Il Salone della Nautica di Puglia (SNIM), in svolgimento a Brindisi, si avvia alla chiusura della sua edizione più partecipata di sempre, confermandosi come uno degli appuntamenti più significativi del calendario nautico nazionale. Oltre 300 imbarcazioni esposte, 200 espositori e una forte presenza istituzionale e industriale, hanno trasformato per cinque giorni il porto di Brindisi nel punto d’incontro della filiera nautica italiana e mediterranea.
“Questa edizione segna un passaggio fondamentale: la Puglia si consolida come polo emergente della nautica italiana”, ha dichiarato Giuseppe Meo, presidente dello SNIM e amministratore delegato del progetto Polo Nautico Brundisium, che poi ha aggiunto: “Il ruolo del Sud nel comparto è sempre più rilevante grazie alle aree disponibili, alle competenze locali e agli incentivi previsti nelle Zone Economiche Speciali (ZES), che consentono di sviluppare cantieristica sia per la costruzione che per il refit”.
Lo SNIM ha messo in evidenza la dinamicità di un territorio che ambisce a diventare un hub produttivo e formativo della nautica.
Tra i momenti più qualificanti della manifestazione, la tavola rotonda “La nautica vista dai grandi italiani all’estero”, che ha riunito protagonisti internazionali del settore: Andrea Frabetti, CEO del cantiere inglese Sunseeker; Gianguido Girotti, CEO gruppo francese Bénéteau; Stefano De Vivo, presidente di Wosa Yacht; Eleonora Pitasso, managing partner della società di brockerage The Wayve; Luca Dini, architetto fiorentino coinvolto nel progetto dell’isola artificiale di Sindalah in Arabia Saudita, oltre che yacht designer di fama internazionale.
Accanto a loro, Lamberto Tacoli, in rappresentanza di The Italian Sea Group, e i vertici di Confindustria Nautica: il presidente Piero Formenti e i vicepresidenti Marco Monsurrò e Vincenzo Poerio, che hanno ribadito il valore strategico della collaborazione tra territori e fiere nautiche.
“I Saloni regionali rappresentano e continueranno a rappresentare un complemento al Salone Nautico Internazionale di Genova, senza alcuna forma di concorrenza. - ha dichiarato Formenti al momento di siglare assieme a Giuseppe Meo, il protocollo di intesa tra l’Associazione di categoria e lo SNIM, uno dei sette saloni territoriali patrocinati da Confindustria Nautica - Manifestazioni come lo SNIM offrono infatti ai clienti della nautica l’opportunità di osservare da vicino prodotti e imbarcazioni che l’industria nautica locale, per motivi logistici o dimensionali, non può esporre a Genova. Questo approccio è pienamente coerente con la missione di Confindustria Nautica, che punta a mantenere un contatto diretto sia con gli operatori del settore sia con la clientela finale.”
L’Ing. Poerio, che è CEO di Tankoa Yachts, ha richiamato l’attenzione su un tema cruciale: la formazione. “L’urgenza numero uno è formare i giovani. I cantieri italiani ricevono ordini da tutto il mondo, ma mancano le mani italiane capaci di costruire questi yacht. Se non riavviciniamo le nuove generazioni ai mestieri della nautica, rischiamo di perdere competenze e leadership.”
Polo Nautico Brundisium: un investimento da 60 milioni per la cantieristica e la formazione
Durante lo SNIM 2025 è stato al centro del dibattito anche il progetto Polo Nautico Brundisium, un’iniziativa da 60 milioni di euro che prevede la creazione di un centro per la produzione e il refitting di yacht, con una cittadella della formazione dedicata ai mestieri della nautica.
Il polo sorgerà su un’area iniziale di 4 ettari affacciati sul mare, con 350 metri di banchine, espandibile fino a 14 ettari all’interno della ZES di Brindisi. L’obiettivo è avviare le prime attività entro gennaio 2027.
La società promotrice, già costituita, vede la partecipazione di quattro soci: Ice Yachts e Flart Cantieri, con il 30% ciascuno; Corset, azienda specializzata nelle lavorazioni in vetroresina, con un altro 30%; Sea Event Agency, società organizzatrice dello SNIM, con il restante 10%.
Il progetto una volta a regime prevede mille nuovi posti di lavoro e una forte integrazione con il tessuto formativo locale.
All’interno del polo sarà infatti realizzata una scuola permanente per la formazione di profili tecnici e artigianali – elettricisti di bordo, tappezzieri, resinatori, verniciatori – con corsi finanziati dalla Regione Puglia.
Parallelamente, proseguirà l’attività dell’ITS Academy Mobilità Sostenibile di Brindisi, diretta dallo stesso Meo, che già oggi offre corsi biennali post-diploma con un tasso di occupazione del 92% tra i diplomati.
Con la chiusura del Salone prevista per domani, 13 ottobre, lo SNIM 2025 conferma la crescita di un comparto che guarda al futuro con una visione di sia crescita del turismo nautico sia di sviluppo di una yacht industry locale.
Brindisi si candida così a diventare un nuovo baricentro produttivo e logistico per la nautica italiana, capace di unire cantieristica, servizi portuali e formazione.
Un modello integrato che, come ha sottolineato Meo, “può trasformare la Puglia in una piattaforma competitiva nel cuore del Mediterraneo, dove costruire yacht, formare tecnici e attrarre investimenti internazionali.”