"È stata una settimana durissima, davvero molto intensa. Una settimana di navigazione di bolina in oceano, con tre perturbazioni molto consistenti, vento e onde che hanno messo a dura prova tutto, me e lo scafo. Le barche sono veramente difficili da vivere nelle condizioni in cui ci siamo trovati: anche spostarsi a bordo può essere pericoloso, e l'ho provato sulla mia fronte, ho rimediato un taglio, per fortuna nulla di grave".
Con un lungo audio registrato a bordo del Class40 IBSA, oggi Alberto Bona ha ripreso contatto con il mondo: uno dei timonieri meno "mediatici" della Route du Rhum, si è concentrato al massimo sulla regata: "Il mio compito principale è stato quello di portare la barca tutta intera fuori dai tre fronti - racconta - perché qui è come se avessimo due regate, quella che abbiamo disputato la settimana appena conclusa, che era una regata di resistenza, e quella che inizia adesso, mentre cerchiamo la migliore rotta per raggiungere l'arrivo. Sono davvero stanco di andare di bolina, ma so che ci siamo quasi: non appena il vento è sceso ho rimediato a una serie di problemi a bordo, nulla di grave, ora la barca è a posto e posso riprendere a spingere".
Al rilevamento delle 18 il Class40 IBSA confermava il suo settimo posto, a una settantina di miglia dalla testa della regata: "Non molliamo e ce la metteremo tutta, come al solito". Il primo fronte è passato, e al netto della fatica, Bona si dice soddisfatto: "la barca va bene".
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IBSA è profondamente colpita da quanto accaduto oggi a Guadalupa a margine dell'arrivo del primo classificato alla Route du Rhum, con il rovesciamento di un mezzo a motore e la morte di due persone. Desideriamo esprimere le nostre condoglianze alle famiglie delle due persone decedute nell'incidente e a tutta OC Sport, per cui le due persone stavano lavorando.