A 75 anni se n’è andato Giuseppe Carnevali, l’ingegnere gardenese di adozione - nato a Marina di Carrara e figlio del Direttore del Cantiere Navale Apuania - che ha cambiato la vita di tutti noi che andiamo in barca. Lui e Fosco Bianchetti – prima co-fondatore di Navionics, poi fiero competitor con la sua C-Map – una quarantina di anni fa, a Viareggio, s’inventarono il plotter per uso nautico e marino, dandoci modo di utilizzare le mappe elettroniche in barca e di sfruttare la precisione del sistema GPS per sapere da un monitor, istante per istante, in quale punto del mare siamo.
Mappe di carta, squadrette, compassi, sestante, ma anche il sistema di radionavigazione Loran-C, in un attimo, con la comparsa dei plotter cartografici, sono divenuti oggetti della storia.
Visionario, tecnico, capitano d’azienda, uomo di marketing e di cultura, marinaio, sciatore, pilota d’aerei e di elicotteri, filosofo, politico… Beppe lo abbiamo conosciuto nelle tante sfaccettature della sua personalità, tutte brillanti come i suoi occhi sempre accesi, illuminati da un’intelligenza rara come la sua umanità. Con la sua Carnevali Foundation, creata con moglie Jacqueline nel 2004, Giuseppe Carnevali ha costruito scuole in India, Nepal ed Etiopia, ha fatto e farà del bene, lasciando un ulteriore segno del suo passaggio in questo mondo.
Grazie Beppe, buon vento!
Comunicazione della famiglia Carnevali
Il famoso imprenditore e fondatore di Navionics si è spento a Camaiore (Lu) il 18 novembre 2022 a 75 anni.
Inventore della cartografia elettronica insieme al primo socio Fosco Bianchetti, ha rivoluzionato la navigazione mondiale rendendola molto più facile e soprattutto sicura.
Navionics è nata a Viareggio da una sua intuizione ispirata dal film “Goldfinger”, e più precisamente da una scena in cui James Bond visualizza i suoi nemici su una mappa elettronica: una fantasia cinematografica che non aveva nessun corrispettivo nella realtà, finché nei primi anni ‘80 Carnevali non inventò un plotter e delle cartucce che si sono evoluti poi in un’app di uso immediato e di diffusione capillare in ogni mare e in ogni oceano. Incredibile pensare che prima ci si orientasse ancora con sestante e compasso: un cambiamento epocale nella storia della navigazione che, tra gli altri prestigiosi premi, gli è valso l’Innovator Lifetime Achievement Award della National Marine Manufacturers Association (NMMA).
Navionics, che Carnevali ha venduto nel 2017 a Garmin, sotto la sua presidenza ha dato lavoro a 400 impiegati tra Italia, Stati Uniti, Estonia e India.
Qui, appena arrivato, decise di dare un contributo alla comunità locale sovvenzionando la costruzione di una prima scuola per 150 bambini, e pochi anni dopo diede vita, con l’attuale moglie Jackie, alla Carnevali Foundation, che ad oggi ha finanziato la costruzione e il mantenimento dell’attività di 15 scuole (direzione curricolare, corpo insegnanti, mense, educazione sanitaria) tra India e Nepal, e diplomato più di 4000 studenti.
Campione azzurro di vela, maestro di sci, pilota di piccoli aerei ed elicotteri, aveva scoperto in età matura una grande passione per i trattori, che guidava tenendo i nipoti in braccio con il più grande sorriso che si potesse vedere sulla faccia di un nonno. Da tipico ingegnere, emanava un entusiasmo e una curiosità per ogni cosa nuova da conoscere che contagiavano chiunque gli fosse intorno.
Lascia la moglie, tre figli, cinque nipoti, un bisnipote e una sorella molto orgogliosi di quanto abbia fatto e insegnato, e a cui mancherà tantissimo.