L'ingavonata costata a Luna Rossa il ritiro nella prima regata è avvenuta per un errore umano nell'esecuzione di una manovra già difficile, ma resa ancora più complessa dalla decisione di girare la boa di dritta, lo stesso lato da cui proveniva la barca navigando nel lato di bolina. Per Luna Rossa era infatti necessario "splittare" rispetto a Ineos Britannia, che aveva recuperato il distacco a seguito di un problema tecnico di Luna Rossa (il software che gestisce il braccio con il foil). Gli inglesi avevano scelto di girare la boa di sinistra, la stessa che la barca italiana avrebbe idealmente scelto se fosse stata davanti.
L'AC75 italiano ha subìto danni significativi alle coperture in carbonio (fairings) e ai sensori per il volo posizionati a prua, sul bompressino. Se questi ultimi sono stati rapidamente sostituiti, il resto della riparazione si è rivelata una corsa contro il tempo.
In poco più di 20 minuti, l'intero team incluso lo skipper Max Sirena è riuscito nel miracolo di una riparazione di fortuna e di vincere la regata successiva, dominata fin dalla partenza. Ineos Britannia ha rimediato una penalità nel prepartenza, ma ha tenuto costantemente sotto pressione Luna Rossa, che ha vinto con il discreto margine di 16 secondi. Luna Rossa questa notte verrà completamente risistemata, infatti la riparazione è stata fatta utilizzando fogli di carbonio, alcune parti rotte e recuperate dal mare tenute assieme da un potente nastro adesivo, solitamente utilizzato per riparare le vele.
In mixed zone, il cyclor Enrico Voltolini, già grinder su Luna Rossa nella scorsa edizione, velista esperto e con un ruolo di primo piano nello sviluppo dell'elettronica di Luna Rossa, ha spiegato cosa è successo in mare.
Continua dunque la situazione di parità tra Luna Rossa e Ineos Britannia, le regate riprendono domani dal 4 pari con altre due prove. Ricordiamo che la Louis Vuitton Cup verrà vinta dal primo team che raggiungerà i 7 punti.
Giuliano Luzzatto