Nanni amplia la propria gamma di motorizzazioni presentando il T4 EVO 3, la terza generazione del suo 4 cilindri sviluppato sul blocco Toyota da 2,8 litri. Il nuovo modello prende il posto del T4 EVO 2 e si inserisce in un percorso di aggiornamento continuo che il marchio francese sta portando avanti nel segmento dei diesel compatti per la nautica da diporto e professionale.
L’obiettivo del progetto è chiaro: offrire un equilibrio più avanzato tra potenza, comfort e consumi, caratteristiche che oggi guidano la scelta dei cantieri e degli operatori che lavorano con unità semidislocanti, barche da lavoro o imbarcazioni da crociera.
Pur partendo dalla base meccanica del T4, il nuovo EVO 3 introduce una serie di interventi che cambiano in modo sensibile il comportamento del motore.
L’adozione del sistema di iniezione common rail, unita al turbo con intercooler, consente di ridurre il consumo specifico e di migliorare la risposta ai regimi più bassi, quelli che spesso determinano la qualità dell’esperienza di navigazione.
Il lavoro si è concentrato anche sulla riduzione di vibrazioni e rumorosità, un aspetto non secondario per chi utilizza il motore a lungo raggio o per attività professionali continuative. In questo senso, l’EVO 3 rappresenta un passo avanti rispetto al modello precedente.
La gamma di potenze si articola su quattro livelli – 150, 180, 230 e 260 cavalli – coprendo un ventaglio di utilizzi molto ampio, dalle piccole unità da lavoro ai cruiser di medie dimensioni.
Per adattarsi alle diverse configurazioni di scafi e trasmissioni, il T4 EVO 3 viene proposto in tre varianti:Shaft Line, la soluzione più tradizionale e utilizzata nei contesti professionali e nelle barche semidislocanti; Stern Drive, pensata per chi cerca una combinazione tra maneggevolezza e buona efficienza; Sail Drive da 150 hp, che fa dell’EVO 3 il motore Sail Drive più potente della sua categoria, una caratteristica interessante per imbarcazioni a vela di dimensioni maggiori o per chi richiede maggior spinta in manovra.
Tale articolazione permette al motore di posizionarsi su mercati diversi e di rispondere a richieste altrettanto differenziate.
Il fondamento tecnico del motore resta il blocco Toyota da 2,8 litri, conosciuto per robustezza e compattezza. A partire da questa base, Nanni interviene con una serie di personalizzazioni legate alla marinizzazione:
raffreddamento ottimizzato, protezione anticorrosione più efficace e una serie di accorgimenti sviluppati negli anni per adattare la meccanica automobilistica alle esigenze del mare.
Ogni propulsore viene collaudato singolarmente, rispetta le normative emissive più recenti e può essere alimentato con biocarburante HVO, scelta che anticipa le esigenze di una filiera sempre più vicina a soluzioni energetiche a ridotto impatto ambientale.
La presentazione del T4 EVO 3 conferma l’orientamento del marchio verso motorizzazioni più efficienti, silenziose e sostenibili. Si tratta di un passo naturale per un costruttore specializzato nei diesel compatti, segmento che continua a rappresentare una parte essenziale dell’equipaggiamento delle unità da diporto e dei mezzi da lavoro.