Dopo lunghe trattative è stato firmato a Firenze l'accordo di programma per il porto di Viareggio e per le attività connesse a quell'area produttiva, così importante per la città e per il suo distretto nautico. Il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, e il sindaco Giorgio Del Ghingaro, si sono dichiarati molto soddisfatti dell'atto siglato perché in un unico documento si indicano con esattezza gli intenti operativi per uno sviluppo coerente dell'area industriale e dei servizi dedicati. In pratica, si inizia dalla costruzione del sabbiodotto, con un impegno regionale di oltre 7 milioni di euro, e con via ai lavori entro il primo trimestre 2024.
Attesa da ormai troppi anni, l'opera servirà ad intercettare i sedimenti provenienti da Sud rispetto all'imboccatura del porto, permettendo una gestione dei fondali adeguata e sicura per il transito dei grandi yacht, che oggi hanno grandi difficoltà. Altre risorse sono dedicate al completamento definitivo del nuovo mercato ittico, oggi situato sotto il faro, a metà del molo di Levante, e in corrispondenza della darsena Nuova dove si trova la flotta dei motopesca. Riguardo invece alla cosiddetta via del Mare, asse tracciato nella pineta di Levante dedicato ai trasporti eccezionali e ai mezzi pesanti da e per la viabilità esterna rispetto al porto, l'accordo prevede che la regione Toscana si adopererà per trovare le risorse necessarie.
Altro impegno è quello che riguarda la Ciclovia Tirrenica, per il tratto che dovrebbe passare nell'area protetta del parco naturale situato tra la marina di Levante, a margine del porto, e la marina di Torre del Lago Puccini. Altro capitolo, la tanto attesa pianificazione della viabilità nel quartiere Darsena per cui sono state confermate le competenze in merito da parte dell'Autorità Portuale Regionale, (commissariata fino al 15 gennaio prossimo). Inoltre, ci sarà attenzione alle scuole superiori di studi professionali Sya e Its Isyl per la nautica, e un supporto ai lavori all'approdo de La Madonnina, dove il comune di Viareggio ha impegnato cifre ingenti per la ristrutturazione. Insomma, le previsioni sottoscritte potrebbero dare una svolta sostanziale alla funzionalità e sicurezza del porto, delle attività industriali e dei servizi là collocate. Restano da conoscere i tempi di completamento delle opere e la loro effettiva sostenibilità, che potrebbero essere decisivi, sopratutto se altre aree come La Spezia, i Navicelli a Pisa e pure Livorno, attirassero sempre più lavorazioni che oggi vengono fatte nella zona di Viareggio.