Il 22 febbraio 1931 viene varata Nave Amerigo Vespucci. Una data non casuale, visto che il 22 febbraio 1512, a Siviglia, morì Amerigo Vespucci, il navigatore al quale la nave scuola della Marina Militare è dedicata. A bordo di questo storico veliero da molti definito il più bello, oggi icona della Marina Militare e d'Italia, oggi vi si addestrano gli allievi ufficiali dell’Accademia navale di Livorno, fra i 100 e i 150 l’anno, che vanno ad aggiungersi a un equipaggio di 264 membri che comprende 15 ufficiali, 64 sottufficiali e 185 marinai.
Fu progettata nel 1930 assieme alla Cristoforo Colombo – quasi una nave gemella, solo leggermente più piccola – dall’ingegnere Francesco Rotundi, tenente colonnello del Genio navale e direttore dei Regi cantieri navali di Castellammare di Stabia, dove fu costruita con scafo in acciaio, secondo la tecnologia del tempo, utilizzando lamiere chiodate. Dal bompresso a poppa Nave Vespucci è misura 101 metri per 15,56 di larghezza, con un pescaggio di 7,3 metri e un dislocamento a pieno carico di 4.146 tonnellate.
L’apparato motore di Nave Vespucci è oggi composto da due Diesel 12 cilindri MTU a 4 tempi da 1.360 kW ciascuno, due generatori elettrici Diesel 8 cilindri MTU a 4 tempi da 760 kW ciascuno, cui si aggiungono due motori elettrici principali Nidec ASI entrambi da 750 kW. La propulsione è monoelica, con elica quadripala a passo fisso.
Il suo piano velico prevede 26 vele, la più grande di 345 metri quadrati, in parte quadre in parte latine, realizzate in tela olona (tessuto di canapa che varia dai 2 ai 4 millimetri di spessore, a seconda delle vele - per una superficie velica complessiva di 2.635 m². Davvero tanta vela al vento che, durante la Campagna d’istruzione del 1965, consentì all'ammiraglio Agostino Straulino di toccare la punta massima di velocità di 14,6 nodi. Un record eccezionale, considerando le caratteristiche del bastimento, tutt’ora imbattuto.
Il suo primo comandante fu, invece, Augusto Radicati di Marmorito, mentre oggi Nave Vespucci solca i mari sotto la guida di Gianfranco Bacchi, forlivese, entrato nella storia di questa nave scuola-simbolo come suo 122mo comandante.
Dal 1946 al 1952 la Amerigo Vespucci è stata l’unica nave scuola a vela della Marina Militare fino all’entrata in servizio dell’Ebe: un brigantino goletta costruito nel 1921 e acquistato dalla Marina italiana nel 1952. A partire dal 1955 è stata affiancata da un altro veliero acquistato dalla Francia e ribattezzato Palinuro. Attualmente l’Amerigo Vespucci è la nave più anziana della Marina Militare ancora in servizio.