È un fiume in piena Giovanni Costantino, almeno così riporta il Corriere della Sera di stamani al quale ha rilasciato un’intervista sulla vicenda del Bayesian. Costantino è il presidente di The Italian Sea Group, la holding che detiene dal dicembre 2021 il marchio Perini Navi e fino a poco fa proprietaria del cantiere viareggino dove il veliero è stato varato nel 2008, ceduto invece appena un paio di mesi fa. Nessun legame diretto con la costruzione di Salute – questo il primo nome della barca – realizzata quando al timone del cantiere c’era il fondatore Fabio Perini, ma indubbiamente parte interessata nel difendere il buon nome di Perini Navi che le cronache degli ultimi giorni hanno associato a un disastro.
Nell'intervista Giovanni Costantino ha difeso fermamente la qualità e la robustezza del 56 metri Bayesian, sostenendo che il naufragio della nave non può essere attribuito a un problema strutturale, ma piuttosto a un errore umano puntanto il dito sull’equipaggio ma soprattutto sul comandante, il neozelandese James Cutfield. Costantino è convinto che ci sia stata una gestione inadeguata dell'emergenza.
Nell'intervista Costantino ha poi affermato che, poiché la perturbazione era prevista, il comandante avrebbe dovuto adottare tutte le misure preventive adatte al caso, come sigillare lo scafo e la coperta, chiudere porte e boccaporti, e seguire la procedura di emergenza per proteggere gli ospiti. Azioni che, invece, non avrebbe intrapreso. Costantino ha anche indicato l'importanza di accendere i motori, sollevare l'ancora e orientare la prua verso il vento, azioni che avrebbero potuto evitare il naufragio.
Insomma, ha riassunto nell’intervista tutti i dubbi che da giorni sono al centro delle discussioni e delle ipotetiche ricostruzioni che molti hanno fatto sui social. Ovviamente si attende che la procura di Termini Imerese, alla quale fanno capo le indagini in corso, possa dare indicazioni esatte su eventuali responsabilità.
Costantino si è poi speso per garantire che la qualità delle costruzioni Perini Navi non è in discussione, i suoi yacht “hanno resistito a uragani come Katrina”, affermando che una tempesta breve, come quella che ha colpito la costa italiana, non dovrebbe essere sufficiente a causare un naufragio. Ha descritto il Bayesian come "una delle imbarcazioni più sicure al mondo", praticamente "inaffondabile", salvo situazioni in cui l'acqua penetri nello scafo. Secondo Costantino, infatti, la nave avrebbe imbarcato acqua a causa di una gestione non ottimale durante l'emergenza.
Infine, Costantino ha sottolineato che le condizioni meteorologiche non erano particolarmente estreme, evidenziando come il comandante di un'altra nave vicina, la Sir Robert, sia riuscito a gestire la situazione senza problemi, suggerendo che una corretta gestione avrebbe potuto portare a un esito differente.
La chiosa dell'intervista a Costantino riguarda il danno d'immagine ricevuto da Perini Navi dai tanti che in questi giorni hanno parlato dell'affondamento, supponendo presunte criticità della barca, del progetto e della costruzione del Bayesian: "Se dicono che l’albero si è spezzato, se esperti lo danno come pericoloso… Non scherziamo. Abbiamo avuto un danno di immagine enorme e una flessione in borsa. Stiamo valutando possibili azioni a tutela della nostra immagine e credibilità delle Navi Perini."