H1: il tender yacht a idrogeno Made in Italy, frutto dell’accordo tra Gruppo MED e TESYA

17/07/2025 - 10:15 in Tenders & Toys by Press Mare

Un passo concreto verso la decarbonizzazione del diporto nautico: è questo il significato dell’accordo annunciato tra Gruppo MED, attivo nello sviluppo di mezzi professionali e militari, e la divisione marina del Gruppo TESYA, attore di primo piano nella fornitura di soluzioni energetiche integrate. Al centro della collaborazione, lo sviluppo del progetto H1, che stando al costruttore sarà il primo tender yacht a idrogeno Made in Italy destinato al mercato nazionale e internazionale.

Pensato per un’utenza attenta alla sostenibilità ambientale e alle prestazioni, H1 propone un nuovo concetto di navigazione in aree protette e contesti di pregio naturalistico, unendo tecnologie già validate in ambito professionale a un design ispirato al mondo del lusso. Il cuore del progetto è infatti un sistema propulsivo a celle a combustibile alimentate da idrogeno verde compresso, integrato da TESYA e derivato direttamente dalle chase boat dell’America’s Cup, dove ha già accumulato oltre 4.000 miglia nautiche di navigazione reale.

L’imbarcazione misura 12 metri di lunghezza per 3,2 di larghezza, può ospitare fino a 16 persone a bordo ed è progettata per essere consegnata entro un massimo di otto mesi dall’ordine. Le prestazioni previste sono allineate a quelle dei tender di ultima generazione: autonomia superiore alle 50 miglia nautiche alla velocità di crociera (20-22 nodi), con una velocità massima compresa tra i 25 e i 35 nodi. Il sistema prevede due motori elettrici da 220 kW e quattro serbatoi di idrogeno, per una capacità totale di 32 kg di carburante.

Lo sviluppo è stato condotto dal reparto R&D di Gruppo MED, sotto la direzione di Ugo Casadio, lo stesso team responsabile della linea MED DEFENSE destinata a impieghi militari. L’obiettivo era portare nel mondo del diporto privato una soluzione derivata da tecnologie robuste e collaudate, in grado di garantire efficienza, sicurezza e durabilità.

Dal punto di vista estetico, il progetto è stato affidato all’architetto Tommaso Spadolini, che ha coniugato la funzionalità tipica del settore difesa con un design coerente con il segmento luxury. Un’attenzione particolare è stata riservata ai requisiti normativi e di sicurezza: l’impianto di ventilazione è dimensionato secondo le prescrizioni ATEX per la gestione dei gas, rendendo l’unità conforme alla navigazione in zone particolarmente sensibili sotto il profilo ambientale.

"H1 rappresenta una sfida che abbiamo accolto con entusiasmo. - ha dichiarato Marco Galimberti, CEO di Gruppo MED - Il progetto nasce dalla volontà di armonizzare innovazione tecnica e rispetto per l’ambiente. L’idrogeno verde è oggi uno dei simboli più credibili di questa transizione e, grazie al supporto di TESYA, siamo riusciti a realizzare una proposta concreta, senza rinunciare a performance e stile. Il prossimo passo sarà uno studio per il trasporto pubblico NetZero, capace di accogliere un numero maggiore di passeggeri".

Da parte sua, il Gruppo TESYA sottolinea il valore strategico dell’idrogeno nel processo di decarbonizzazione del settore nautico. "Riteniamo che l’idrogeno sia tra le soluzioni più promettenti per la transizione energetica nella nautica da diporto. - ha spiegato Alejandro Benito, Marine Director del gruppo - Stiamo investendo in modo strutturato per accompagnare i cantieri navali lungo un percorso di decarbonizzazione concreto, combinando competenze progettuali, ingegneristiche e conoscenza delle tecnologie".

Il sistema propulsivo è stato co-progettato sulla base di un’analisi funzionale dei requisiti operativi, con l’obiettivo di offrire una soluzione ad alta efficienza. "Abbiamo sviluppato il sistema con un approccio tailor-made, partendo dalle esigenze pratiche del mondo professionale, ha aggiunto Enrico Dari, Direttore Sviluppo e Innovazione Marino di TESYA - e grazie all’esperienza accumulata nell’America’s Cup, oggi possiamo trasferire queste tecnologie su un prodotto destinato al mercato privato, mantenendo l’equilibrio tra prestazioni e sostenibilità".

Il contesto normativo e politico europeo spinge in questa direzione. Il pacchetto Fit for 55 e il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) tracciano una roadmap precisa: riduzione progressiva delle emissioni, spinta all’elettrificazione e incentivo all’uso di carburanti alternativi, come l’idrogeno verde. Progetti come H1 si inseriscono pienamente in questa prospettiva, offrendo una risposta tecnologicamente matura e già disponibile per il mercato.

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