Giovanni Costantino, fondatore e amministratore delegato di The Italian Sea Group (TISG), e Giorgio Armani, hanno presentato lo scorso sabato sera il megayacht Admiral by Giorgio Armani, un 72 metri, il primo che il re della moda firma per gli esterni, curati assieme al Centro Stile Admiral guidato da Gian Marco Campanino. Gli interni di questo Admiral sono sempre by Giorgio Armani, realizzati attraverso la controllata Armani Casa, brand che ha reso preziose molte splendide dimore in tutto il mondo. Stavolta però la mega villa è sull’acqua e naviga.
Giovanni Costantino durante il suo intervento per la presentazione dell'Admiral 72 by Giorgio Armani
L’evento è iniziato con gli onori di casa fatti dal presidente di TISG, che nel suo discorso ha ripercorso alcune delle tappe fondamentali della storia più recente del Gruppo, dall’entrata in borsa all’acquisizione Perini, dalla partnership con Lamborghini - da cui ha preso vita il progetto del Tecnomar for Lamborghini 63 - a quella, appunto, con Armani. Fatti e figure che non hanno lasciato indifferente la platea così come le parole di Costantino, quando ha sintetizzato il senso della collaborazione con lo stilista milanese.
“Questo megayacht, risultato di una entusiasmante partnership di cui sono estremamente orgoglioso, rappresenta un’ulteriore conferma della nostra capacità di misurarci in progetti unici e sempre più ambiziosi con brand d’eccellenza Made in Italy, con cui condividiamo i medesimi valori. Giorgio Armani è sinonimo di eleganza e ricercatezza senza tempo e la sua visione stilistica ha contribuito ad accrescere ulteriormente la nostra sensibilità estetica. Questo nuovo yacht sarà un riferimento stilistico…”
Giovanni Costantino mentre illustra il progetto del catamarano a vela Nacira, di Axel de Beaufort
Finito l’intervento, che ha visto citati anche tutti gli “archistar” coinvolti nei vari progetti Admiral, Perini e Picchiotti, da Espen Øino a Luca Dini, da Philippe Briand a Igor Lobanov ecc., e i lunghi applausi al CEO, calata la luce, salita la musica, sul sipario sono state proiettate immagini del nuovo megayacht di 72 metri, un progetto che per Giorgio Armani, che di TISG SpA detiene una quota di circa il 5%, e la sua holding può rappresentare un’importate variante in tema del business, attualmente incentrato sulla moda, sugli accessori, sulla cosmetica e sull’arredocasa. Inutile dire che nel mercato dei mega e giga yacht, dove non sembrano esistere freni e dove il Gruppo di Giovanni Costantino conta di acquisire ulteriori quote di mercato, l’impatto che può avere la firma di Giorgio Armani, il suo stile, il suo rigoroso senso del lusso, ha la potenzialità di essere forte.
Admiral 72 by Giorgio Armani
Un gioco di laser, poi, ha riprodotto il modello, all’inizio in scala poi a grandezza naturale, disegnando i tratti del concept della barca su un fondo nero. Un attimo di buio, poi il sipario è andato giù e la luce scopre finalmente la nave. Sia ben chiaro, non un modellino ma la barca in costruzione e per altro già a buon punto prevedendo il varo per l’inizio del 2024, quando sarà consegnata a un armatore greco.
Admiral 72 by Giorgio Armani
A colpo d’occhio l’Admiral di 72m by Armani è uno yacht di personalità, elegante e minimal nel layout degli esterni, che a poppa sono delineati in maniera geometrica, netta, mentre verso prua sono ingentiliti dalla presenza di forme più morbide, meno marziali ma sempre assolutamente prive di fronzoli. La prua dallo slancio accennato è uno degli stilemi emblematici, essenziali di questa barca che cerca di sfidare il tempo e le mode.
Poi lo sguardo si sofferma più in alto dove i ponti sono caratterizzati maggiormente dalla presenza del fumé delle tante superfici vetrate di cui questo Admiral è fornito, per dare luce agli interni e viste panoramiche spettacolari a chi vivrà la barca al suo interno. Mentre la poppa, grazie a una vasta beach club anch’essa squadrata e ampia, apre la vita di bordo al mare, il pozzetto è completamente sovrastato dal ponte superiore che è di dimensioni ragguardevoli, col l’area scoperta estesa fino a poppa.
Nessuna altra informazione è disponibile al momento su questa barca, mentre è certo che a questa prima unità Admiral by Armani seguirà un secondo modello griffato dal gusto e dalla sensibilità estetica dello stilista.
