Doppio anniversario per Riva, cantiere nautico simbolo del Made in Italy che in questi giorni a Venezia, oltre a festeggiare i 60 anni dal lancio della sua barca forse più iconica, l’Aquarama, celebra anche i 180 anni dalla fondazione del cantiere.
Come ogni grande storia, anche quella di Riva nasce quasi per caso, grazie a una coincidenza decisiva: la persona giusta al momento giusto. Nel 1842 Pietro Riva fondò il suo cantiere e, da allora al suo interno furono costruite barche in legno di ogni tipo, con una produzione che culminò con i nomi grandiosi che tutti conosciamo: Corsaro (1946), Ariston (1949) e Tritone (1950). Poi fu la volta del Sebino (dal 1952), del Florida (dal 1957), il primo bimotore, quindi Junior (dal 1966), Olympic (dal 1968). L’Aquarama fu costruito dal 1962 come evoluzione del Tritone, lungo m 8,02, poi m 8.22 nella versione Super. A tutti questi splendidi motoscafi in legno, con l’avvento della vetroresina nelle costruzioni nautiche, seguì la costruzione dei cabinati, che ancor oggi prosegue nei cantieri di Sarnico e di La Spezia, da quando il cantiere Riva è entrato a far parte del Gruppo Ferretti. L’attuale ammiraglia del cantiere, Riva 50m, viene invece realizzata in metallo, alluminio e acciaio, all’interno delle strutture CRN di Ancona. A firmarlo, come tutte le imbarcazioni Riva di oggi, è Officina Italiana Design di Mauro Miceli e Sergio Beretta.
Nel decennio del secondo dopoguerra, caratterizzato dalla rivoluzione industriale italiana e dominato dal mito della velocità e dell’auto da corsa, Carlo Riva emerse con una immensa passione per le barche e una moderna visione imprenditoriale e industriale. Queste due peculiarità fecero sì che il destino del Cantiere di Sarnico cambiasse ancora una volta: Carlo Riva interpretò infatti lo spirito dell’epoca con intuizione geniale e iniziò, negli anni ’50, a produrre una linea di barche in legno dal design inconfondibile.
Le imbarcazioni prodotte sotto la guida di Carlo Riva hanno anticipato esigenze e lanciato mode, puntando su una cura unica e senza tempo del particolare, sulla ricerca del dettaglio che fa la differenza. L’Ingegnere è stato l’artefice dell’età dell’oro di Riva, il Maestro che ha trasformato il marchio e le sue barche in uno status symbol.
Aquarama fu presentato nel 1962 su disegno dell’Architetto Giorgio Barilani, commercializzato dal 1963 e fu la barca con cui il cantiere ebbe successo planetario, conquistando lo scettro di factory dei sogni, simbolo della nautica.
Nel primo anno di produzione vennero venduti 21 esemplari di Aquarama, mentre l’anno successivo della barca fu realizzata una versione Super, poi seguita nel 1971 da quella Special. Tra Aquarama (1962-1971), l’Aquarama Super (1963-1971) e l’Aquarama Special (1971-1996) si contano 784 modelli di Aquarama prodotti.
La sua costruzione è in compensato lamellare corazzato preformato, mogano dell'Honduras, viteria in bronzo al silicio, mani e mani di coppale. Ogni pezzo e ogni ferramenta della barca sono stati disegnati da Giorgio Barilani, corrette e costruite soltanto da Riva per Riva. L'unicità di ogni singola parte dell'Aquarama fa di ogni esemplare una barca unica, pur essendo stata costruita in serie. Aquarama ha una splendida carena, che unisce ottime prestazioni a grande manovrabilità , coperta in mogano filettato bianco, due cuccette sotto coperta e un bellissimo parabrezza curvo. Il sedile per il pilota è accanto quello per due passeggeri e, a poppavia, c’è il prendisole incassato.
Nelle varie versioni Aquarama le motorizzazioni adottate furono diverse: Chris Craft, Chrysler, Crusader Marine, Riva ecc., con potenze variabili da 220 a 350 HP ciascuno.
Nel 1973 l'Aquarama Special, con i motori da 350 HP, costava 19.000.000 di lire, extra a parte. Nel 1974 il prezzo era salito a 23.500.000 di lire, mentre nel 1978, con due motori Riva da 350 HP, grazie ai quali la barca raggiungeva i 44 nodi di velocità massima, si poteva acquistare al prezzo di 74.000 dollari.
Anche grazie al successo di questo modello, le imbarcazioni Riva divennero oggetto del desiderio per aristocratici, attori, campioni dello sport, uomini d’affari e celebrità di ogni genere. Fra le molte star del jet set del tempo, che scelsero il Riva Aquarama vanno annoverate Sophia Loren, Brigitte Bardot e Liz Taylor, Sean Connery e Jean Paul Belmondo, Richard Burton e Jackie Stewart, oltre a reali, principi e sceicchi di ogni parte del mondo, dal Marocco, Arabia Saudita, Abu Dhabi, Qatar.
"Sono armatore di un Aquarama Super e ne parlo con la passione dell’innamorato - ha detto a PressMare Alberto Galassi, CEO Ferretti Group, fotografato accanto al suo Gala' - per me è la barca più bella mai realizzata, un manufatto artistico che è sembrato insuperabile 60 anni fa, al suo apparire, e così sarà per sempre."
Chi possiede un Aquarama oggi, se lo tiene ben stretto perché ha fra le mani la barca/icona per eccellenza, la più conosciuta al mondo, un simbolo del Made In Italy che nel mondo piace alla gente che piace, un motoscafo prezioso quanto una gemma rara. Un Aquarama ben tenuto, con tutte le parti originali - ci diceva pochi giorni fa a Venezia Cesare Casarola, dealer Riva dal 1964 - vale mediamente 750.000 euro.
Priscilla Baldesi