Tra le imbarcazioni che hanno catturato l'attenzione alla quinta edizione del Salone Nautico di Venezia, la Munstago Navetta Voyager 46 ha brillato per la sua eleganza e per i contenuti innovativi che introduce il suo concept nell’ambito dei modelli di pari dimensioni.
Proprio la particolarità del progetto ha spinto molti visitatori della rassegna a salire a bordo di questa unità che potremmo definire un modello crossover che incarna le vesti di un explorer adatto alla crociera, con i volumi interni ben sfruttati, accoglienti, ma che volendo svolge egregiamente anche le funzioni di daily boat per godere il mare stando all’aperto. La Navetta Voyager 46 offre infatti una superficie esterna di 50 mq calpestabili distribuiti fra poppa, prua e flybridge, certamente non comuni per un modello la cui lunghezza è di 14,34 metri.
Il design della barca che, grazie alla prua alta e protettiva, la sovrastruttura contenuta ma con fly bridge, il parabrezza reverse, e soprattutto la vasta poppa più bassa sull’acqua e completamente sgombra, evidenzia gli stilemi dell’explorer yacht, è sicuramente l’elemento capace di rendere la Munstago Navetta Voyager 46 difficilmente assimilabile a ciò che offre il mercato, tanto da renderla inconfondibile a colpo d’occhio. Tuttavia ci sono diversi altri elementi di questa barca che la fanno diversa e l’accomunano ai grandi yacht dedicati all’esplorazione.
Dal punto di vista tecnico, la carena nasce da un progetto navale, frutto della collaborazione con lo Studio di Progettazione Nautech, mutuato da quello di una barca da lavoro e ottimizzato per l’uso diportistico grazie ad analisi CFD. Oltre alla significativa larghezza dello scafo, superiore ai 4 metri - 4,19 per l’esattezza – tale da garantire una stabilità di forma che lo rende poco incline al rollio, l’opera viva si caratterizza per l’adozione di un wave piercer che penetra nel primo quarto prodiero. Questa soluzione garantisce una maggiore lunghezza al galleggiamento e una minore resistenza all’avanzamento, tale da migliorarne rendimento su un ampio range di velocità: oltre a poter raggiungere i 26 nodi di massima, grazie alla spinta di 2x450HP FPT (la configurazione standard è con 2x400 HP FTP), la barca ha una navigazione ottimizzata anche ad andature contenute: alla velocità di crociera economica di 7,5 nodi il consumo accreditato è di 7,5litri/h che porta la Munstago Navetta Voyager 46 a raggiungere le 1.000 miglia nautiche di autonomia.
Chi ha visitato l’imbarcazione durante il Salone Nautico di Venezia, ha anche potuto riscontrare la qualità della costruzione, l’attenzione che il cantiere ha messo anche in quei particolari che spesso non si valutano ma che invece possono fare una grande differenza. Parliamo di impianti, di quadro elettrico, di sala macchine, dai quali si percepisce la grande esperienza che la proprietà e il management del cantiere vanta nella costruzione di yacht e superyacht di rango. Tutto è ampiamente dimensionato, bello e ben fatto come nella migliore tradizione del made in Italy nautico.
Riguardo il layout di questo primo modello, l’armatore ha scelto una configurazione custom degli interni che sotto coperta prevede due cabine. La prima ricavata a estrema prua, molto ampia anche in altezza, dotata di matrimoniale centrale, di armadio e stipetti e di locale bagno degno di una barca di categoria superiore. La seconda è a poppavia, centrale, ricavata nel volume sottostante il main deck. La zona giorno è tutta sul ponte principale, in continuità col pozzetto: in questo caso sono due le configurazioni a disposizione, con la cucina in salone, sulla sinistra, oppure direttamente nel pozzetto. Sempre in salone sul lato di dritta oltre alla plancia di guida c’è un comodo living.
La grande novità di questo giovane brand di cui abbiamo potuto vedere i primi disegni in anteprima a Venezia è il Munstago Monster 4, un’imbarcazione di tipo open walkaround, con una lunghezza fuori tutto di 13,32 metri (43,7 piedi), prevista con sistema di propulsione IPS, in una versione definita “USA” dotata di motori fuoribordo, e in veste eco-sostenibile, “Monster 4 SRF”. Questa ultima versione integra materiali eco-sostenibili e un sistema di propulsione ibrida, con accessori esterni interamente costruiti con vetroresina riciclata. La struttura principale è realizzata tramite le ultime tecnologie di laminazione e i tessuti per i rivestimenti sono 100% riciclati e riciclabili, riducendo i consumi e l’impatto ambientale.
"Monster 4" si distingue per la sua linea elegante e le soluzioni che, stando a quanto dichiara il cantiere, “offriranno un’esperienza di navigazione senza pari”. L’exterior design, le linee d’acqua e l’interior design di Monster 4 sono firmati dallo Studio di Progettazione Nautech in collaborazione con il dipartimento tecnico di Munstago Custom Yacht.
Il design è concepito per massimizzare il piacere di vivere il mare con il grande pozzetto modulare, dotato di murate abbattibili, che permette di godere della poppa a 360 gradi. L’ampio prendisole e il divano esterno garantiscono un ottimo comfort, permettendo di rilassarsi e ammirare il panorama marino in totale serenità.
La prua dell’imbarcazione è caratterizzata da un comodo prendisole, perfetto per chi desidera abbronzarsi e rilassarsi sotto il sole. Gli interni di "Monster 4" includono due eleganti cabine che possono ospitare fino a quattro persone, offrendo uno spazio interno accogliente e raffinato. Le rifiniture classiche in chiave moderna, abbinate all’uso di materiali hi-tech, conferiscono a Monster 4 un’atmosfera sofisticata e innovativa.