Il maxi yacht Arca SGR condivide con il suo sponsor la massima attenzione ai criteri di sostenibilità e responsabilità sociale.
ESG è l’acronimo di Environmental, Social and Governance e indica i criteri di valutazione dell'impegno di un'impresa secondo tre dimensioni, ambientale, sociale e di governance, che danno la misura di quanto essa sia sostenibile e responsabile.
Il maxi yacht di 100 piedi Arca SGR, gestito dal Fast and Furio Sailing Team di Furio Benussi, è impegnato fin dal suo inizio anche su queste tematiche affiancandole a quelle sportive. Sul piano della tutela del mare, lo skipper Furio Benussi è Ambassador di One Ocean Foundation, e si impegna costantemente con tutti i membri del team nel dar voce alla missione della Fondazione: accelerare soluzioni ai problemi degli oceani promuovendo un’economia blu sostenibile e diffondendone la conoscenza.
Sul piano sportivo, il maxi 100’ Arca SGR è da tempo ormai vertici delle più importanti regate del Mediterraneo, dalla Regata dei Tre Golfi alla 151 Miglia, alla rinata Viareggio-Bastia-Viareggio, tutte regate nelle quali in questa stagione ha conquistato le Line Honours, la vittoria in tempo reale. Dopo aver condotto la celeberrima Rolex Giraglia fino in vista del traguardo, davanti a Genova, è stata battaglia all’ultimo metro con un maxi yacht più moderno e performante che, dopo essere stato battuto lo scorso anno, in questa occasione si è preso la rivincita lasciando ad Arca SGR il secondo posto in tempo reale.
La presenza di Arca Fondi va ben oltre la sola esposizione del brand sulle enormi vele del maxi yacht, ma prevede un coinvolgimento con attività specifiche sui territori dove si svolgono gli eventi oltre a una completa integrazione dei valori aziendali con quelli dell’imbarcazione e del suo equipaggio: passione per il mare, la vela, la competizione e, soprattutto la sostenibilità. Se una barca a vela, utilizzando un’energia rinnovabile per la sua propulsione, è di per sé sostenibile il progetto Arca SGR alza ulteriormente l’asticella, avendo richiesto a una società terza la certificazione ESG della sua attività sportiva, esattamente con Arca Fondi offre investimenti in società che certificano il proprio impegno ESG.
Si è partiti dalla barca, che non è stata progettata ex-novo ma è stata recuperata dall’abbandono nel porto di Minorca e rimessa in grado di competere e vincere ad altissimi livelli, grazie a un costante lavoro di sviluppo e miglioramento messo in atto dal suo team. Il progetto di refit di Arca SGR ha coinvolto, e continua a farlo, gli studenti delle università di Trieste e Milano, oltre a varie società di consulenza, ricercatori e tecnici indipendenti. Riciclare una barca da regata e portarla ai livelli di successo come Arca SGR non è certamente come progettarne una nuova, ma ha importanti vantaggi per quanto riguarda l’impronta ambientale che lascia. Il concetto di base del progetto Arca SGR e del Fast and Furio Sailing team è quello del “Life Cycle Thinking”, che è alla base dell’azione delle Nazioni Unite per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile.
A maggio, durante la presentazione della stagione agonistica 2022 del maxi 100’ Arca SGR, la dottoressa Anna Bortoluzzi, Coordinatore scientifico di Mapping LCA, ha spiegato alcuni dettagli della nuova certificazione ESG predisposta per il settore yachting. Il progetto di economia circolare, da cui nasce Arca SGR, si fonda su obiettivi concreti basati sul ciclo di vita, dove l’elemento riciclato, lo yacht in questo caso, rappresenta il principale vantaggio nella valutazione finale sull’impronta ambientale (EPD, Enviromental Product Declaration) del progetto, la cui esattezza viene misurata e certificata da un ente terzo e indipendente, accreditato a livello mondiale. Questo esclude ogni possibile manipolazione da parte di terzi e si ha totale garanzia della correttezza dei calcoli. Arca SGR diventa così la prima barca da regata ad avere una certificazione EPD valida a livello mondiale, basata sulla norma ISO 14025 e sulla PCR (Product Category Rule) del settore yachting. L’EPD è lo strumento scelto dalla Commissione Europea per orientare i consumatori agli acquisti informandoli del ciclo di vita e consumi di qualsiasi prodotto.
Il certificato è stato consegnato in occasione del Salone Nautico di Genova.
ESG significa anche responsabilità sociale, non solo verso l’ambiente. Il Team e tutti i propri partner da sempre pensano e guardano verso le nuove generazioni, con particolare riguardo alle categorie più in difficoltà per motivi di salute o esperienze di vita. Da qui che è partito nel 2021 il percorso al fianco de “Il Porto dei Piccoli”, organizzazione che assiste i bambini ricoverati presso l’Istituto Gaslini di Genova offrendo loro percorsi di svago e di motivazione in cui rientra a pieno l’attività del Fast and Furio Sailing Team. A questo si affianca il supporto a “Io do una mano” associazione no profit che ha l'obiettivo di aiutare i bambini con menomazioni agli arti superiori e le loro famiglie. Da questa stagione l’impegno si è anche esteso al fianco di Fondazione Laureus che, attraverso lo sport, punta a offrire opportunità di riscatto e inserimento a bambini di famiglie ai margini della società. Una missione che vede da anni Furio Benussi in prima linea come Ambassador di Laureus Italia e che oggi coinvolge in modo più estensivo il team di Arca SGR.
Concludendo con la parte agonistica, dopo i successi ottenuti nella prima parte di stagione in Tirreno, Arca SGR si sposta in Adriatico dove sarà protagonista alla Trieste San Giovanni (la regata di casa dello Yacht Club Adriaco di cui è portacolori), al Trofeo Bernetti (nell’inedito programma su due giornate), ovviamente alla Barcolana (di cui è detentrice del Coppa d’Autunno che verrà rimessa in palio come ogni anno nella seconda domenica di ottobre) alla Trieste-Venezia, alla Venice Hospitality Challenge e alla Veleziana. Il tutto con un occhio già alla stagione 2023 in cui Arca SGR continuerà il proprio programma di sviluppo e di partecipazione a nuovi eventi.
Giuliano Luzzatto