Dopo più di un anno di tempo prezioso perso a rincorrere Tar, avvocati, pratiche burocratiche, tempi infiniti della giustizia e così via, il presidente della giunta regionale Toscana, Eugenio Giani ha, in pratica, provveduto a fare modificare la legge regionale 40/09 sulle norme del procedimento amministrativo. Si tratta in sostanza delle nomine fatte dal presidente, con l'avallo degli enti locali, quando interessati alle determinazioni del governo regionale. Il riferimento su Viareggio è stato quello della arcinota disputa sull'incarico conferito, quale nuovo segretario dell'Autorità portuale regionale (con competenze su Viareggio, Marina di Campo, Porto Santo Stefano, Giglio) all'architetto Alessandro Rosselli, nominato con decreto del presidente n. 64 del 22/04/2022. Così ora in base alla nuova disposizione non c'è più la necessità di accordo sul nome con la controparte e cioè, in questo caso, l'amministrazione viareggina. E' ancora pendente davanti al Tar di Firenze un ricorso del Comune sulla questione, ma in pratica il presidente Giani ha ottenuto quello che voleva, e cioè decidere e accelerare il più possibile la presa in carico dell'importante ufficio regionale, che si trova lungo il canale Burlamacca a pochi passi dalle darsene storiche.
Il porto di Viareggio dovrà necessariamente essere al top in Europa, almeno come sono già da tempo i cantieri e le altre attività che vi insistono. È questo il programma del nuovo segretario dell'Autorità portuale Rosselli. Le necessità dello scalo sono difficili da conciliare perché così diversificate, e da molti anni anche in evidente contrasto tra di loro. Si inizia dalle centinaia di piccole imbarcazioni della cosiddetta nautica sociale che si inerpicano dalla foce del canale Burlamacca fino alle Porte Vinciane, l'antico sbarramento messo in atto per prevenire la risalita del cuneo salino dal mare verso il lago di Massaciuccoli, a più di un chilometro nell'interno della città. Ci sono i motopesca che sono ormeggiati, per circa 100 unità, sul lato mare della darsena Nuova, area occupata per il rimanente dai grandi yacht fino a oltre 70 metri per le necessità di refitting. E ancora gli ormeggi della classica nautica da diporto, a vela e a motore, distribuita nelle varie concessioni sparse nelle altre darsene, comprese le banchine per i lavori e i numerosi scali per alaggi e vari, sempre più grandi, e che necessitano di spazi a terra che non ci sono. Per non parlare dell'asfittica viabilità del quartiere Darsena, che è rimasta invariata da più di cento anni. Insomma l'architetto Rosselli avrà molto da fare: “Occorre riordinare gli spazi per l'industria del refitting, così come poter dare possibilità di sviluppo alle aziende che si occupano del cosiddetto terziario avanzato, da collocare in ambienti esistenti da ristrutturare, e via così. Ci sono molte cose da rivedere e migliorare rispetto al piano del 2007 – dice Rosselli – e il nostro lavoro andrà in quella direzione. I tempi di realizzazione sono variabili, ma possiamo per ora dire due cose. Il via alla costruzione del sabbiodotto ci sarà tra un anno e mezzo, mentre va fatta l'intesa con il comune di Viareggio per la bozza di variante del piano regolatore portuale. Solo dopo si potrà lavorare alla piena attuazione del medesimo.”
Walter Strata