si avrà portando avanti accordi che abbiamo già ma anche sviluppando altre alleanze, pensiamo a Man, MerCruiser, Caterpillar, Mercury... Il mio nuovo compito e obiettivo sarà in generale quello di trovare nuovi punti di espansione, a livello di integrazione, in tutta Europa”.
Silvia Montagna