Finita la stagione dei grandi saloni nautici, abbiamo fatto il punto sul mercato intervistando Jonathan Becket, CEO di Burgess, una delle principali agenzie specializzate nella vendita e noleggio di superyacht.
PressMare - Nel mondo dei broker di superyacht, Burgess è una delle società con la maggior reputazione e credibilità. Quale è la vostra percezione del mercato?
Jonathan Becket - Il mercato è attualmente in una fase di transizione. Dal 2020 in poi abbiamo vissuto un periodo eccezionalmente brillante e frenetico. Il Covid ha convinto un numero incredibile di persone che comprare o charterizzare uno yacht era il modo migliore e più sicuro di andare in vacanza e per questo il mercato è esploso.
Nel 2021 abbiamo registrato il miglior risultato di sempre, risultato superato nel 2022 con numeri mai registrati prima.
L’anno scorso, infatti, le attività di brokeraggio di Burgess hanno gestito contratti di vendita per un totale di 2 miliardi di dollari; la nostra divisione nuove costruzioni ha segnato un +20%; la divisione charter un +50% rispetto ai livelli pre-pandemia. Sono stati picchi difficilmente replicabili e il 2023 ha riportato il mercato verso una maggior stabilizzazione. Tutto sommato è una normalizzazione sana e strutturale.
Ma resta un buon momento. A inizio anno ci aspettavamo un importante rallentamento, data la situazione globale, ma al momento non abbiamo ancora visto grandissimi cambiamenti e ripercussioni. Lo yachting è un settore sano, un buon mercato.
PM – Ci può dare un quadro, dei numeri rispetto all’attività di Burgess nel 2023?
JB - Al momento il nostro book delle barche in brokeraggio conta 65 unità. Il valore dei prezzi di listino delle transazioni gestite nei primi tre quarti del 2023 è attorno al miliardo di euro, ma abbiamo ancora delle trattative in corso prima della chiusura dell’anno. Le attività di charter estive sono state in linea a quelle del 2022, col 61% delle prenotazioni nel Mediterraneo. Per quello che riguarda la nostra attività di gestione delle nuove costruzioni, abbiamo 12 unità in fase contrattuale e/o in costruzione e abbiamo completato la consegna di un’unità di grandi dimensioni.
Il segmento delle nuove costruzioni ha comunque mostrato un bel rallentamento anche perché i prezzi sono schizzati. I clienti hanno iniziato a realizzare che i prezzi richiesti dai costruttori sono aumentati del 30, 50 o in alcuni casi anche del 100%, per non parlare delle consegne.
PM - Dal punto di vista dei paesi costruttori, dove vedete le maggiori possibilità di crescita?
JB - Decisamente in Turchia che in questo momento è una locomotiva. I costruttori turchi hanno lavorato molto bene, migliorando costantemente la qualità e le finiture a prezzi competitivi.
Chiaramente Italia e Olanda mantengono una posizione dominante sia per unità prodotte che per reputazione.
PM - Da un punto di vista di prodotto, quali tendenze vedete?
JB - Negli ultimi anni sicuramente yacht costruiti su piattaforme seriali anche per unità di grandi dimensioni. È una formula che funziona perché consente di contenere i costi, rispettare i tempi di consegna e i clienti hanno la sicurezza di prestazioni ben testate. Anni fa, quando mi sono affacciato a questo mondo, i clienti volevano che la loro barca fosse diversa da tutte le altre, si cercava l’unicità. Oggi questo aspetto non è più così preponderante. Prezzi, consegne, qualità e affidabilità sono diventati i fattori di scelta principali.
PM - In termini di dimensioni qual è il segmento che tira di più sul mercato?
JB - Da un punto di vista delle lunghezze, il segmento più grande resta quello tra i 30 e i 45 metri. In questa fascia, la serie o, meglio, linea Oasis di Benetti ha avuto un successo incredibile ed è un progetto indubbiamente ben riuscito.
È indiscutibile che continua la tendenza verso unità sempre più grandi. Oggi il segmento dei 70 metri è quello che vent’anni fa era la nicchia dei 50 metri; gli 80 metri di oggi sono i 60 metri di prima. Il mercato è fatto da barche sempre più grandi e sofisticate. Questa tendenza ha coinvolto ormai anche le barche veloci e le carene plananti con risultati tecnici molto interessanti.
Jonathan Becket è amministratore delegato di Burgess, azienda in cui ha iniziato a lavorare all’età di 23 anni. Sotto la sua guida, l'azienda si è sviluppata diventando una vera società di servizi, con divisioni specializzate in tutti gli aspetti del settore superyacht e molteplici uffici in tutto il mondo. Jonathan ha fatto parte del consiglio di amministrazione della Mediterranean Yacht Brokers Association (MYBA), è stato presidente di MYBA dal 2000 al 2002. È membro fondatore ed ex presidente della Large Yacht Brokers' Association (LYBRA). Nel 2016 ha ricevuto il Leadership Award dall'International Superyacht Society.
Cristina Bernardini