Oltre 7 miliardi di euro di fatturato nell'anno nautico 2022. Forte di questo traguardo mai raggiunto prima - il precedente record, 6,4 miliardi, risaliva al 2008, prima del crollo della finanza mondiale - il comparto nautico italiano si presenta oggi all’apertura del Salone Nautico di Genova, quest’anno giunto alla 63ma edizione. Una crescita entusiasmante quella del settore anche rispetto al 2020, quando, in piena pandemia, il fatturato della nautica fece registrare 4,8 miliardi, e in buona parte coincisa con i lavori che, partiti a gennaio 2021, stanno rivoluzionando il lay-out del Salone Nautico di Genova.
Non possiamo attribuire il merito di tale escalation del business solo alle nuove strutture della Fiera di Genova anche perché per vedere ultimato il progetto di Renzo Piano, che rientra in quello più grande e articolato del Waterfront di Levante della città di Genova, bisognerà attendere l’edizione del 2024. È indubbio, però, che non sia solo una coincidenza: il Salone Nautico di Genova è sempre stato uno dei momenti clou del mercato a livello internazionale, il luogo che ogni appassionato ha sognato di visitare per coronare il sogno di una vita, quello di comprarsi una barca costruita in Italia, oggi più che mai un vero e proprio oggetto del desiderio per gli appassionati di tutto il mondo. Lo dimostra il successo della cantieristica Made in Italy, che oltre ad acquisire sempre più quote di mercato è fonte di ispirazione per tutti i produttori mondiali di barche.
Il Salone di Genova è dunque un’importante kermesse della nautica internazionale che Confindustria Nautica ha strenuamente difeso negli anni bui della crisi del settore, e poi rilanciato grazie anche alla ritrovata anzi, probabilmente mai vissuta prima, coesione d’intenti fra il mondo imprenditoriale che la compone e quello delle istituzioni, guidate in primis dal Sindaco di Genova, Marco Bucci, e dal Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Tutti si sono impegnati per fare del Salone Nautico la più importante vetrina di barche al mondo e almeno in termini di strutture l’obiettivo è prossimo per essere centrato: oltre a essere già cresciuto come in-water boat show – grazie all’apertura dei canali che rendono oggi il padiglione B della Fiera completamente circondato dall’acqua, sono aumentati di circa 150 unità i posti barca a disposizione per l’esposizione – aumenta costantemente il suo spessore in termini di marchi esposti, 1.043 brand ovvero + 4,5% rispetto al 2022, e di imbarcazioni in mostra come novità, pari a 184 premiere cioè + 9,5% sul 2022.
Sea More, il payoff che accompagna il Salone Nautico di Genova 2023, ben sintetizza e sottolinea il carattere generalista della rassegna, un boat show per tutti gli appassionati, qualsiasi sia il loro interesse. La strategia portata avanti in questi anni, infatti, è stata quella di fare della kermesse genovese un grande contenitore di tutta la nautica, suddiviso in cinque distinte aree tematiche ben definite che per valenza e completezza dell’offerta possono essere considerate ciascuna uno show a sé: il Salone degli Yacht e dei Superyacht; Tech trade, il Salone per la componentistica e agli accessori; Sailing Word, il Salone della vela; Boating discovery, il Salone dedicato al mondo del fuoribordo; Living the sea, il Salone dei servizi dedicati alle barche e ai loro proprietari per poter vivere al meglio la passione per il mare. What else? Più di mille barche esposte in un range compreso fra i 2 e i 40 metri e un calendario di eventi, convegni e conferenze stampa che probabilmente non ha eguali, per approfondire temi d’interesse per appassionati e professionisti del settore nautico.