Dal 14 al 18 Ottobre 2024, la città di Milano, presso i nuovissimi spazi del MiCo Convention Center, ha ospitato la 75° edizione dell’International Astronautical Congress (IAC). Questo congresso riunisce esperti, professionisti e appassionati del settore spaziale da tutto il mondo per discutere i progressi nelle tecnologie spaziali, nella ricerca e nell'esplorazione.
Il tema di IAC 2024 è stato "Spazio Responsabile per la Sostenibilità", un tema oltremodo interessante che ci ha spinti a presenziare per scoprire se esiste e in quali termini una contaminazione della filiera tra questi due mondi, nautico e astronautico, di fatto unicamente a contatto grazie alla biosfera, ambiente in cui si creano le condizioni che permettono lo sviluppo della vita.
Siamo stati lieti di aver incontrato due aziende che lavorano tra due settori: la Aubert & Duval e la Bercella Srl di Parma, oltre al designer Gianpaolo Nari, progettista del Rossinavi M/Y Akula varata questa primavera, anche lui attratto dai temi del convegno, che ci ha accompagnato nella nostra esplorazione di questo “viaggio spaziale” e nella sua sintesi.
PressMare: Gianpaolo Nari, cosa l’ha spinto a visitare l’IAC 2024?
Gianpaolo Nari: Mi hanno spinto la mia curiosità e la passione per le attività spaziali. Si trattava di un'opportunità davvero rara, considerando che l'ultimo Congresso Internazionale di Astronautica risale al 2012, quando si svolse a Napoli. Oltre alla curiosità, mi ha guidato anche la speranza di trovare spunti che in qualche modo potessero essere rilevanti e innovativi per il mio settore, lo yacht design. Quando ho letto che l'IAC 2024 era dedicato all'eco-design e alla sostenibilità nello spazio, sarebbe stato facile pensare che il tema del congresso seguisse semplicemente una moda del momento, ormai onnipresente in ogni settore. Tuttavia, ero consapevole che si trattasse di un tema autenticamente interessante e di grande rilevanza”.
PM - Partecipando infatti ad alcune conferenze, ci siamo resi conto che le sfide di cui si discute oggi nella nautica sono molto simili a quelle che le agenzie spaziali di tutto il mondo stanno già affrontando, con tematiche che in realtà riguardano da vicino anche la yacht industry…
GN - “La questione della riduzione dei rifiuti in orbita è forse la più evidente e comprensibile, rappresentando un punto di partenza chiaro per riflettere sull'impatto ambientale nello spazio, proprio come accade nei nostri oceani, dove l'accumulo di rifiuti sta diventando una delle sfide ambientali più urgenti. Sebbene ci siano iniziative in atto, manca infatti ancora un approccio coordinato su larga scala, per affrontare efficacemente il problema. Le nuove strategie di eco-design punteranno perciò sull'uso di materiali che si degradano nel tempo o che possano essere recuperati una volta conclusa la missione. Tuttavia, questo è solo uno dei tanti esempi di come le agenzie spaziali stiano adottando soluzioni innovative per garantire una maggiore sostenibilità nelle loro operazioni. L'adozione di tecnologie energetiche rinnovabili, l'impiego di nuovi materiali leggeri e, non ultimo, la progettazione di insediamenti sulla Luna e su Marte, utilizzando risorse 'in situ', rappresenteranno elementi chiave del design eco-sostenibile, che mira a considerare l'impatto ambientale del prodotto fin dalle prime fasi di progettazione”.
Ciò che ha reso questo congresso particolarmente interessante è anche il fatto che tutti i soggetti coinvolti, sia aziende private che pubbliche, stanno cercando di muoversi in una direzione unitaria, guidati dal principio della "sostenibilità spaziale". In altre parole, lo spazio è destinato a diventare il nostro prossimo habitat, e abbiamo la responsabilità di proteggerlo e preservarlo per le generazioni future.
Riguardo le due aziende della filiera nautica condivise con quella dello spazio, la Bercella Srl, con sede a Parma, fa innovazione nel settore dei materiali compositi. Nel settore nautico, si è specializzata nella progettazione e produzione di componenti strutturali avanzati in materiali compositi leggeri e resistenti, soluzioni che portano a migliorare le prestazioni delle imbarcazioni.
In ambito aerospaziale, Bercella ha contribuito a progetti significativi, come il lanciatore Vega, realizzando componenti per sistemi di dispensazione di satelliti. Questo richiede la conformità a rigorosi standard di qualità dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), dimostrando l'impegno verso l'innovazione e la sostenibilità.
Aubert & Duval, parte del gruppo di aziende acquisito recentemente da Airbus, Safran e Tikehau Capital, è un fornitore strategico nel settore aerospaziale e della difesa. L'azienda si è specializzata nella produzione di componenti critici e materiali ad alte prestazioni, offrendo soluzioni innovative in acciai speciali, superleghe e titanio, fondamentali per garantire la sicurezza e l'affidabilità dei veicoli aerospaziali. Nel campo dello yachting, Aubert & Duval si distingue per l'uso di leghe di alta qualità e acciai speciali per la costruzione di elementi strutturali e componenti meccanici, che sono cruciali per garantire le prestazioni e la durabilità delle imbarcazioni di lusso. La loro esperienza nella produzione di materiali leggeri e resistenti è particolarmente apprezzata nel design e nella costruzione di yacht ad alte prestazioni.
Filippo Ceragioli