La prestigiosa sede dell’ADI a Milano ha accolto il Primo Concorso Internazionale di Progettazione Nautica promosso dalla rivista Barche, in memoria di Paola Galeazzi, architetto e co-fondatrice dello Studio Zuccon International Project insieme a Giovanni Zuccon nel 1972. Il concorso ha attratto 21 progetti provenienti da Italia, Turchia, Inghilterra e Spagna, con un’età media dei partecipanti di 24 anni. Lo scopo della competizione era progettare una barca da diporto, a motore o a vela, di lunghezza compresa tra 10 e 50 metri: una barca che non esiste ma si può fare.
La giuria, presieduta dall’architetto Giovanni Zuccon, era composta da alcuni tra i più importanti progettisti, scelti per la loro competenza e autorevolezza nel campo della progettazione nautica, oltre ovviamente a Franco Michienzi, direttore di Barche: Brunello Acampora, Massimo Musio Sale, Sergio Cutolo, Stefano Pagani Isnardi, Christian Grande, Andrea Ratti, Enrico Gollo, Luca Santella.
I lavori sono stati valutati in base ai criteri d’innovazione, fattibilità, coerenza con il tema dato, sostenibilità e presentazione. Durante l’evento, gli ospiti sono stati accolti al Museo ADI di Milano, dove hanno avuto l’opportunità di visitare il museo e ammirare gli oggetti premiati con il Compasso d’Oro, vinto anche dallo Studio International Project per il progetto SP 110 nell’edizione del 2024.
I vincitori, oltre a uno stage retribuito di 6 mesi presso l’ufficio tecnico di un cantiere navale italiano o di uno studio di architettura e design nautico, hanno ricevuto una borsa di studio in denaro del valore, rispettivamente, di 10 mila, 5 mila e 3 mila euro. Oltre ai tre progetti vincitori, inoltre, sono state assegnate due menzioni speciali per progetti particolarmente meritevoli.
Commenta così Giovanni Zuccon: “Ringrazio prima di tutto Franco Michienzi e Barche – che considero una delle riviste più apprezzate ed efficaci –- perché indicendo questo concorso ha fatto un bellissimo regalo a tutti noi e soprattutto alla mia famiglia, dedicandolo a Paola. Trovo che questo concorso sia particolarmente riuscito perché ha creato una dialettica tra il pensiero di Barche sotteso al concorso – e cioè costruire la barca che non c’è attraverso l’elaborazione di un design che rispetti nello stesso tempo i parametri fondamentali che stabiliscono il progetto di una imbarcazione – e questi ragazzi che sono riusciti a interpretare perfettamente questo pensiero, progettando barche che potrebbero essere costruite”.
La manifestazione ha rappresentato un importante momento di celebrazione del talento e della creatività giovanile nel campo della progettazione nautica, onorando la memoria di Paola Galeazzi e promuovendo l’eccellenza nel design.