La prima Convention Academy di Gianneschi Pumps and Blowers, una full immersion all'insegna della formazione
L'artigianalità in versione ultra moderna, i rapporti commerciali sempre corretti, le importanti competenze tecniche, sono alcuni dei punti di forza delle aziende italiane di accessoristica navale, che esprimono il vero Made in Italy. Nel grande comparto della nautica da diporto sono vere leader internazionali, nella loro specifica produzione.
Una di queste è senz'altro la Gianneschi Pumps and Blowers, azienda nata nel 1969 ad opera di Luigi Gianneschi, oggi leader in Italia per le pompe di sentina, i ventilatori, i boiler e molto altro, che ha sede a Capezzano Pianore di Camaiore, a pochi chilometri dal porto di Viareggio. Una realtà consolidata di grande prestigio, che i fratelli Alessandro (anche vice presidente di Confindustria Nautica) e Cristiano Gianneschi, guidano con ottimi risultati e ottenendo sempre più consensi dai mercati. L'azienda ha riunito nello stabilimento che si affaccia sulla strada intitolata a Luigi Gianneschi, nella attivissima zona industriale delle Bocchette, oltre 120 dealer, tecnici specializzati, agenti commerciali, fornitori e amici, per la prima “Convention Academy”, un evento creato ad hoc per la formazione. Gli ospiti, arrivati da Turchia, Regno Unito, Spagna, Germania, Polonia, Croazia, Slovenia, Grecia, Malta, Hong Kong, Tailandia, Australia, hanno svolto una full immersion in azienda con risultati molto apprezzati dai partecipanti.
PressMare: Alessandro Gianneschi, perché questa attività internazionale della vostra azienda sul futuro dell'accessoristica nautica?
Alessandro Gianneschi - Sentivamo l'esigenza di ospitare qui i collaboratori, i rivenditori e quanti gravitano nel nostro ambito, per fare il punto su vari aspetti della nostra realtà. Abbiamo cominciato con le attività in aula parlando dei nuovi prodotti, del mercato italiano e di quello estero, delle potenzialità industriali e via dicendo. Successivamente, i partecipanti sono stati coinvolti nelle varie fasi della produzione vera e propria, all'interno dei vari settori e seguendo da vicino il lavoro di ufficio e quello manuale dei nostri dipendenti, attività che pochissime altre aziende fanno. Abbiamo voluto una convention finalizzata a rendere completamente partecipi, anche per chi non aveva mai visto dall'interno una fabbrica vera, di cosa voglia dire studio, creatività, ingegneria, ricerca del miglior risultato possibile. Ovviamente, il tutto rapportato al prodotto finale che deve necessariamente essere affidabile al cento per cento. Gli ospiti hanno apprezzato un'azienda modernissima, ma che adotta ancora metodi artigianali, per quanto possibile. In sintesi, possiamo dire che i risultati complessivi sono di piena soddisfazione, con il dato importante che nel 2022 il fatturato è stato di 15 milioni di euro, in forte ulteriore crescita nel 2023, grazie anche all'impegno dei nostri collaboratori e dipendenti”.
PM - Al responsabile tecnico dell'azienda, l’Ing Cristiano Gianneschi, chiediamo: qual è il trend di sviluppo dei prodotti?
Cristiano Gianneschi - Il metodo da sempre portato avanti è quello del sistema di studio corretto e approfondito, di per sé molto importante, perché dobbiamo cercare le soluzioni più adatte alle richieste del mercato, che come sappiamo è sempre più vario e impegnativo. Partendo dai prodotti del core business, che rinnoviamo e controlliamo costantemente, siamo attenti agli sviluppi di nuovi prodotti per le attrezzature navali e non, e stiamo vedendo accuratamente quali campi d'applicazione possano interessare. Abbiamo una costante relazione con i nostri fornitori, i quali sono spesso i medesimi da molti anni. Lo studio complessivo riguarda anche soluzioni tecniche adatte ai mercati, come ad esempio quello dell'Europa del Nord. A noi interessa l'assoluta garanzia tecnica e industriale dei prodotti, che escono dalla fabbrica solo con le massime certificazioni.
Alla convention era presente anche il più importante rivenditore estero, Mr. Ersoy Eroglu, titolare dell'azienda Kaptan Denizcilik di Istanbul.
PM - Da quanti anni importa in Turchia i prodotti Gianneschi?
Ersoy Eroglu - Al salone di Genova, nel 1988, conobbi Luigi Gianneschi, il padre di Alessandro e Cristiano. Da allora abbiamo una collaborazione ininterrotta molto proficua grazie alla eccellente qualità dei loro prodotti. Iniziammo con una serie di pompe di sentina per le golette tipo caicco. Dopo molto tempo oggi vendiamo in Turchia per una quota pari al 90 per cento del mercato, e anche per gli accessori per navi fino a 90 metri. Le richieste dai cantieri e dealers sono continue e siamo contenti di questo business.