Cesare Mastroianni è un manager molto conosciuto nel nostro piccolo mondo della nautica.
Stavolta però, non parliamo di lui per le strategie commerciali, per la visione del business o del mercato internazionale, ma perché lo abbiamo scoperto autore di un romanzo, La Madrina, un libro a metà fra in noir e il giallo, che ha recentemente pubblicato con la casa editrice Liberodiscrivere.
”Il Male si propaga inesorabile, lambendo a raggiera tutto ciò che lo circonda.
Il Male si accresce come un buco nero cosmico, inghiotte ogni forma di luce e di energia.
Il Male dilaga come il petrolio che è scaturito dal ventre della “Haven” affondata davanti alla costa ligure.”
La storia ha come sfondo il mondo delle barche e vede come protagonista una pragmatica specialista navale americana, invitata al varo del “Némesis”, megayacht realizzato in Italia per un armatore russo. Lei e soprattutto il suo cliente e segreto amante che l’ha accompagnata in Liguria per l’evento - un senatore americano in odore di nomination per le elezioni presidenziali del 1992 - alla cena di benvenuto, a Boccadasse, si trovano di fronte un avvocato. È un faccendiere che conosce molto bene il senatore forse troppo, tanto da ricattarlo. Così i due amanti escogitano un piano per neutralizzare l’avvocato e consegnarlo alla giustizia, ma proprio nel clou della cerimonia di varo della “Némesis”, l’avvocato viene rinvenuto ucciso a bordo.
Da lì partono le indagini della Polizia per scoprire il colpevole, seguendo diverse piste che coinvolgono la protagonista e il senatore il quale, però, improvvisamente scompare. È il primo di una serie di colpi di scena di una storia dove emergono intrighi, sospetti e indiziati, tutti legati da una trama articolata e appassionante, con un finale dove si svelano colpe e le fatali punizioni comminate dal destino.
C’è stato un delitto, c’è una vittima, ma non è detto che debba esserci un colpevole...