Il 2022 è stato l’anno dei record per il Cannes Yachting Festival che con 600 espositori, oltre 540 barche ormeggiate su 650 in display e più di 54.000 visitatori ha confermato la centralità di Cannes nella mappa internazionale dello yachting. Che rassegna sarà la 46esima? L'abbiamo chiesto a Sylvie Ernoult, Direttore Generale del salone.
PressMare - Quali stretegie mettete in campo per l’edizione 2023 del Cannes Yachting Festival, come crescerà?
Sylvie Ernoult - Noi puntiamo a una crescita qualitativa. Gli spazi a disposizione non possono infatti essere accresciuti ulteriormente e quindi non possiamo pensare ad uno sviluppo prettamente quantitativo. La nostra strategia è rivolta all’aumento della qualità generale dell’evento. Maggior qualità sia a disposizione degli espositori in termini di servizi e organizzazione, sia per i visitatori in termini di gamma prodotto, facilità di percorso e di piacevolezza della visita. E qualità accresciuta anche per i processi dedicata ad una maggior sostenibilità e consapevolezza ambientale.
PM - Voi avete una prospettiva unica sul mercato con feed back sia da parte degli espositori che da parte dei visitatori, quali sono le tendenze che potete tracciare?
Noi offriamo un servizio agli operatori del settore, il nostro ruolo non è quello di anticipare le tendenze, quanto piuttosto di accogliere le richieste. Per questa edizione, ad esempio, registriamo un crescente interesse da parte dei visitatori verso le unità più piccole e quindi abbiamo creato una nuova sezione small boat per unità dagli 8 agli 11 metri nel Vieux Port, accanto alla zona dedicata a tender e gommoni. Questa nuova banchina consentirà di effettuare con facilità le prove a mare di queste imbarcazioni e conferma Cannes come il salone con la più vasta gamma di prodotto.
Sempre in termini qualitativi, confermiamo anche la scelta adottata nei confronti della sostenibilità, sia dal punto di vista dei nostri processi aziendali che per quello che riguarda l’attenzione dedicata dal salone ai prodotti eco- sostenibili. Abbiamo ulteriormente migliorato i nostri processi di Corporate Social Responsibility (CSR) e drasticamente incrementato l’utilizzo di materiali rinnovabili in tutte le nostre forniture all’interno delle aree espositive collaborando con i nostri partner.
Abbiamo ulteriormente migliorato inoltre la Green Route, un percorso multi espositivo che coinvolge tutte le aree e che rende più immediato e semplice per il visitatore interessato individuare le realtà che propongono soluzioni dedicate alla transizione ecologica.
PM - A Cannes ci sono tante barche ma viene sempre esposta anche tanta tecnologia per la quale avete creato l'Innovation Area: sarà ancora così?
Per quello che riguarda l’innovazione, per l’edizione 2023 abbiamo deciso di trasformare l’Innovation Area in Start Up Area, dedicata a realtà con meno di 5 anni di attività e che presentano tecnologie di ultimissima generazione. Molte innovazioni tecnologiche, infatti, sono già visibili sugli stand e le imbarcazioni in display in tutte le sezioni del salone e presentate da aziende già consolidate. Ci è sembrato più corretto e chiaro, quindi, chiamare Start-Up l’area che ospita le realtà più giovani che si presentano oggi sul mercato. I criteri per partecipare a questa area sono piuttosto rigidi e la selezione delle richieste è fatta in collaborazione con i nostri partner: Mer Angel & BNP Parisbas Banque Privée. La Start Up area sarà collocata nel Quai d’Honneur di Port Canto, nel centro dalla Sailing Area.
Dal 2019 buona parte del Port Canto è dedicata alla vela, sezione che quest’anno vedrà esposte circa 120 barche dai 10 ai 33 metri, tra cui una nutrita sezione di catamarani, confermando Cannes la vera capitale dei Sailing yacht.
Al termine dell'intervista, Sylvie Ernoult ha confermato la collaborazione fruttuosa con le autorità della città, elemento essenziale del successo della manifestazione.
A ciò noi di PressMare aggiungiamo che l’attenzione alla qualità dell’accoglienza e delle infrastrutture è anche una priorità della nuova società di gestione del Vieux Port di Cannes. Nel 2022 infatti la concessione e gestione del porto vecchio è passata per i prossimi 30 anni alla MCPC, Marine du Vieux Port del Cannes, società partecipata dal colosso francese delle costruzioni Fayat e da Group IGY (Island Global Yachting) Marinas, multinazionale proprietaria di oltre 23 fra le più importanti marine superyacht del mondo. MVPC ha annunciato un corposo piano di investimenti per oltre 56 milioni di euro volto al miglioramento e abbellimento dell’accoglienza a terra e marittima e delle infrastrutture del porto. Il progetto prevede la costruzione di un parcheggio semi interrato da 3 piani coperto da un parco, l’estensione della banchina Albert- Edouard, la creazione di un centro servizi lungo la banchina Laubeuf e la costruzione del Villaggio Pescatori. Il progetto approvato include anche investimenti ambientali, tra i quali un servizio di alimentazione elettrica per grandi navi, l’impiego di droni marini per il rilevamento costante della qualità delle acque e l’istallazione di pannelli solari. I lavori sono iniziati questa primavera.
Cristina Bernardini