Giovanna Vitelli, CEO di Azimut|Benetti, e Rose Damen, CEO di Damen Yachting, hanno condiviso preziose riflessioni sulle opportunità e le sfide del settore dei superyacht durante il panel di apertura di questa mattina, moderato da Martin Redmayne di The Superyacht Group.
In questa sessione molto attesa, entrambe le CEO hanno iniziato con rapporti positivi sulle solide posizioni attuali delle rispettive aziende. Azimut|Benetti prevede una crescita costante che porterà a un fatturato di circa 1,3 miliardi di euro nel 2024, mentre per il 2025 si prevede un'ulteriore crescita del 15% che porterà i ricavi del Gruppo a 1,5 miliardi. Damen Yachting, invece, vanta un portafoglio ordini superiore al miliardo di euro nonostante la perdita del mercato russo, che rappresentava circa il 20% del suo business. Rose Damen ha anche accolto con favore l'esito chiaro delle recenti elezioni negli Stati Uniti, che, a suo dire, hanno contribuito a ridurre l'incertezza.
Sostenibilità al centro della discussione
La sostenibilità è rapidamente diventata un tema centrale della sessione, con entrambe le relatrici che hanno sottolineato la necessità di compiere progressi autentici già oggi. “La sostenibilità deve essere affrontata in modo realistico,” ha affermato Giovanna Vitelli. “Il primo pilastro riguarda le tecnologie all'avanguardia applicabili oggi. Il secondo pilastro riguarda le tecnologie di prossima generazione. Attualmente, il primo pilastro è il più importante: dobbiamo dimostrare che l'industria sta facendo la differenza: Azimut ha già raggiunto l'obiettivo realizzando un’imbarcazione con il 30% in meno di emissioni, piuttosto che parlare di propulsioni a emissioni zero che non sono ancora realizzabili. La sostenibilità non si basa su una sola tecnologia: è un puzzle con molti pezzi, tra cui la forma dello scafo, i materiali e la propulsione. In questo momento ci troviamo in una fase di transizione.”
La discussione ha messo in evidenza che i clienti di superyacht più grandi stanno spingendo maggiormente per soluzioni sostenibili, mentre è più difficile convincere gli acquirenti di yacht di produzione o semi-custom ad accettare i costi aggiuntivi inevitabili di una costruzione più sostenibile. Rose Damen ha aggiunto: “C’è ancora molto lavoro da fare per educare i clienti su questo tema. Molta attenzione è rivolta alla propulsione, ma il programma di sostenibilità è molto più ampio. Non possiamo farcela da soli, ma ora collaboriamo molto meglio con la filiera. Per ottenere i migliori risultati, è necessario sedersi insieme già nella fase di progettazione per discutere il modo più intelligente di raggiungere gli obiettivi.”
Collaborazione nella filiera
Giovanna Vitelli ha espresso preoccupazione per la prossima Direttiva Europea sulla Rendicontazione di Sostenibilità Aziendale (EU Corporate Sustainability Reporting Directive), che spingerà inevitabilmente verso valutazioni del ciclo di vita, con potenziali impatti negativi sulle piccole imprese artigianali meno strutturate, fondamentali per i costruttori di superyacht. Rose Damen ha inoltre commentato le pressioni sui prezzi nella filiera, suggerendo che l’attuale tendenza a trasferire i costi crescenti al cliente potrebbe essere ripensata attraverso un approccio più intelligente e sostenibile alla produzione degli equipaggiamenti.
Visione per il futuro
Alla domanda sulla visione generale per i prossimi 5-10 anni, Giovanna Vitelli ha dichiarato: “Siamo in una fase di transizione, e le cose stanno cambiando molto rapidamente, quindi dobbiamo essere veloci e aperti per cogliere le differenze. Ogni volta che fai qualcosa di diverso devi correre dei rischi. Essere realistici significa non mettere in pericolo le nostre aziende, ma dobbiamo assicurarci di realizzare ciò che è possibile.
“Abbiamo spinto per portare nuovi designer nel settore provenienti da altri ambiti, per ottenere un cambiamento di stile che rifletta i nuovi stili di vita e il modo in cui le persone vogliono vivere il mare. Per Azimut vogliamo pensare in modo diverso, ampliare le prospettive e dialogare con un pubblico più ampio, ad esempio con promozioni a Times Square a New York e partecipazioni alla settimana della moda di New York e Milano.”
Guardando avanti nello stesso arco di tempo, Rose Damen ha posto l’accento sul rischio reputazionale: “La fiducia nel nostro settore sarà fondamentale. La percezione del settore dipende da dove si opera. Costruire fiducia richiede che i concorrenti si siedano allo stesso tavolo, collaborino e dimostrino i progressi dell’industria in termini di innovazione e sostenibilità.”