Barcellona, 21 agosto 2024. Pressmare è a Barcellona dove stamattina si è svolta la conferenza stampa della vigilia. Da domani, 22 agosto fino al 25, si svolgerà la Preliminary Regatta, di fatto la prima occasione in cui vedremo gli AC75 versione 2 – le barche foiling di 75 piedi con le quali si regata per l’America’s Cup – incrociare le prue in regate uno contro uno, a match race.
Per Luna Rossa Prada Pirelli era presente Checco Bruni, uno dei timonieri, che ha confermato “il ticket” con Jimmy Spithill pur lasciando intendere che l’oro olimpico di Parigi (e anche di Tokyo) sul Nacra 17 foiling, Ruggero Tita, potrebbe salire a bordo in qualsiasi momento. Sul palco Peter Burling per il Defender ETNZ, Sir Ben Ainslie skipper di Ineos Britannia, Paul Goodison timoniere di NYYC American Magic, Arnaud Psarofagis skipper-timoniere di Alinghi Red Bull Racing e Quentin Delapierre, skipper-timoniere del team francese Orient Express Racing Team.
A seguire dal 29 agosto al 7 ottobre la Louis Vuitton Cup, per definire lo sfidante al Defender. L’America’s Cup propriamente detta inizierà il 27 ottobre.
I team che si contenderanno il trofeo sportivo più antico del mondo e le loro chance di vittoria
Partiamo dalla sfida italiana, una delle più accreditate, Luna Rossa Prada Pirelli. Si tratta della sesta sfida di Patrizio Bertelli, la prima fu ad Auckland nel 2000. La prima Luna Rossa venne varata 25 anni fa e nel frattempo sono diventate 10 le barche che hanno portato questo nome in America’s Cup. La sfida di Luna Rossa è rappresentata dal Circolo della Vela Sicilia in quanto la Coppa è formalmente una sfida tra yacht club, non tra team. Nella scorsa edizione Luna Rossa ha “inventato” il doppio timoniere, uno per parte, mossa vincente oggi copiata dagli altri team. Ci sono 4 nomi che si potranno alternare: Checco Bruni, James Spithill, Ruggero Tita – pluriridato e oro olimpico nel catamarano foiling – e il giovanissimo talento Marco Gradoni, di soli 20 anni, che però è già titolare del timone sull’AC40 per la Youth America’s Cup e difficilmente lo vedremo a bordo dell’AC75.
“L’obiettivo, come per gli altri sfidanti, è di arrivare alla finale dell’America’s Cup, ma per riuscirci dovremo batterli - ha dichiarato lo skipper Max Sirena. Non c’è nessuno che temiamo maggiormente, ma dobbiamo prestare attenzione a tutti ed evitare di essere i primi a fare un errore. Dati gli investimenti e il tempo impiegato, non penso che ci saranno team di secondo piano”.
Il Defender è il Royal Yacht Squadron di Auckland, che detiene e mette in palio la Coppa già difesa con successo nel 2021 da Emirates Team New Zealand. La 37^ edizione non si svolgerà agli antipodi come la precedente perché il Defender detta le regole e può scegliere il luogo dove difenderla. Con le tecnologie disponibili oggi, il vantaggio di regatare nelle acque di casa non fa più la differenza, mentre il budget per la ricerca e sviluppo è l'elemento più importante. Così sono i proventi dei diritti versati dalla host city Barcellona a fare la differenza. Non solo: secondo il CEO di ETNZ, Grant Dalton, essere lontani da casa aiuta a focalizzarsi esclusivamente sull'obiettivo, senza i piccoli problemi della quotidianità.
Per battersi contro il Defender, è necessario vincere le Challenger Series, che hanno ripreso la denominazione di Louis Vuitton Cup. Tutti i team, ETNZ incluso, dopo le Preliminary Races si scontreranno in due gironi all'italiana, i Round Robin. Al termine dei quali il Defender non regaterà più fino alla finale, l'America's Cup vera e propria, mentre i primi 4 Challenger andranno avanti con le semifinali e la finale di Louis Vuitton Cup, dal 26 settembre.
Ineos Britannia: la sfida britannica del Royal Yacht Squadron è il Challenger of Record, il primo degli sfidanti, che assieme al Defender definisce le regole dell’edizione in corso. È guidata da Sir Ben Ainslie, che vanta il record di medaglie olimpiche nella vela, con 4 ori e un argento e sarà al timone affiancato da altri talenti, quali Dylan Fletcher oro olimpico nel 49er a Tokio, che alla vigilia dell’evento a Barcellona è stato nominato secondo timoniere a fianco di Sir Ben e a discapito di Giles Scott, due volte oro olimpico che nel team ricopre il ruolo di Head of Sailing. La sfida si avvale del supporto tecnologico del team Mercedes di F1, grazie al comune sponsor, Ineos.
