Progetto Dreamer: il veliero della speranza

31/08/2024 - 09:45 in Editoriale by Press Mare

Abbiamo incontrato Ivano Comi, cofondatore dell’Associazione LaVie, il quale ci ha raccontato una storia a nostro avviso molto interessante sul loro progetto Dreamer, che ci piace condividere con i nostri lettori, perché riteniamo questa storia ricca di spunti su come sia possibile partire da una vicenda negativa trasformandola in un’opportunità di legalità, inclusione e condivisione, il tutto in mare. Dreamer nasce con il recupero di un’imbarcazione a vela di 54’, posta sotto sequestro dalle autorità italiane perchè utilizzata in precedenza per attività illecite. L’Associazione, dopo lunghe battaglie legali e percorsi burocratici complessi, è riuscita a darle una nuova vita per renderla un mezzo educativo, destinato a far conoscere l’arte della vela, le meraviglie del Mediterraneo e la vita di mare attraverso attività didattiche, escursioni e laboratori. Sin dall’inizio di quest’avventura, Comi ci ha raccontato che l’obiettivo è stato dare alla barca il significato simbolico della “rinascita”, con azioni rivolte al pubblico per trasmettere il messaggio fondato su principi quali la connessione tra i popoli e il rispetto per il mare e la natura. A noi l’idea di recuperare una barca vela destinata a marcire in uno dei tanti depositi giudiziari, per scopi divulgativi basati su principi come quelli appena esposti è piaciuta molto, per questo abbiamo chiesto prontamente a Ivano di suggerirci un modo per renderci utili, la sua risposta è stata:

“Non vogliamo soldi, abbiamo bisogno di far conoscere la storia di questa barca, il nostro progetto e trovare sponsor tecnici che vogliano supportarci nella fine dei lavori che stiamo facendo, perché durante l’attesa nel lungo processo burocratico che ha preceduto l’assegnazione della barca alla nostra Associazione è stata depredata di ogni impianto con un minimo di valore. Abbiamo bisogno di strumentazione, accessori, insomma di tanto materiale per portare a compimento il nostro progetto e prendere il mare con i ragazzi. Abbiamo già siglato sei protocolli d’intesa e altri ne seguiranno, abbiamo bisogno di persone che intendano offrire la loro opera per i lavori finali, attrezzature idonee a prendere i largo. Ora possiamo partire con la campagna di divulgazione di quanto intendiamo fare e di quanto abbiamo già fatto, per questo sarò personalmente al Salone Internazionale di Genova, dove spero di poter dialogare con aziende sensibili ai temi al centro delle nostre intenzioni e dello stesso progetto Dreamer. Cosa puoi fare tu? Aiutaci a far conoscere la nostra storia, magari perché altri possano trarne spunto. Siamo partiti da una brutta vicenda della quale siamo venuti a conoscenza e abbiamo voluto trasformarla in un’occasione per i giovani, che con noi potranno scoprire il mare, la navigazione a vela, organizzare con i loro professori lezioni di storia dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo, vivere l’emozione della condivisione che una barca ti insegna, dunque, non solo cultura ma anche socialità. Abbiamo bisogno di far sapere questo, che siamo pronti a concludere la realizzazione di questo progetto e portare nuovamente in mare la barca con intenzioni opposte a quelle per le quali ci è capitato di entrarne in possesso”.

Ecco svelato il motivo di questo articolo, di fronte a una storia simile non potevamo rimanere indifferenti.

Ivano Comi sarà a Genova per due giornate durante il Salone, nelle quali spera di trovare supporto dalle aziende con materiali che possano rendere nuovamente navigante la barca al centro del progetto Dreamer. Noi facciamo il possibile per offrirgli supporto perché in questa iniziativa vediamo due elementi positivi: il primo aver sottratto un bene a chi ne faceva un uso illegale, il secondo trasformare una brutta storia in un’opportunità per trasferire ai più giovani i messaggi alla base del progetto Dreamer, dunque socialità, opportunità di scoperta ed esperienza formativa in mare anche per chi non potrebbe altrimenti viverla. Ci piace l’idea che il prossimo anno il veliero possa essere ormeggiato all’interno del Salone di Genova.

Per chi volesse avere maggiori informazioni sulle iniziative dell’associazione e su Dreamer in particolare, Ivano Comi è reperibile alla mail lavieassociazione@gmail.com e anche su Facebook è presente una pagina dedicata raggiungibile cercando Associazionelavie.

La campagna di raccolta fondi dedicata all’iniziativa è raggiungibile da questo link:

https://www.gofundme.com/f/un-veliero-per-unire-i-popoli?attribution_id=sl:29108a39-9146-439a-b248-850e6e83480a&utm_campaign=man_ss_icons&utm_medium=customer&utm_source=copy_link

Angelo Colombo

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