Tutti i modelli della sfilata Armani alla presentazione dell'Admiral 72 by Giorgio Armani, foto Lucas Possiede
A seguire c’è stata la sfilata di moda uomo/donna, dei capi Armani per la primavera/estate 2023, intensa, scandita dalla musica, culminata come terminano tutti i grandi défilé della maison, cioè con l’entrata in scena di Armani, “Re Giorgio” che a quasi 90 anni mantiene inalterato il suo carisma, suscitando l’ovazione degli astanti. Al momento di prendere la parola lo stilista ha innanzi tutto voluto ricordare quanto per lui, che ricordiamo essere un armatore molto esperto, il mare sia una grande passione, tanto quanto quella per il design.
Giovanni Costantino accoglie Giorgio Armani a fine sfilata, foto Lucas Possiede
Poi, ha aggiunto “Con questa nuova collaborazione ho esteso al mondo della nautica la mia idea di arredo, nella quale, come nella moda, estetica e funzione vanno in accordo unendosi in uno stile naturale ed elegante. Un progetto molto stimolante che mi ha consentito di creare con Armani/Casa ambienti personalizzati, come abiti su misura, con la stessa cura artigianale nella scelta dei materiali e delle lavorazioni"
Giorgio Armani e l'Admiral 72, foto Lucas Possiede
È stata una serata per molti versi memorabile, un evento esclusivo - al quale PressMare è stata invitata assieme a un selezionato numero di testate internazionali di nautica, moda, finanza e lifestyle – per un totale di 650 invitati che oltre a numerosi VIP includeva un parterre di armatori, broker, partner, azionisti e tanti volti noti della yacht industry.
Il selezionato pubblico presente al lancio dell'Admiral 72 by Giorgio Armani, foto Lucas Possiede
La location è stata l’hangar nel quale la nave è in costruzione ma che potrebbe accogliere unità fino a 120 metri di lunghezza. Si tratta di uno dei modernissimi capannoni che si trovano all’interno delle di per sé spettacolari strutture Italian Sea Group di Marina di Carrara acquisite da Costantino nel 2012 e al quale in breve tempo il vulcanico imprenditore ha cambiato pelle e mentalità: da improduttivo carrozzone statale che costruiva navi e traghetti, in poco tempo l’ha plasmato alla sua visione, al suo stile, al suo concetto di qualità, trasformandolo in un atelier completamente dedicato alla costruzione e al refit di navi da diporto.
Il salone/reception di The Italian Sea Group a Marina di Carrara
Già varcando la soglia del quartier generale, reso unico dalle opere d’arte esposte a ogni piano e dal lusso che ogni dettaglio emana, si percepisce l’unicità di questo cantiere fatto apposta per essere una fucina di yacht esclusivi, una haute couture nautica che dà forma ai sogni degli armatori. Gente unica che come tale viene accolta, vogliosa di barche uniche.
The Italian Sea Group, la sede di Marina di Carrara
Costantino ne ha fatto il suo tempio dove, oltre a coltivare la sua passione per l’arte contemporanea, predica la cultura della qualità senza compromessi: è un mantra scolpito anche sui muri delle sue gigantesche strutture che comprendono due bacini di carenaggio rispettivamente da 200 e 147 metri tali da fare della struttura carrarina, un unicum fra quelle private del Mediterraneo. Ma non finisce qui. Tra le strutture di Marina di Carrara, e quelle di cui è entra in possesso a Viareggio e La Spezia con l’acquisizione del Gruppo Perini, The Italian Sea Group dispone oggi di 244.000 metri quadrati di cantieri navali, con 18 aree produttive, i due citati bacini di carenaggio, oltre 1500 metri lineari di banchine, una chiatta galleggiante da 3.300 tonnellate e una keel pit a La Spezia, fatta apposta per accogliere grandi velieri. Insomma, le condizioni per poter scalare ulteriormente le classifica in termini di order book ci sono tutte, la sfida di The Italian Sea Group alla cantieristica nord europea e italiana è ben dotata e forte.
La cena per la presentazione dell'Admiral 72 by Armani, foto Lucas Possiede
Tornando alla serata di sabato, conoscendo già il contesto e abituati al tono degli eventi che organizza TISG, eravamo preparati a una serata di livello ma che nonostante ciò si è rivelata oltre le aspettative: scenografia, effetti speciali, comfort della location nonostante all’esterno la temperatura fosse a -2°..., tutto ai massimi livelli. Basti dire che per la cena di 650 persone è stato chiamato uno chef tre stelle, il famoso Enrico Cerea del ristorante “Da Vittorio”, che ha confermato la sua fama.
Durante tutto il pasto un folto gruppo musicale composto di virtuosi coverist, ha intonato dal vivo una serie di classici pop, blues e soul, divenuti poi brani di disco a fine cena, trascinando il pubblico sotto al palco a ballare.
Bravi tutti, tutto ineccepibile, sarà un piacere poter ricordare “io c’ero”.
Fabio Petrone