La riservatezza che orbita sul Mercury Avator, importante progetto per la nautica “green” purtroppo, non ci ha permesso di ottenere dettagli sulle caratteristiche tecniche e prestazionali del nuovo fuoribordo elettrico. Nonostante questo, abbiamo saputo che si tratta di un motore particolarmente evoluto dal punto di vista progettuale, con il quale la propulsione elettrica fuoribordo raggiungerà di sicuro nuovi traguardi. La curiosità è molta, gli attori del mercato che guardano con crescente interesse lo sviluppo di motori elettrici sono sempre più numerosi e l’arrivo di un Mercury in questo segmento ha stimolato e non di poco la voglia di conoscere meglio il primo elettrico fuoribordo del brand.
Ne abbiamo parlato con il general manager Alessandro Conti, il quale ci ha detto che per adesso è solo un concept quello che è stato possibile vedere al Salone Nautico di Genova, ma che è stato esposto prima della presentazione ufficiale con l’intento di annunciare l’impegno di Mercury in un segmento in forte crescita, nonché dimostrare l’attenzione all’ambiente con soluzioni tecnologiche d’avanguardia del brand che si è impegnato a ridurre fino all’80% le emissioni dei suoi motori entro il 2025. Da quanto abbiamo appreso, gli investimenti profusi da Mercury in questo progetto sono stati particolarmente elevati, tanto che lo stesso Conti e i tecnici Mercury con i quali ne abbiamo parlato, ci assicurano sarà un motore capace di portare l’asticella dei fuoribordo elettrici a livelli sinora ancora non raggiunti. Naturalmente tutto questo non ha fatto che accrescere la nostra curiosità, ma in casa Mercury il "bocche cucite" è preso molto sul serio e di seguito possiamo riportarvi solo quello che abbiamo carpito dalle nostre conversazioni, che non è molto ma offre un quadro abbastanza chiaro circa l’impegno del costruttore USA nella direzione della propulsione elettrica.
Innanzi tutto, la proposta commerciale prevede un pacchetto completo, ossia non si tratta di un semplice motore fuoribordo da attaccare allo specchio di poppa, ma di un impianto di propulsione elettrica completo. Altro elemento che ci assicurano farà la differenza è la fluidità di funzionamento unita alla silenziosità, entrambe caratteristiche capaci di rendere la navigazione certamente più piacevole. Lo sviluppo del progetto Avator di casa Mercury ha avuto tra i suoi elementi centrali anche la semplicità di funzionamento e gestione da parte di utenti con qualsiasi livello di esperienza. Inoltre, dimensioni e pesi permettono di trasportarlo facilmente da una barca all’altra o dalla barca a casa, sebbene per l’alimentazione elettrica si siano scelte batterie asportabili, dotate di circuito di carica rapida intelligente. Altro elemento molto interessante è quello dell’accurato studio idrodinamico dedicato a tutte le parti che compongono il piede di Avator, al fine di limitare il più possibile inutili dispersioni energetiche ottimizzando rendimento e autonomia. Dal canto nostro possiamo aggiungere che con la sua estetica vuole esprimere la modernità che lo caratterizza e, sebbene nelle forme richiami gli stilemi dei fratelli endotermici della grande gamma dei fuoribordo Mercury, la sua colorazione bianca e la presenza di un display sulla calandra non lasciano dubbi sulla sua natura “green”.
Entro la fine dell’anno dovremmo essere in grado di svelare tutte le caratteristiche tecniche di Avator, frutto di un programma di ricerca molto avanzato e nel quale Mercury Marine ha investito importanti risorse, come di solito fa per ogni nuovo progetto dal quale poi scaturisce un nuovo motore Mercury. A tal proposito ci piacerebbe poter aggiungere qualcosa sulle prossime novità di casa Mercury, ma trattandosi d’indiscrezioni sulle quali abbiamo percepito un riserbo molto severo da parte di tutti i coinvolti, lo faremo appena sarà possibile e soprattutto con dati più precisi di quelli raccolti “di bocca in bocca”. Rimanete sintonizzati, perché oltre al progetto Avator in casa Mercury entro la fine dell’anno saranno annunciate anche altre importanti novità di prodotto, questa è l’unica cosa certa che possiamo confermare al momento. Ci piacerebbe poter svelare di più su entrambe le novità, ma sebbene abbiamo cercato di ottenere dati certi, abbiamo capito che pur chiedendo 10 o 500 volte di svelarceli, in linea con la volontà dei vertici Mercury Marine, per adesso non avremmo ottenuto altro.
Angelo Colombo