Perini Bayesian: recuperata Hanna Lynch, ultima dispersa

23/08/2024 - 13:07 in Editoriale by Press Mare

Purtroppo, la storia che da lunedì ha focalizzato l’attenzione del mondo sul Perini Bayesian, è giunta all’epilogo peggiore ma già scritto. Poco fa è stato ritrovato il corpo dell’ultimo disperso, la figlia 18enne dell’armatore del Bayesian, che si aggiunge ai quattro ospiti del veliero, recuperati nel pomeriggio di mercoledì, e al padre, portato sul molo di Porticello ieri mattina. Anche il lumicino di speranza legato a un miracolo, alla possibilità che qualcuno si fosse potuto salvare, si era spento quasi subito, quando le ricerche di superstiti in superficie non avevano dato frutti.

Il bilancio definitivo della tragedia avvenuta lunedì mattina nella rada a poche centinaia di metri da Porticello, vicino Palermo, è quindi di 7 morti: Mike Lynch, l’armatore della barca, e sua figlia Hannah, i loro amici ospiti Jonathan Bloomer e sua moglie Judy, Chris Morvillo e sua moglie Nada, oltre a Recaldo Thomas, che dei sette è l’unico facente parte dell’equipaggio del Bayesian, imbarcato come cuoco di bordo. Il suo corpo era stato il primo a essere stato ritrovato lunedì mattina, a poca distanza del veliero colato a picco su un fondale di una cinquantina di metri.

Mike Lynch

Stando a quanto trapela dai soccorritori, gli occupanti del ponte inferiore non sono stati trovati all’interno delle loro cabine ma hanno avuto il tempo di cercare delle vie di fuga per arrivare disperatamente a salvarsi da una morte terribile oltre che assurda.

Umanamente la storia finisce qui, nel tremendo lutto che ha colpito le famiglie. Altra cosa, invece, sarà riuscire a capire le cause dell’affondamento, cosa che probabilmente richiederà del tempo. Tutti i 15 superstiti sono stati interrogati dagli inquirenti, soprattutto James Cutfield che era al comando del Bayesian. Neozelandese, 51 anni, da otto anni comandante di grandi yacht, è sicuramente la figura chiave attorno alla quale ruota la vicenda perché, di fatto, è il responsabile di tutto ciò che è stato fatto a bordo, soprattutto da quando ha ordinato di dare fondo all’ancora nella rada palermitana.

Le autorità italiane guidate da Ambrogio Cartosio, della procura di Termini Imerese, insieme alla Marina Mercantile britannica, che ha inviato in Sicilia un team di quattro persone per dare supporto, stanno conducendo indagini approfondite per determinare le cause dell'incidente. Le ipotesi di reato sono per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni colposi, al momento senza indagati. Parte di queste indagini si concentra sul rispetto delle normative di sicurezza e sulla verifica che l'imbarcazione fosse conforme a tutti gli standard richiesti per operare in quelle condizioni.

Giovanni Costantino, presidente di The Italian Sea Group

Tuttavia, si fa sempre più strada l’ipotesi che alla base del disastro ci siano delle negligenze da parte dell’equipaggio comandato da Cutfield, che non avrebbe preso le dovute cautele di fronte all’annunciato mal tempo. Il più determinato a mettere in dubbio la sua condotta è stato Giovanni Costantino, presidente di The Italian Sea Group, holding delle costruzioni nautiche di lusso che attualmente controlla la Perini Navi.

Capitolo assicurazioni: saranno esaminati, inoltre, i dettagli della polizza assicurativa per accertare che tutti i termini siano stati rispettati, il che è cruciale per la determinazione finale del risarcimento.

Il Perini Bayesian è sicuramente coperto da un'assicurazione multimilionaria, come è consueto per yacht di queste dimensioni e valore. La polizza, gestita da compagnie assicurative specializzate nel settore dei superyacht, copre generalmente rischi legati a danni fisici, responsabilità civile, e in molti casi, include anche polizze specifiche per la perdita totale dell'imbarcazione. Tuttavia, la dinamica dell'affondamento e le circostanze particolari, come la presenza di condizioni meteorologiche estreme, potrebbero complicare il processo di liquidazione dei sinistri.

Da quanto scrivono i media inglesi, Mike Lynch, il Bill Gates britannico, lo scorso marzo aveva manifestato l'intenzione di cedere il suo Perini. La sua assoluzione negli Usa in giugno nel processo penale per frode sull'acquisizione della sua multinazionale Autonomy da parte del colosso americano Hp, però, gli fece cambiare idea. Meglio goderselo ancora un’estate, festeggiare l'assoluzione con gli amici e poi venderlo.

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