James Allison, Technical Director del team Mercedes-AMG Petronas F1 ha lavorato direttamente alla progettazione della barca e ha dichiarato che la conquista dell’America’s Cup è più difficile rispetto al Mondiale di F1. Le potenzialità del team britannico sono un punto interrogativo, la sensazione è che la barca sia molto veloce in poppa e con vento sostenuto ma potrebbe soffrire con aria più leggera.
NYYC American Magic: il dream team del New York Yacht Club è considerato, assieme a Luna Rossa, il più serio pretendente a sfidare i neozelandesi. Dopo lo spettacolare incidente della scorsa edizione che costò di fatto il prosieguo della campagna di Coppa, la parola d’ordine per lo skipper Terry Hutchinson è “vietato sbagliare”. Questa volta non sarà a bordo, ma controllerà le operazioni dalla barca appoggio che per regolamento deve essere a idrogeno e, nel caso della sfida americana, è un gioiello tutto italiano progettato e costruito da Bluegame, del gruppo Sanlorenzo. C’è anche altra Italia nel team, in particolare sul lato progettuale e dei foil, con Mario Caponnetto e Davide Tagliapietra. La barca ha un profilo aerodinamico radicale grazie al fatto che i cyclor sono posizionati praticamente sotto coperta e in centro barca. Potrebbe essere una delle mosse vincenti, assieme a due assi come Tom Slingsby e Paul Goodison come timonieri.
Alinghi Red Bull Racing: dopo aver conquistato la “Vecchia Brocca” nel 2003 ad Auckland e nel 2007 a Valencia, il team dell’italo-svizzero Ernesto Bertarelli, sempre rappresentato dalla Société Nautique de Genève, ha unito le forze con Red Bull Racing per la sfida alla 37^ edizione. La progettazione dell’AC75 elvetico ha visto il coinvolgimento di Adrian Newey prima del divorzio dalla scuderia di F1. Come per per Ineos Britannia le forme aerodinamiche particolarmente elaborate indicano un approccio diverso da quello nautico. La mancanza di esperienza specifica del sailing team in Coppa è compensata dalla dirigenza, tra cui spiccano due italiani: il coach Pietro Sibello e Silvio Arrivabene, co-general manager della sfida. In queste ore Alinghi sta però affrontando un problema di non poco conto: dopo un primo disalberamento, hanno rotto anche il secondo albero proprio mentre lo stavano testando ieri, 20 agosto. L’albero rotante è una parte uguale per tutti i team, ma ognuno lo costruisce in autonomia secondo le rigorose specifiche del regolamento. Si sta analizzando ogni dettaglio per capire dove si annida il problema. Non solo: per regolamento ogni team può costruire solo due alberi, che possono essere riparati. Decisamente una partenza in salita per una sfida che ha un orizzonte temporale che va oltre la 37^edizione.
Orient Express Racing: La sfida della Société Nautique de Saint-Tropez è l’ultima arrivata e potrebbe essere una sorpresa, con un mostro sacro come Franck Cammas a capo della performance e l’enfant terrible della vela francese, Quentin Delapierre, nel ruolo di skipper e timoniere. La barca è gemella di ETNZ, da cui hanno comprato il pacchetto tecnologico, esclusi i foil che sono della precedente generazione. Non sono da sottovalutare anche se tutti pensano che siano i predestinati all’eliminazione alla fine della fase di qualifica.
Da domani 22 agosto – non a caso la stessa data in cui si svolse la prima edizione 173 anni fa, con il nome originale del trofeo, Coppa delle 100 Ghinee - inizieremo ad avere i primi responsi dal campo di regata. Probabilmente qualcuno non scoprirà completamente le carte visto che la Preliminary Regatta, ma già nelle practice race odierne si sono viste mosse aggressive nel prepartenza. Queste prime regate non danno punti per la Louis Vuitton Cup, ma il risultato può essere utilizzato per risolvere una eventuale parità di punteggio al termine della selezione dello sfidante.
Le regate si potranno vedere in diretta online sul canale YT dell’America’s Cup e in TV su Mediaset in chiaro sul canale 20 e su Sky Sport/Now TV. Partenza del primo “volo” alle ore 14. Luna Rossa esordirà contro i neozelandesi nel secondo “volo” e concluderà contro i francesi nel quarto e ultimo “volo” della giornata. Il vento previsto è di 12-13 nodi da sud-sudovest con possibili raffiche fino a 20 nodi.
Les jeux sont fait, rien ne va plus!
Giuliano Luzzatto